Formula 1

Benvenuti nella sezione notizie del nostro blog interamente dedicata al mondo della Formula 1! Sarete in grado di trovare una grande varietà di articoli riguardanti le principali scuderie, i piloti e gran premi, insieme ad una ricca selezione di informazioni relative alle varie evoluzioni che interessano le monoposto.

Sia che siate appassionati di Hamilton, Verstappen, Leclerc o di qualsiasi altra star del paddock, non potrete non apprezzare la qualità e la profondità delle nostre news. Saremo in grado di tenervi aggiornati su tutte le ultime novità ed emozioni che solo il mondo della Formula 1 può offrire!

    Formula1.it News

  • Aston Martin, l'ala posteriore introdotta a Miami non convince. Krack spiega il dietrofront

    Durante il GP di Miami si è parlato tanto degli aggiornamenti portati in pista dalle varie squadre. Dando uno sguardo al comunicato divulgato dalla FIA (leggi qui) soltanto Ferrari e Alpine hanno deciso di attendere ancora un altro weekend prima di valutare il pacchetto che dovrebbe consentire ad entrambe di ricucire un po' del gap che le separa dalle dirette concorrenti.

    Entrando nel particolare, l'Aston Martin si è resa protagonista di un episodio alquanto particolare. Nonostante avesse portato un’ala posteriore più scarica rispetto alle precedenti versioni, proprio per sfruttare i lunghi rettilinei di Miami, i tecnici hanno poi preferito rimontare un’ala più carica per affrontare le sessioni ufficili del weekend.

    La spiegazione di Krack

    Anche se può sembrare strano, c’è una spiegazione: Abbiamo preso questa decisione pensando che ci avrebbe aiutato a gestire meglio gli pneumatici, ha commentato il team principal, Mike Krack al termine della gara. Scivolare molto in curva, generalmente, dà meno benefici rispetto all’essere più veloci sul dritto”.

    La coperta però è piuttosto corta e il tecnico non esclude che la squadra avrebbe potuto utilizzare l’ala a basso carico se si ritrovasse adesso a dover affrontare di nuovo il weekend:Se oggi fosse venerdì, forse la nostra scelta sarebbe diversa. Affrontiamo questo tipo di discussioni ogni fine settimana. I piloti cercano di far valere le loro opinioni perché vogliono compiere sorpassi. Alla fine però, credo che la decisione dell’ala sia stata ininfluente sul risultato finale del GP”.

    Del duo Aston Martin, soltanto Alonso è riuscito ad andare a punti in Florida (domenica), conquistando una nona posizione finale davanti a Esteban Ocon (Alpine).


    Foto: Aston Martin

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  • Red Bull, continua la fuga da Milton Keynes? Dopo Newey, un altro nome importante medita l'addio

    Nonostante in pista continui a macinare successi, la Red Bull sta attraversando un periodo tutt'altro che memorabile. Prima la guerra di potere interna che ha portato i vertici del team a dividersi in due fazioni. Poi è arrivato il controverso 'caso Horner' a scaldare ulteriormente l'ambiente, causando di fatto l'addio di uno degli uomini più rappresentativi. Ci riferiamo, ovviamente, ad Adrian Newey, il quale lascerà Milton Keynes nel primo trimestre del 2025: l'annuncio ufficiale è arrivato circa una settimana fa, ma potrebbe non essere l'unico del mese di maggio... 

    Red Bull, un'altra figura cruciale potrebbe lasciare il team: ecco di chi si tratta

    Stando infatti alle indiscrezioni provenienti dalla Gran Bretagna, e riprese da La Gazzetta dello Sport, un altro uomo che ricopre una posizione importante all'interno della Red Bull starebbe pensando di fare le valige e proseguire la sua carriera altrove.

    Si tratta di Jonathan Wheatley, noto ingegnere attuale direttore sportivo della compagine campione in carica. Lo ricordiamo, il britannico era stato indicato come possibile successore di Horner in caso di condanna del team principal per il presunto episodio di molestie ai danni di una dipendente. Con ogni probabilità, potrebbe essere stata proprio la sfumata promozione - assieme alla permanenza di Horner - a far maturare tale pensiero nella mente di Whatley, che comunque, per adesso, non ha confermato le voci dei tabloid inglesi. Staremo a vedere.

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  • Mercedes, il peggio deve ancora arrivare. Russell: «Ci attendono settimane difficili»

    Molto spesso si ritiene erroneamente che la vettura presentata dai team all’inizio di una nuova stagione derivi esclusivamente dal lavoro compiuto nel corso dell’inverno. Non è affatto così. Se guardiamo al cambio regolamentare che avverrà nel 2026, le squadre hanno già predisposto un gruppo incentrato totalmente su quel progetto, mentre guardando all’attualità, con i regolamenti che resteranno bloccati fino al termine del 2025, sin dal giorno seguente al lancio delle monoposto 2024, l’attenzione dei tecnici si è si spostata sugli aggiornamenti da introdurre durante il mondiale, ma anche sulla monoposto che verrà rivelata al pubblico il prossimo febbraio.

    Le preoccupazioni di Brundle

    È per tale ragione, che il noto opinionista britannico, nonché ex pilota di Formula 1, Martin Brundle, crede che gli upgrade che le squadre stanno deliberando in questa fase dell’anno avranno probabilmente un forte impatto anche sul prossimo.

    Di conseguenza si spiega così la preoccupazione per la situazione presente all’interno del team Mercedes: “Nella gara di Miami sia Hamilton che Russell hanno mostrato una buona velocità, ma se andiamo ad analizzare la performance nel suo complesso, il ritmo è ancora abbastanza confuso e variabile. Ci sono per loro degli aggiornamenti in arrivo. Upgrade che definiranno la parte restante della stagione e forse anche della prossima. Dipende tutto da se riusciranno a correggere ciò che non va nella vettura”, ha affermato Brundle all’interno del suo spazio concessogli da ‘Sky Sports F1’.

    Che la W15 sia una vettura piuttosto problematica non lo scopriamo certo oggi. Basti anche pensare al fatto che la McLaren ha chiuso il weekend della Florida come terza forza con 28 punti all’attivo e la squadra di Stoccarda al 4° con 12. 

    Devono rimediare a questa situazione, continua Brundle, stando a quanto riporta Crash.net. “La McLaren sembra essersi avvicinata alla Red Bull, mentre la Ferrari sta attendendo con impazienza il suo primo vero step evolutivo”. Le tre squadre davanti al gruppo sembrano in procinto di prendere il largo e se la Mercedes non riuscisse a trovare una soluzione ai problemi in tempo, rischia di perdere il treno anche per la prossima stagione.

    Mercedes, il peggio deve ancora venire

    Purtroppo, se prestiamo attenzione a cosa circola all’interno del box delle Frecce d’Argento le indicazioni su quanto si sta facendo in fabbrica appaiono come nulla di entusiasmante. Sembra che il peggio debba ancora venire dal momento che Russell dichiara: “Dobbiamo cercare di migliorare rapidamente. La verità è che disporremmo soltanto di aggiornamenti a breve termine nelle prossime gare, che dunque non ci permetterà di vincere delle gare. Dovremo affrontare delle settimane piuttosto difficili, riporta 'Crash.net'.


    Foto: Mercedes

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  • Il futuro di Bearman in Formula 1 passerà dalle prove libere con Haas: la situazione

    Il nome di Oliver Bearman è uno dei più chiacchierati in vista della prossima stagione di Formula 1. Il giovane pilota inglese della Ferrari aveva impressionato tutti gli adetti ai lavori quando è stato chiamato a sostituire Carlos Sainz nel Gran Premio d'Arabia Saudita e il suo nome è accostato ad un sedile Haas. Infatti, al momento, all'interno della scuderia con sede a Kannapolis non ci sono certezze per la formazione del 2025 e a parlare di questa situazione ci ha pensato il Team Principal della squadra americana, Ayao Komatsu, durante il Gran Premio di Miami.

    Futuro in Haas per Bearman? La situazione

    Oliver Bearman svolgerà con Haas ben sei sessioni di prove libere quest’anno, che daranno importanti indicazioni sul suo futuro. Inoltre, saranno importanti anche i risultati che il pilota della Ferrari Driver Academy otterrà in Formula 2, come spiegato da Komatsu: "È una combinazione di fattori. Ha sicuramente bisogno di buone prestazioni in F2. Tuttavia lavorando direttamente con lui, possiamo capire meglio i dettagli, l’ambiente e le ragioni per cui accadono certe cose. Probabilmente quindi darei più peso a ciò che facciamo con lui, a come si comporta nel nostro ambiente. Ma ovviamente ha bisogno di prestazioni in F2. Questo è chiaro. Abbiamo in programma sei sessioni per lui, la prima a Imola. Non vediamo l’ora di vedere come possiamo svilupparlo e quanto bene possiamo lavorare insieme. L’ho già detto molte volte, è davvero impressionante. Non ho nulla di cui lamentarmi. Siamo un ottimo pacchetto".

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  • UFFICIALE - Si dimette il CEO della FIA: il motivo

    Poco fa, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata una notizia importante relativa ai vertici della FIA: Natalie Robyn, CEO della massima istituzione motoristica, lascerà la Fereazione dopo appena 18 mesi dalla sua entrata in carica. Ad annunciarlo è stata la stessa FIA tramite i propri canali ufficiali.

    FIA, Robyn ai saluti: annuncio, tempistica e ragioni dell'addio

    "La Fédération Internationale de l'Automobile (FIA) annuncia che Natalie Robyn lascerà la carica di CEO. Natalie ha guidato una revisione completa della struttura operativa della Federazione, svolgendo un ruolo fondamentale nel modernizzare la FIA, migliorando la governance e garantendo una stabilità finanziaria sostenibile. La nomina di Natalie al ruolo di CEO nel novembre 2022 ha segnato una pietra miliare, sfruttando i suoi 18 anni di carriera che abbracciano ruoli sia nel settore automobilistico che in quello finanziario", si legge nella nota pubblicata dalla Federazione.

    Nel finale, si specifica anche tempistica e il motivo dell'addio: "La sua decisione di perseguire opportunità al di fuori della FIA ha condotto alla sua uscita dall'organizzazione di comune accordo, con effetto dalla fine di maggio".

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  • Dubbi sul futuro di Newey: le trattative non sarebbero semplici

    La persona più attesa del paddock di Miami non era nessun pilota o celebrità locale, bensì Adrian Newey, il superingegnere che aveva annunciato di recente il suo addio alla Red Bull. Tutti volevano sapere i motivi della scelta, ma soprattutto quali saranno i suoi piani per il futuro. Il britannico, infatti, è considerato come una gallina dalle uova d'oro: dove va lui si vince. Realisticamente parlando, soltanto le squadre con un portafoglio bello gonfio se lo possono permette, ma non è detto che tutti siano disposti a spendere così tanto per lui. 

    "Dove andrà Newey? In vacanza. Credo che inizialmente si prenderà uno stop, anche se ha giocato col marketing fingendo di fare il finto tonto su quanto gli accadrà in futuro; lui dice di essere schivo, ma ha goduto un sacco nell'essere al centro dell'attenzione a Miami. Si è parlato più di lui che dei piloti, si vocifera di un contratto da top driver pur volendo fare lui solo il consulente esterno. Ci troviamo in un mondo un po' impazzito: va bene aprirgli le porte e avere il supergenio, però poi voglio vedere il board Mercedes e il signor Elkann quando si parla di 100 e passa milioni per chi lavora 3 giorni a settimana fuori dalla struttura centrale. Non sarà facile trovare una collocazione, è un gioco più complicato di quanto si è fatto vedere fino a oggi", ha detto Franco Nugnes al podcast di Motorsport Italia. 

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  • La Ferrari fa sul serio: due giorni a Fiorano per testare gli aggiornamenti

    Il paddock di Miami era ricco di novità e aggiornamenti portati da diverse squadre; all'appello, però, mancava la Ferrari, che aveva deciso di non rischiare con le poche ore di prove libere in un weekend Sprint, preferendo essere "in ritardo" rispetto alla concorrenza (anche se i piani a Maranello sono in linea con quanto stabilito a inizio anno) ma più sicuri nel lavoro. La squadra sembra crederci davvero in questo pacchetto, sebbene non dobbiamo aspettarci miracoli, come ha sottolineato anche Frederic Vasseur, tanto che userà i 200 chilometri di filming day disponibili per scendere in pista a Fiorano tra giovedì e venerdì con la "versione B" della SF-24. 

    Stando a quanto riportato da Motorsport Italia, ci sarebbero tre obiettivi: il primo è testare le componenti nuove che debutteranno a Imola, il secondo è filmare dei contenuti per il nuovo title sponsor HP e il terzo è far macinare altri chilometri a Oliver Bearman, che proprio tra le curve del Santerno girerà con la Haas nelle PL1. Sarà infatti il britannico a guidare venerdì, mentre giovedì si alterneranno Leclerc e Sainz alla guida. 

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    Leggi anche: Sainz fuori dai radar Audi? La VERITA' sul futuro del pilota spagnolo

  • Miami, errore della Safety Car? La FIA rivela cos'è accaduto: tutti i dettagli

    Molte persone credono che la vittoria di Lando Norris al GP di Miami sia arrivata esclusivamente grazie all'errore fatto dalla Safety Car dopo l'inicdente che ha visto protagonisti Kevin Magnussen e Logan Sargeant. La vettura di sicurezza quando è stata chiamata dalla direzione gara è infatti uscita davanti a Max Verstappen, che però in quel momento non era l'effettivo leader della gara, costringendo tutti a doversi sdoppiare prima di riprendere la gara.

    Come riportato da RacingNews365, la FIA ha prontamente rilasciato una dichiarazione in merito al suo errore spiegando cos'è andato storto a Miami. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.

    La spiegazione della FIA

    La FIA ha dichiarato: "L'invio della safety car è avvenuto in ritardo, quindi ha mancato Lando Norris di circa 20 metri. A quel punto il controllo gara ha deciso di fare un giro lento per avvicinare tutte le vetture e permettere ai commissari di iniziare il recupero del veicolo, cosa che non sarebbe stata possibile se avessero fatto passare tutte le vetture direttamente davanti alla safety car. Quindi hanno aspettato che tutte le auto fossero riunite prima di lasciarle passare".

    Una volta terminato il periodo di neutralizzazione, il pilota britannico è riuscito a mettere un grande distacco tra la sua monoposto e quella di Verstappen, sia grazie alle gomme più fresche e al passo gara, ma anche grazie ai danni al fondo rimediati dalla RB20 dopo che l'olandese aveva tagliato la chicane al giro 21. Grazie a tutti questi fattori Norris ha così ottenuto la sua prima vittoria in carriera.

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  • Sainz fuori dai radar Audi? La VERITA' sul futuro del pilota spagnolo

    Carlos Sainz lascerà la Ferrari al termine della stagione e il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Il pilota spagno è, ancora, alla ricerca di un sedile e quale sia la sua preferenza è ancora sconosciuta. Nei giorni scorsi si è parlato molto della presunta offerta di Audi che il Sainz avrebbe declinato, ma lo spagnolo ha già smentito queste indiscrezioni nel corso del Gran Premio di Miami. A parlare proprio di questa situazione è stato Alessandro Alunni Bravi, amministratore delegato della Sauber che guiderà la transizione da Stake a Audi tra poco più di un anno.

    Sainz ancora nei radar Audi? Le parole di Alessandro Alunni Bravi

    Alessandro Alunni Bravi ha parlato ai microfoni di Motorsport.com e ha confermato che Carlos Sainz è il candidato preferito della Sauber per un posto in Audi: "Tutti sanno che c’è un pilota di punta disponibile sul mercato, è Carlos Sainz. Penso che tutti vorrebbero avere Carlos a bordo. È uno dei migliori piloti. Ha dimostrato di essere estremamente maturo, un buon pilota per sviluppare la macchina, per guidare la squadra per lo sviluppo, ma allo stesso tempo molto consistente, molto forte sia in qualifica che in gara. Credo che la Ferrari abbia una delle migliori coppie di piloti. Sappiamo anche che il mercato dei piloti non dipende solo da noi. Dipende da diversi fattori. E ci sono molte squadre che stanno discutendo con i piloti. Credo che ci siano diverse opzioni per la nostra squadra".

    L'amministratore delegato ha poi voluto affrontare la tematica Nico Hulkenberg, parlando delle trattative in corso con altri piloti e con i propri: "Stiamo parlando anche con i nostri attuali piloti. Ma è per questo che non abbiamo fretta, perché ora ci siamo assicurati uno dei due sedili. Ora che abbiamo annunciato Nico possiamo avere più tempo. La decisione non è facile. Perché, ovviamente, abbiamo due buoni piloti che sono con noi da tre anni e che stanno ottenendo buoni risultati. C’è Carlos, ci sono altri piloti, e dobbiamo capire. Prenderemo una decisione che non riguarda solo il 2025, ma anche il futuro del team Audi".

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  • Nugnes sulle novità in Ferrari: «Saranno importanti, ma vincere non sarà facile»

    La Ferrari è stata l'unico top team a non portare aggiornamenti al GP di Miami, non volendo prendere rischi con il weekend Sprint, dove le ore di prove libere sono ridotte (alla fine la scelta ha pagato, visto che Leclerc ha fatto davvero pochi giri nelle PL1). Il pacchetto arriverà in occasione del GP di casa a Imola, davanti a migliaia di tifosi in attesa e pieni di speranza: la McLaren con le novità ha vinto, ma la Rossa senza se l'è cavata comunque molto bene. Che i pezzi in arrivo siano il fattore chiave per tornare sul gradino più alto del podio?

    Tuttavia, Franco Nugnes, direttore di Motorsport Italia, ha frenato l'entusiasmo degli appassionati nell'ultimo podcast del sito: "Con qualche piccolo aggiornamento, e con coraggio, a Miami la Ferrari poteva chiudere la differenza sulla Red Bull. A Maranello, invece, hanno seguito i piani che avevano fatto a inizio anno riguardo allo sviluppo la Rossa. Adesso siamo a un quarto del calendario, e alla fine potrebbe aver ragione Fred Vasseur nel non essersi fatto prendere dall'ansia degli aggiornamenti. La SF-24 non è cambiata da inizio stagione e ha comunque del potenziale, come si è visto negli Stati Uniti, dove è arrivata a 2 secondi da una Red Bull in difficoltà. Adesso bisogna capire però se questo passo falso di Milton Keynes è frutto di una crescita degli altri o hanno solo avuto una giornata storta. L'evoluzione della Ferrari a Imola sarà importante, ma anche la Red Bull porterà novità; staremo a vedere come sarà al Santerno. Leclerc sembra già aver cambiato atteggiamento ed essere più ottimista, come ha dimostrato dalla sua ripresa dopo l'errore in prova. Se continua così potrà essere il condottiero della Ferrari in una stagione ancora aperta".

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  • «Senna era un adorabile essere umano». Il commovente ricordo dell'ex Williams

    Quella del Primo Maggio 1994 è, senza ombra di dubbio, una data impressa a fuoco nella mente di tutti gli appassionati di motorsport. Data di cui difficilmente chi stava guardando il GP di San Marino ha dimenticato, a distanza di trent'anni, dove si trovasse e cosa stesse facendo alle 14:17, nel preciso momento in cui la Williams di Ayrton Senna impattava contro il muro all’esterno della curva Tamburello del circuito Enzo e Dino Ferrari, a causa di un cedimento alla colonna dello sterzo della sua vettura, terminando per sempre la sua corsa, la sua vita terrena. Trenta lunghi anni pieni di inchieste, dubbi che mai, malgrado tutto, hanno trasportato nell'oblio il brasiliano che, al contrario, si è trasformato in mito, in leggenda.

    Una giornata, suo malgrado, storica per il mondo della Formula Uno di cui, a tre decenni di distanza e per ricordare la scomparsa del Campionissimo brasiliano, chi scrive ha avuto modo di parlare in esclusiva per "Formula1.it" con Ann Bradshaw, ex PR della Williams che quel primo giorno di Maggio era a lavoro ad Imola, direttamente coinvolta nella vicenda e legata umanamente e professionalmente al protagonista degli eventi. Una chiacchierata in cui l'ex addetta alla comunicazione della squadra di Frank Williams, tra le varie cose, ha voluto rendere pubblico un suo personale, e commovente, ricordo del tre volte campione del mondo paulista, definendolo senza mezzi termini come il miglior pilota di tutti i tempi, profondamente spirituale ma soprattutto un adorabile essere umano di cui, a molti anni dalla sua scomparsa, si sente ancora la mancanza.

    "Penso sia triste guardarsi indietro e pensare a chi abbiamo perso, come pilota e come adorabile essere umano. Mi piace ricordarlo come un uomo profondamente spirituale. Era un pilota straordinario, probabilmente il migliore di sempre".

    Non solo, poiché Bradshaw ha anche tenuto a sottolineare l'alto patriottismo del pilota brasiliano, fortemente legato al suo Paese e fortemente impegnato per i propri connazionali, specie quelli più piccoli e bisognosi per cui, poco prima della sua morte, fondò la "Fondazione Senna", finalizzata a fornire loro supporto economico, sanitario e scolastico affinché potessero, non avendone le possibilità, avere le stesse opportunità e gli stessi mezzi dei loro conterranei più agiati. Fondazione che, di fatto, sottolinea l'enorme bontà d'animo dell'ex pilota McLaren.

    "Era legato al Brasile ed è bello vedere che la Fondazione Senna, che aveva da poco creato per aiutare i bambini in difficoltà nel suo paese, esiste ancora. Ha fatto un ottimo lavoro".

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  • Gilles Villeneuve - Gli eroi son tutti giovani e belli

    Dedicato a un grande fuoriclasse, che qualcuno non vuol chiamare campione, e dedicato anche ai ragazzini che come me, quel 8 maggio 1982, persero l’innocenza ma che ancora oggi, sebbene cresciuti, si chiedono: dove vanno a dormire gli eroi? Gilles Villeneuve è stato per tanti ragazzi un eroe invulnerabile, e quel giorno a Zolder non morì solo un pilota, ma quasi qualcuno di famiglia, qualcuno che non se ne sarebbe mai dovuto andare, che non se ne sarebbe mai potuto andare. 

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  • Ferrari ha avuto il pilota più sfortunato a Miami: i motivi

    La Ferrari ha avuto il pilota più sfortunato nel weekend del Gran Premio di Miami: questa è l'opinione di un esperto, vediamo le sue motivazioni.

    La ricostruzione

    Ad esprimersi a riguardo è stato Giorgio Terruzzi, nell'ultimo episodio del podcast Terruzzi racconta la Formula 1, affermando: "Il pilota più sfortunato a Miami è stato Sainz".

    "Era davanti a Leclerc al via, se non ci fosse stato quello svarione - peraltro non penalizzato - di Pérez. [Sainz, ndr] È stato penalizzato alla fine per quella manovra su Piastri, sui cui c'è da discutere; ed ha mancato la [possibilità di rientrare ai box in regime di, ndr] Safety Car per un giro", ha detto in conclusione il giornalista.

    Effettivamente lo spagnolo ha mostrato una grande gestione delle gomme; abbinata ad un passo gara nel complesso ottimo, seppur non al livello di Norris.

     

    Il pilota McLaren, infatti, ha recuperato diversi secondi nei confronti di Sainz fino alla Safety Car; per poi seminare la concorrenza nella seconda parte di gara.

    Insomma, con tutta probabilità la Ferrari non avrebbe conquistato il gradino più alto del podio senza l'incidente tra Magnussen e Sargeant, ma il numero 55 poteva ottenere un risultato migliore del quinto posto.

    La speranza della Rossa - e di tutti i suoi tifosi - è che la sfortuna non giochi nuovamente un ruolo importante nel primo GP di casa della stagione, quello che si terrà ad Imola dal 17 al 19 maggio.

     

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  • Norris coglie le occasioni e vince a Miami, Ferrari tra alti e bassi: le pagelle del GP

    Giunto alla sua 3° edizione, il GP di Miami è una delle gare più "giovani" tra quelle che compongono il calendario della Formula Uno, emblema di quello che è il nuovo corso del Circus iridato e del nuovo modello di spettacolo voluto dai vertici di Liberty Media. Un GP, sul tracciato che si snoda attorno all'Hard Rock Stadium, che ha regalato una gara giocata più sulle tattiche che non sui duelli, con una quantità di azione in pista non troppo abbondante. Di fatto, nei 57 giri di gara la lotta per la vittoria non è stata scontata, così come non lo è stata quella quella per le altre posizioni, sia per il podio che a centro gruppo, anche a causa di una Safety Car che ha rimescolato le carte.

    Al termine dell'evento disputatosi nel circuito in Florida, sesto round della stagione 2024, ad imporsi è stato Lando Norris su McLaren, seguito dalla Red Bull di Max Verstappen e da Charles Leclerc sulla Ferrari. Analizziamo, ora, il rendimento di team e piloti con le nostre pagelle.

     

    Red Bull: 8.5

    La prestazione non è top, ma non dominano come sempre e, dati gli episodi, non vincono.

    Verstappen: 9
    Pole al sabato, ma la SC rimescola le carte e Max chiude P2 su una Red Bull non esaltante.

    Perez: 5
    Partenza da kamikaze al via, alla fine chiude P5 dopo una gara evanescente. Da rivedere.

     

    Ferrari: 7.5

    La prestazioni Ferrari non male, ma sono in affanno rispetto ai rivali. Urgono sviluppo.

    Leclerc: 8
    Bel weekend per Charles, di reazione dopo le difficoltà in FP2. Buon terzo alla fine. Bene.

    Sainz: 7.5
    Weekend non al top per Sainz. Non sbaglia, fa il suo e chiude quinto, dopo una discutibile penalità.

     

    Mercedes: 6.5

    Weekend a due facce per Mercedes. Male in qualifica, meglio in gara, a punti. Enigmatica 

    Hamilton: 8.5
    Super gara per Lewis, dopo il disastro in qualifica. Rimonta e chiude gran sesto.

    Russell: 7
    Weekend concreto per Russell, ottavo con una vettura enigmatica. Deve reagire.

     

    Mclaren: 10

    Rispetto all'avvio 2023 sono rinati: portano gli sviluppi e vincono. Ora possono fare paura.

    Norris: 10
    Faro per il team, lotta, non sbaglia e coglie le occasioni. Prima vittoria in carriera. Applausi.

    Piastri: 7.5
    Weekend non male per Oscar ma non esente da errori e guai, finisce in fondo.

     

    Aston Martin: 5.5

    Weekend negativo per Aston, dove mamca passo e costanza. Serve reset rapido.

    Alonso: 7
    Veloce e senza errori, chiude solo nono con una vettura lenta. Fa il suo, a oltre 40 anni...

    Stroll: 5
    Weekend negativo per Stroll, chiuso ben fuori dai punti con una vettura lenta. Bocciato.

     

    Alpine: 7

    Sono in crisi nera, ma in qualche modo sono in zona punti. Applausi.

    Gasly: 6
    Weekend negativo per Pierre. Male in qualifica, meglio in gara. P12, dietro a Ocon.

    Ocon: 9
    Weekend super per Esteban: Q2 in qualifica, a punti in gara con una vettura in netto affanno.

     

    Racing Bulls: 8

    Weekend non male per RB, sia nella Sprint che in gara, con vari punti conquisti. Bene

    Ricciardo: 6
    Gara chiusa solo P15 per Daniel, che bilancia la super Sprint. Ritrovato, manca costanza.

    Tsunoda: 8
    Ennesimo Weekend concreto per Yuki,.gran settimo in gara e davanti a Riccardo. Top.

     

    Kick Sauber: 5

    Sfortuna, poca velocità per il team Sauber. Manca costanza... fanalino di coda.

    Bottas: 5
    Evanescente per tutto il fine settimana. Valtteri chiude solo P16, dietro Zhou. Peccato.

    Zhou: 6
    Weekend senza acuti per Zhou, sempre in fondo al gruppo, ma davanti a Bottas.

     

    Haas: 5.5

    Buon weekend per la Haas, peccato manchi la zampata per i punti. Servirà costanza.

    Hulkenberg: 8
    Buon weekend per Nico, dove chiude P11, quasi a punti. Super (specie in qualifica).

    Magnussen: 5
    Weekend non esaltante per Kevin, sempre in lotta e sopra le righe. P19: serve reset.

     

    Williams: 5

    Weekend negativo per Williams, lenta e incapace di andare a punti. In affanno.

    Albon: 5.5
    Weekend mediocre, con errori e senza punti, a causa di una lenta Williams, per Alex.

    Sargeant: 5.5
    Parte bene, lotta, non sbaglia ma è messo k.o. da Magnussen. Spiace, e le voci corrono.

     

    Archiviato il GP di Miami, la F1 dà appuntamento ai suoi tifosi tra due settimane per il GP del Made in Italia e dell'Emilia Romagna, a Imola.

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  • Norris - Parla l'ingegnere di pista: «Sochi mi perseguita, ora possiamo voltare pagina»

    Ne è passato di tempo da quel 17 marzo 2019, il giorno dell’esordio di Norris nella categoria regina del motorsport. Il britannico aveva impressionato sin da subito. Si era capito presto che Lando aveva tutte le potenzialità per aspirare a dei grandi risultati in Formula 1, ma c’era bisogno della conferma e finalmente, la tanto attesa vittoria è arrivata.

    In verità il nativo di Bristol ci era già andato molto vicino a Sochi 2021, forse l’occasione più ghiotta che gli si è mai presentata in questi 5 anni e 2 mesi di attività. Tolto Miami naturalmente.

    Will Joseph: “Sochi mi perseguita ogni giorno, anche nel sonno”

    A tal proposito, raggiunto dai media per commentare la vittoria di Lando, il suo ingegnere di pista, Will Joseph ha voluto spendere alcune parole: “È una sensazione bellissima. Aspettavamo questo risultato da tanto, specie dopo il GP di Russia 2021. Me la ricordo bene. Lando era in testa, stava andando versa la vittoria, ma poi è sopraggiunta la gara e ha rimescolato tutto”.

    Sochi mi perseguita ancora, ogni giorno, anche nel sonno!, confida il tecnico più vicino a Lando di chiunque altro all’interno del box McLaren. “Ora possiamo lasciarci tutto alle spalle, voltare pagina! Abbiamo avuto una gara fantastica”.

    “Dopo le qualifiche avevamo discusso molto sulle decisioni che avevamo preso per la gara (a Lando non dev’esser piaciuto molto il 5° posto sulla griglia di partenza, ndr). Ora credo che andrò da lui e gli dirò che erano quelle giuste”, afferma un euforico Will Joseph secondo quanto riporta ‘Formula1.com’.


    Foto: McLaren

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  • Tecnici in fuga dalla Red Bull, Wolff e Brown gongolano. Horner risponde per le rime

    Nel corso del weekend di Miami ha inevitabilmente tenuto banco la notizia della separazione che avverrà nel 2025 tra il progettista più titolato della Formula 1, Adrian Newey e la Red Bull (tra l’altro, il GP che si è tenuto domenica dovrebbe esser stato anche l’ultimo a cui il britannico avrà preso parte assieme al suo attuale team).

    Quando un nome del suo calibro lascia una squadra, è naturale si possano creare anche delle spaccature interne, con dei tecnici che potrebbero decidere di percorrere la stessa strada del loro mentore, oppure prendere altre vie per tentare qualcosa di diverso.

    Horner: "Wolff pensi ai suoi problemi"

    E infatti, almeno stando alle parole riportate dal CEO della McLaren, Zak Brown, è quello che starebbe accadendo nelle ultime ore in quel di Milton Keynes: “Ultimamente il numero di Curricula che riceviamo da quella squadra è aumentato”. Un fatto che anche Wolff, team principal Mercedes ha sottolineato più volte nel corso del fine settimana in Florida.

    Brown e Wolff gongolano al pensiero che la Red Bull possa vivere un momento di difficoltà nei prossimi mesi, ma Christian Horner, una volta venuto a conoscenza delle voci, ha commentato: “Me lo aspettavo da loro, sono due che parlano molto. A parer mio, fossi in Wolff mi preoccuperei più per i suoi problemi. Dal mio punto di vista sarei più allarmato per le 220 persone che gli abbiamo sottratto dal programma HPP e che ora sono impegnate all’interno di Red Bull Powertrains. Adesso poi non ricordo quante assunzioni provenienti dalla McLaren ci siano state all’interno della nostra squadra e in quella della Racing Bulls negli ultimi 12 mesi”, riporta ‘Autosport.com’.

    Tra i nomi che si vocifera siano in partenza c’è anche quello del manager sportivo Jonathan Wheatley. Ancora una volta però Horner preferisce dribblare le domande affermando: “Ci sarà sempre un certo movimento tra le squadre, ma non sono preoccupato per ciò che costituisce la nostra forza all'interno del team”.


    Foto: Red Bull Racing

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  • «Non chiamatelo pensionato»: Nugnes difende Hamilton

    La prestazione di Lewis Hamilton al GP di Miami è andata sottotono, oscurata sia dalla prima vittoria di Lando Norris come dal fatto che la sua non fosse una posizione da podio. Tuttavia, con una strategia azzardata, ossia partire con le gomme medie, un'ottima partenza e dei sorpassi in pista, il britannico ha chiuso al sesto posto. Certo, questo non è lo standard a cui il campione ci ha abituato, e a cui lui stesso era abituato, ma con le ultime vetture di Brackley non si può fare di più. Anche per il direttore di Motorsport Italia, Franco Nugnes, il pilota ha fatto un Gran Premio degno di nota. 

    "In casa Mercedes hanno anticipato gli aggiornamenti, ma la macchina sembra andare per tre giri e poi torna in condizione disastrose. In queste situazioni variabili si vede il talento di Hamilton, che è riuscito a migliorare la sua posizione in griglia, al contrario del compagno di squadrache ne ha perse. Questa cosa non mi sorprende, e almeno qualcuno la smette di dire che Lewis sta facendo il pensionato. È ancora lucido e combattivo, solo che adesso non ha a disposizione un mezzo, il che è clamoroso visto che siamo al terzo anno di disastro Mercedes", ha detto l'esperto al podcast del suo sito. 

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  • Pubblicata la Entry List della 24 ore di Le Mans 2024, c'è un grande assente

    Il Campionato Mondiale Endurance si sta preparando per disputare la sua gara più prestigiosa, la celebre 24 Ore di Le Mans. L'Automobile Club de l'Ouest, nella figura dell'organizzatore, ha diramato la Entry List di piloti e team che si daranno battaglia lungo il circuito de La Sarthe.

    Per questa edizione, oltre alle 23 Hypercar, vedremo in pista 16 vetture LMP2 e 25 GT. Al volante di queste macchine però mancherà un nome celebre come quello del tedesco Sebastian Vettel. L'ex Formula 1 nei mesi scorsi aveva testato una Porsche 963 Hypercar, facendo pensare a una sua partecipazione alla gara. Porsche ha aggiunto una terza vettura di serie per l'evento di La Sarthe, ma sarà condivisa da Felipe Nasr, Nick Tandy e Mathieu Jaminet. 

    La lista completa degli iscritti Hypercar

    Numero Team Vettura Pilota 1 Pilota 2 Pilota 3
    2 Cadillac Cadillac V-Series.R Earl Bamber Alex Lynn Alex Palou
    3 Cadillac Cadillac V-Series.R Sebastien Bourdais Renger van der Zande Scott Dixon
    4 Porsche Penske Porsche 963 Mathieu Jaminet Felipe Nasr Nick Tandy
    5 Porsche Penske Porsche 963 Matt Campbell Michael Christensen Frederic Makowiecki
    6 Porsche Penske Porsche 963 Kevin Estre Andre Lotterer Laurens Vonthoor
    7 Toyota Gazoo-Racing Toyota GR010 Mike Conway Kamui Kobayashi Nick de Vries
    8 Toyota Gazoo-Racing Toyota GR010 Sebastien Buemi  Brendon Hartley Ryo Hirakawa
    11 Isotta Fraschini Isotta Fraschini Ti-po6-C Carl Wattana Bennett Jean-Karl Vernay Antonio Serravalle
    12 Jota Porsche 963 Will Stevens Norman Nato Callum Illott
    15 BMW M Team WRT BMW M Hybrid V8 Dries Vanthoor Raffaele Marciello Marco Wittmann
    19 Lamborghini Iron Lynkx Lamborghini SC63 Romain Grosjean Andrea Caldarelli Matteo Cairoli
    20 BMW M Team WRT BMW M Hybrid V8 Sheldon van der Linde Robin Frijns Rene Rast
    35 Alpine Alpine A424 Paul-Loup Chatin Ferdinand Habsburg Charles Milesi
    36 Alpine Alpine A424 Nicolas Lapierre Mick Schumacher  Matthieu Vaxiviere
    38 Jota Porsche 963 Oliver Rasmussen Philip Hanson Jenson Button
    50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P Antonio Fuoco Miguel Molina Nicklas Nielsen
    51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P Alessandro Pier Guidi James Calado Antonio Giovinazzi
    63 Lamborghini Iron Lynx Lamborghini SC63 Mirko Bortolotti Danill Kvyat Edoardo Mortara
    83 AF Corse Ferrari 499P Robert Kubica Robert Shwartzman Yifei Ye
    93 Peugeot Peugeot 9X8 Jean-Eric Vergne Mikkel Jensen Nico Muller
    94 Peugeot Peugeot 9X8 Stoffel Vandoorne Paul di Resta Loic Duval
    99 Proton Porsche 963 Neel Jani Harry Tincknell Julien Andlauer
    311 Whelen Cadillac Cadillac V-Series.R Luis Felipe Derani Jack Aitken Felipe Drugovich

     

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  • Stop al sessismo nelle corse: episodio sconcertante a Miami

    La F1 Academy, categoria totalmente al femminile, era presente a Miami lo scorso anno. In occasione della consueta premiazione post gara, è successo qualcosa di alquanto sconcertante.

    L'episodio

    Quando le prime tre classificate della gara 2 stavano raggiungendo il podio per la premiazione, un inviato si sarebbe espresso così su un'inquadratura di Abbi Pulling, pilota Alpine e vincitrice della corsa: "Non vorrei sembrare misogino, però...".

    Insomma, probabilmente avrà realizzato sul momento che non fosse il caso di esordire con quest'affermazione, a prescindere dal proseguio - poi di fatto omesso.

    Dai commenti del web sembrerebbe che stesse cercando di fare riferimento all'età della britannica, ma quella effettuata resta una premessa completamente fuori luogo.

    Il sessismo nelle corse

    Non ci sono attenuanti che tengano: il sessismo nelle corse è ancora un tema, e non va per niente sottovalutato, tantomeno ignorato. Piuttosto andrebbe combattuto, e non è di certo questo il modo di farlo.

    La stessa Laura Winter, presentatrice per F1TV e non solo, ha commentato l'episodio su X, ringraziando l'utente che l'ha segnalato e confermando che "approfondirà la questione".

    L'atteggiamento che tutto il mondo del racing dovrebbe avere è proprio questo, con l'obiettivo di arrivare a un "mondo ideale": quello in cui le competenze sono più importanti del sesso.

     

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  • F1 Penalty point, la situazione aggiornata dopo il GP di Miami '24: Magnussen a rischio

    ll sistema dei Penalty point è in vigore dalla stagione di Formula 1 2014, ed è stato introdotto per costringere i piloti a prestare molta attenzione alle loro azioni in pista per non incorrere in una squalifica.

    Un pilota che accumula 12 punti di penalità nel corso di un periodo di 12 mesi (non necessariamente in una stagione), subirà infatti una squalifica automatica per la gara successiva. Ad oggi, nessun pilota ha raggiunto questo traguardo negativo. Andiamo a vedere com'è la situazione dopo il weekend del Gran Premio di Miami.

    Penalty Point, il quadro completo

    Kevin Magnussen è sull'orlo della squalifica da un weekend di gara in Formula 1 dopo aver portato a 10 i suoi punti di penalità nel fine settimana del Gran Premio di Miami.

    Il pilota della Haas ha preso cinque punti di penalità in Florida e un totale di 65 secondi di penalità di tempo in un fine settimana travagliato. Per le sue tattiche in pista durante lo sprint e l'incidente con Logan Sargeant durante la gara, i commissari hanno raddoppiato il suo numero di punti di penalità, portandolo a soli due punti dal diventare il primo pilota di F1 ad essere bandito per un GP. I prossimi punti non gli verranno tolti fino al 9 marzo 2025.

    L'unico altro punto di penalità comminato durante il weekend del Gran Premio di Miami è stato quello di Carlos Sainz in seguito alla sua collisione tardiva con Oscar Piastri. Il pilota ha ricevuto una penalità di cinque secondi per la collisione, che lo ha fatto retrocedere al quinto posto nella classifica finale, oltre a fargli guadagnare il suo primo punto di penalità. Di seguito vi riportiamo la classifica completa.

    MercedesHamilton 4pt (scadenza: 2pt 29-7-24) ; Russell 4pt (2pt 28-05-2024)

    Red BullVerstappen 2pt (2pt 19-11-2024) ; Perez 8pt (1 pt 17-9-2024)

    McLarenNorris 0pt ; Piastri 0pt

    AlpineGasly 0pt ; Ocon 0pt

    Stake F1 TeamZhou 2pt (2pt 23-7-2024) ; Bottas 2pt (2pt 29-10-2024)

    Aston MartinStroll 7pt (2pt 9-7-2024) ; Alonso 6pt (3pt 24-3-2025)

    HaasMagnussen 10pt (3 pt 9-03-2025) ; Hulkenberg 2pt (2pt 29-05-2024) 

    WilliamsAlbon 0pt ; Sargeant 8pt (2pt 3-9-2024)

    Racing BullsTsunoda 3pt (1pt 4-06-2024) ; Ricciardo 2pt (2pt 21-4-2025)

    FerrariLeclerc 0pt ; Sainz 1pt (1pt 5-5-2025)

     

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  • Lando Norris trionfa a Miami, pioggia di complimenti degli altri piloti

    Per quanto la Formula 1 sia uno sport individuale, e in pista la competizione tra i venti piloti sia altissima, quando si prende la bandiera a scacchi e si toglie il casco, buona parte dei nostri beniamini solo amici tra di loro. Quest'affermazione è stata confermata anche domenica quando, Lando Norris, ha vinto il suo primo Gran Premio di Formula 1 della carriera.

    Il primo a congratularsi con lui è stato Max Verstappen, arrivato secondo alle spalle dell'inglese con oltre sette secondi di distacco. Dopo l'olandese anche Charles Leclerc, Fernando Alonso, George Russell, e i suoi due ex compagni di squadra Carlos Sainz e Daniel Ricciardo sono corsi da lui per abbracciarlo e festeggiare insieme. Durante il post gara, come riportato da racefans, molti di questi piloti hanno parlato proprio di Lando. Di seguito vi riportiamo le loro parole.

    I complimenti dei piloti

    Max Verstappen è stato uno dei primi a congratularsi con il nuovo membro dell'esclusivo club dei vincitori della Formula 1, intervistato ha poi dichiarato: "Sono molto felice per Lando. È una vittoria che cercava da molto tempo e non sarà l'ultima. Oggi se lo merita proprio".

    Anche Charles Leclerc, arrivato terzo a Miami, ha fatto i complimenti al pilota della McLaren dicendo che secondo lui il britannico ha dimostrato di essere una minaccia per tutta la durata del fine settimana: "Sono davvero felice per Lando. Se lo merita. Molto spesso ci è andato vicino, ma per un motivo o per l'altro non ce l'ha fatta. Ma oggi ha fatto un lavoro incredibile".

    "Per tutto il fine settimana è stato sempre presente. Già in Q2, credo, c'è stato un giro in cui ho pensato: 'Ok, sono molto, molto forti'. Ci aspettavamo che fossero forti, forse non quanto lo sono stati oggi, ma se lo merita pienamente".

    Il suo ex compagno di squadra Carlos Sainz ha poi rivelato che secondo lui Lando vincerà molte altre gare in carriera: "Ha guidato a un livello eccezionale. Oggi è stato fortunato, ma credo che la fortuna arrivi a chi se la merita e oggi ha meritato di vincere".

    L'ultimo ad aver fatto i complimenti al numero 4 della McLaren è stato il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton,  che già in passato aveva elogiato Norris in diverse occasioni, ha dichiarato di essere altrettanto felice di vedere la scuderia britannica di nuovo sul gradino più alto del podio: "Sono davvero felice per Lando. Gli ho appena detto che deve rimanere a Miami stasera. Cercherà di cambiare il suo volo. Deve farlo, ha appena vinto una gara". 

    "È un momento speciale quando vinci il tuo primo Gran Premio della carriera. Ovviamente ho iniziato con la McLaren, quindi sono davvero felice di vederla tornare ai vertici".

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  • Storia ed evoluzione della Renault in Formula 1

    Primi passi e l’impatto del turbo Renault

    Nonostante la casa francese abbia legato il proprio nome con il mondo delle corse automobilistiche già a partire dal 1906, anno nel quale l’ungherese Ferenc Szisz si impose al Grand Prix de l’Automobile Club de France, a bordo di una Renault AK lungo le strade nei pressi di Le Mans, l’approdo ufficiale in Formula 1 avvenne solo nel 1977.

     

    E sin da subito, la storia di Renault segnò una profonda innovazione nel mondo della Formula 1. Il suo motore turbo si dimostrò da subito un punto di svolta, costringendo gli altri costruttori ad adottare tecnologie simili negli anni successivi.

     

    La Renault RS01 fu equipaggiata con questo motore innovativo durante il Gran Premio di Gran Bretagna, segnando l'inizio dell'era turbo nella Formula 1. Nonostante i problemi di affidabilità iniziali, questa soluzione aprì la strada a nuove tecnologie basate su sistemi di sovralimentazione.

    Partnership strategiche e sviluppo

    Nella sua storia in Formula 1, la Renault ha stretto diverse partnership e collaborazioni lungo i decenni. Alcuni di questi accordi si sono dimostrati cruciali per il suo sviluppo. In particolare, quelli con Williams e Red Bull, hanno portato questi binomi a collezionare decine di vittorie fra gli anni ‘90 e i 2000.

     

    La capacità di evolversi in parallelo al mondo sportivo, ha consentito alla Renault di rimanere a lungo sulla cresta dell’onda, dimostrando quanto sia importante un’attenta pianificazione strategica per raggiungere il successo.

    Il debutto del motore V10 e la prima vittoria in un GP

    Nel 1989, Renault introdusse il motore RS1 V10, in risposta alle esigenze del nuovo regolamento. Questo propulsore si rivelò una vera e propria svolta per il team Williams, con cui Renault aveva firmato un accordo. Grazie all'efficacia del nuovo V10, la Williams-Renault ottenne due vittorie stagionali e una pole position, le prime per una vettura targata Renault. Il nostro Riccardo Patrese e il belga Thierry Boutsen portarono la squadra al secondo posto nella classifica costruttori, dimostrando in maniera tangibile il livello di eccellenza raggiunto.

    La prima vittoria nel campionato mondiale

    Il 1992 segnò un anno eccezionale per Renault, frutto della collaborazione tra il motore RS3C/RS4 e il telaio FW14B di Williams: proprio così, il marchio francese arrivò alla prima vittoria Mondiale. Questo anno fu caratterizzato dall'introduzione di innovazioni rivoluzionarie come la sospensione attiva e il cambio semiautomatico. Nigel Mansell vinse il campionato piloti, mentre Williams-Renault conquistò il campionato costruttori.

    Innovazioni e continue vittorie

    Nel 1993, Renault continuò a spingersi oltre i confini noti della tecnologia con il motore RS5, capace di sviluppare 770 CV a 13.600 giri/minuto. Quest'anno vide anche il ritorno di Alain Prost in Formula 1 con Williams: il francese ottenne il suo quarto titolo mondiale, in una stagione ricca di successi per i transalpini, che confermò ulteriormente la superiorità tecnica e ingegneristica di Renault.

    L'era aurea: dominio e innovazione nei primi anni 2000

    Nel 2005 e 2006, Renault raggiunse l'apice del successo in Formula 1. Con il motore RS25 e poi con l'RS26, la casa francese riuscì a dominare il campionato, nonostante gli sforzi della Ferrari. Fernando Alonso vinse due titoli mondiali consecutivi, e Renault si assicurò il campionato costruttori in entrambe le annate. Questi successi segnarono l'epoca d'oro di Renault, senza dubbio il momento di massimo splendore per i transalpini in Formula 1.

    Il passaggio ad Alpine e la nuova identità del marchio

    Negli ultimi anni, più precisamente nel 2020, la strategia di Renault in Formula 1 ha preso una nuova direzione, come dimostra il rebranding in Alpine dopo oltre 40 anni di storia e successi nella principale competizione automobilistica al mondo. Questa transizione va vista nell’ottica più ampia di un business plan aziendale, in cui il marchio Alpine ha l’obiettivo di incarnare il massimo delle prestazioni e del lusso all’interno del settore automotive francese.

    Presente e futuro di Renault in F1

    Il 2024 ha messo in luce le difficoltà di Alpine, con un avvio di stagione deludente che ha visto i piloti Esteban Ocon e Pierre Gasly lottare in fondo alla classifica. Di fronte a queste criticità, il nuovo Team Principal Bruno Famin avrà il compito di rivitalizzare il team e di stabilire obiettivi realistici per rilanciare questo storico marchio. Con il futuro della scuderia in bilico, il 2024 potrebbe essere un’annata spartiacque per il percorso di Alpine in Formula 1.

     

     

  • Norris risponde agli hater: «Mi fanno ridere. Ora li ho zittiti»

    Spulciando tra i social, uno dei meme più ricorrenti nel mondo della Formula 1 era quello di "Lando NoWins", una storpiatura del cognome del pilota per sottolineare il fatto che non avesse mai vinto in cinque anni di carriera; ma dopo il successo del britannico di ieri, ormai è diventato acqua passata. Come sempre, per alcuni questo era un semplice e innocuo scherzo, mentre per alcuni hater era proprio un accanimento. Ed è verso questi ultimi che il diretto interessato si è rivolto nella conferenza stampa del GP di Miami, affermando quanto gli abbia fatto piacere averli zittiti. 

    "Non ho mai perso la speranza, ho sempre creduto di potercela fare. Devo ammettere però che mi piaceva andare su Instagram e mettere mi piace a tutti gli insulti. Mi facevano ridere più di ogni altra cosa, specialmente quelli su Lando No-wins. Ormai era andato virale. Ora li ho zittiti, e questo mi fa sorridere ancora di più. In generale non sono mai stato vicino a una vittoria come oggi, solo la Sprint in Qatar lo scorso anno, ma lì Oscar era davanti. Ci sono state occasioni a Singapore e in Australia di recente, ma non sono riuscito a prendere le Ferrari. L'unica è stata in Russia nel 2021 ma la situazione era diversa. Molte persone hanno iniziato a dire stupidaggini su Sochi e su quanto accaduto, dubitando che io potessi vincere e che potessi gestire la pressione di essere davanti, specialmente con Max dietro, ma quest'anno sono molto sicuro di me", ha detto Norris ai media. 

    Foto copertina x.com

  • Gran spettacolo al 'Rodeo' di Miami, ma è questo lo show che vogliamo?

    Il Gran ‘Rodeo’ di Miami ci ha fatto provare molte emozioni. Con lo ‘sceriffo’ della Florida che ha deciso forse di darsi malato e ha cercato di fare ordine, probabilmente in smartworking visti i risultati, i piloti si sono sbizzarriti nel domare i loro 'cavalli' imbizzarriti.

    Ci voleva un preambolo così, un po’ bislacco, per introdurre l’argomento che andremo a trattare. Fortunatamente il GP di Miami ci ha fornito tanti spunti di riflessione, anche se di qualcuno ne avremmo fatto anche a meno. Come le penalità date e non date dalla Federazione nel corso del weekend.

    Penalità Magnussen, come vietare la carne ad un vegano

    Partiamo dalla Sprint Race del sabato. Il comportamento di Magnussen, ad impedire volontariamente ad Hamilton di superarlo spingendolo fuori pista ogni volta ne avesse l’occasione, sfiorando anche un brutto incidente se solo Lewis non avesse alzato il piede, è stato punito con 35’’ di penalità. In questo caso lo 'sceriffo' a cui facevamo riferimento prima non era malato, era presente. Come si fa ad essere arrivati a comminare una sanzione di 35’’ ad un pilota nel corso di un evento? Soprattutto quando dall’altra parte il conducente in questione sembra fregarsene altamente di quello che viene deciso nella sala dei commissari.

    Con la FIA che si prodiga tanto in nome della sicurezza è quasi difficile da credere di aver assistito a qualcosa del genere. Sembrava che si stesse tornando sulla retta via quando è apparso il comunicato in tarda serata in merito ad un fascicolo aperto sul danese per ‘presunta condotta antisportiva’. Tutto però poi risolto in un nulla di fatto... La Sprint Race è apparsa così come un ‘Rodeo’ senza regole, perché penalizzare di 35’’ un pilota a cui interessa solo spingere fuori pista l’avversario è un po’ come proibire di mangiare carne ad un vegano.

    Parliamo di Perez...

    E se pensavamo che non potesse andare peggio di così, in gara ci si mette anche Perez con la sua partenza a fionda che nemmeno lo Stroll di Ungheria 2021 avrebbe saputo fare meglio. Fortuna che Leclerc e Verstappen non si trovavano in traiettoria. Sainz è l’unico che si accorge del suo arrivo e per evitarlo perde la posizione su Piastri. Non deve esserci per forza un contatto per dare una penalità… Nella circostanza la fortuna ci ha messo lo zampino, ma bisognerebbe essere più severi su simili episodi.

    Il duello Piastri-Sainz

    I commissari hanno lasciato correre fin troppo anche in occasione del duello Piastri-Sainz. Tra quelli che analizzeremo, forse, la sanzione per Carlos è il male minore. Avendo praticamente messo fuori gioco il pilota della McLaren ci si potevano aspettare anche 10’’ di penalità. In questo caso i commissari potrebbero essersi resi conto che avrebbero dovuto comminare però anche 5’’ a Piastri per l’eccessiva difesa sullo spagnolo fatta qualche tornata prima e così la sanzione per il pilota della Ferrari è scesa a 5’’ (libera ipotesi di chi scrive).

    Inizio di stagione molto complesso da parte della FIA fino a questo momento. Molto spesso le decisioni prese in una determinata gara vanno in contrapposizione con quelle fatte nei weekend precedenti e questo non fa bene alla Formula 1 perché confonde. Destabilizza non solo gli spettatori, ma anche i piloti.

    In definitiva credo ci dovremmo porre tutti una domanda. Non serve rispondiate apertamente. Prendetevi un attimo, riguardate i replay e gli highlights se volete, ma poi prendetevi un attimo e da appassionati di Formula 1 chiedetevi: è davvero questo ciò che vogliamo vedere?


    Foto copertina: X, Formula1; foto interna: X, Formula1

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  • GP Miami - Analisi strategie: Norris deve ringraziare la Safety Car, ma non chiamatela fortuna

    Contrariamente a quanto accaduto sabato durante la Sprint Race, il GP della domenica ha riservato agli appassionati una buona dose di emozioni. Dal bellissimo sorpasso di Leclerc su Hamilton, passando per la Safety Car che ha permesso a Lando Norris di salire dalla sesta alla prima posizione, terminando poi con l’acceso duello tra Piastri e Sainz.

    C’è una domanda a cui gli appassionati stanno cercando di dare una risposta. Norris avrebbe vinto lo stesso anche senza l’aiuto fornito dalla vettura di sicurezza? Prima di fornirvi il responso andiamo ad analizzare nel dettaglio le strategie utilizzate dai team nella giornata di ieri.

    Il recap delle strategie

    Ci si attendeva di assistere ad una gara con un solo pit stop e così è stato nonostante l’intervento della SC. 8 piloti, quelli che hanno concluso a podio, hanno scelto quella che sulla carta era l’opzione più veloce, ovvero M-H, anche se con delle nette differenze per quanto riguarda la lunghezza degli stint su mescola gialla. Assieme a Norris, Verstappen e Leclerc, sulla medesima strategia anche Sainz, Tsunoda, Russell, Ocon e Gasly (tra questi soltanto Pierre non è riuscito ad andare a punti).

    Poi abbiamo avuto Hamilton, Alonso e Ricciardo sulla speculare H-M (anche qui tutti a punti tranne Daniel). Zhou l’unico a concludere la gara mediante la soluzione Medium-Soft. Su due soste M-H-M, opzione scelta approfittando del subentro della SC, abbiamo avuto Perez, Hulkenberg e Stroll. Magnussen è andato su H-M-M, mentre Bottas e Albon hanno deciso di utilizzare tutte le mescole facendo S-H-M Valtteri e M-H-S Alex.

    Al termine del GP il direttore motorsport Pirelli ha analizzato poi la performance degli pneumatici: “È stata una gara molto lineare per quanto riguarda le mescole: abbiamo avuto soltanto una sosta con le gomme che, a prescindere da quale fosse il colore della banda laterale, si sono degradate relativamente poco, in parte a causa dell'assenza di graining”.

    “Le due mescole più utilizzate sono state la C2 Hard e la C3 Media, hanno permesso ai piloti di spingere al massimo per quasi tutta la gara. Ovviamente la VSC e la SC hanno rovinato i piani a diverse squadre, mentre altri sono stati più fortunati o più intelligenti, ma fa tutto parte delle corse”, ha concluso Mario Isola alle colonne della Pirelli.

    Norris non avrebbe vinto senza Safety Car

    Siccome è tardi e tra poco saranno quasi trascorse 24 ore dalla fine del GP di Miami, cercherò di andare dritto al punto senza troppi fronzoli. Lando non avrebbe potuto vincere senza l’intervento della Safety Car.

    Dal momento in cui Perez decide di andare ai box intorno al giro 18, il britannico della McLaren si ritrova in 5° posizione a girare in pista con aria pulita. Il ritmo sulle Medie diventa buono, talmente buono da risultare il più veloce anche quando Leclerc e Verstappen decidono di andare ai box per montare gomme Hard. Nelle fasi che precedono la Safety Car, Lando continua ad essere il più rapido del gruppo alle sue spalle ed è per questo che decide di restare fuori e allungare il suo stint sulle Medie. Quando però fa il suo ingresso la vettura di sicurezza Norris è al comando della gara con 11’’6 di vantaggio su Verstappen, 14’’2 su Leclerc, 15’’5 su Piastri, 18’’4 su Sainz e 23’’ su Perez.

    Con il tempo della sosta stimato in circa 18-19’’, senza SC, dopo la sosta Lando sarebbe rientrato sul circuito, presumibilmente in quarta posizione, alle spalle di Piastri e davanti a Carlos Sainz. L’ottima gestione delle mescole Medie gli avrebbe permesso di superare Perez e Sainz con un potentissimo overcut, ma nulla di più. Se poi avesse confermato il ritmo visto nel finale su gomme Hard avrebbe potuto prendere e superare in scioltezza il compagno Piastri ereditando la P3, ma poi anche con quel ritmo sarebbe stato molto complicato per lui avere la meglio di Leclerc e Verstappen.

    Abbiamo visto come effettuare sorpassi fosse complicato. Ricordiamoci che lo stesso Lando, fortissimo nel primo stint su Medie, è riuscito ad esprimere il suo potenziale solo dopo che Perez gli ha lasciato pista libera decidendo di andare ai box. Altrimenti, in assenza di quella presa di posizione Red Bull, Norris non avrebbe avuto scelta, se non quella di continuare a seguire Checo da vicino sperando al massimo in un errore. Per questo possiamo affermare, anche abbastanza a cuor leggero, che senza Safety Car, Norris non sarebbe riuscito a vincere la gara.

    Non chiamatela fortuna però

    Detto questo, guai a chiamarla fortuna! Norris si è costruito la vittoria! Quando la Safety Car fa il suo ingresso, Norris si trova in testa alla gara mostrando un ritmo pazzesco con gomme Medie montate al via. Ha potuto usufruire della SC perché si è reso autore di una condotta di gara pazzesca in termini di ritmo e gestione gomme. In più, nel momento della ripartenza nel corso del 33° giro dei 57 previsti, non era scontato riuscisse a mantenere la posizione su Verstappen. E invece, Lando ha smentito tutti ancora una volta mostrando un ritmo tale da concludere il GP con 7’’6 su Verstappen e 9’’9 su Leclerc.

    Vero che Il britannico poteva contare su gomme meno usurate della coppia alle sue spalle, ma di nuovo, questo è stato un vantaggio che si è costruito da solo!

    Norris ha corso con una vettura provvista del nuovo pacchetto di aggiornamenti messogli a disposizione dalla McLaren a Miami. Upgrade di cui disporrà anche Piastri ad Imola. Ad avviso di chi scrive, la MCL38 ha raggiunto un potenziale molto elevato. Non tale da poter sfidare costantemente la Red Bull per la vittoria come accaduto a Miami, ma abbastanza per creare dei mal di testa agli uomini di Maranello. L’unico limite della MCL38 al momento sembra essere la qualifica e finché non troveranno la quadra, la Ferrari può guadagnare tempo per comprendere anche il suo pacchetto d’aggiornamenti che dovrebbe arrivare tra due settimane a Imola. A Woking hanno fatto bene i compiti a casa, e in Italia, inizieremo a valutare anche la bontà del lavoro fatto dagli uomini e le donne della Ferrari.

    Il motivo dietro la sosta anticipata di Leclerc

    La Ferrari ha poco da adagiarsi sugli allori nel confronto con la McLaren. Senza la Safety Car, Leclerc sarebbe riuscito probabilmente a battere Norris, ma abbiamo visto quanto Sainz abbia fatto fatica ad avere la meglio su Piastri, tra l’altro mediante un episodio che non si è risolto proprio nel migliore dei modi (e Oscar montava solo parte degli upgrade deliberati dal team). Strategicamente quasi tutto bene. Entrambi i piloti vengono messi sulla tattica migliore, l’unica pecca quella sosta stranamente molto anticipata di Leclerc.

    Stranamente’… Una ragione c’è. Poco prima della sosta, Charles si ritrovava in P3 alle spalle di Piastri senza avere la possibilità di compiere il sorpasso a riprendersi la seconda posizione (persa al via molto probabilmente nella fase in cui il monegasco stava lavorando per mettere le gomme nella giusta finestra di funzionamento e quindi limitato nelle manovre di difesa contro l’attacco di Oscar). Charles aveva un buon ritmo, aveva anche effettuato il giro veloce della gara, ma non riuscendo a sopravanzare la McLaren al muretto si decide di giocare la carta undercut sottovalutando il potenziale delle mescole Medie. Forse questo è l’unico errore commesso dalla Ferrari, ma son bravi tutti a dirlo a posteriori.


    Foto copertina: X, McLaren, foto interne: Pirelli

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  • Ferrari: ecco cosa ci si aspetta dagli aggiornamenti di Imola

    Gli opinionisti di Race Anatomy hanno condiviso le proprie aspettative nei confronti degli aggiornamenti che la Ferrari porterà ad Imola.

    Le parole degli opinionisti

    Il primo ad esprimersi a riguardo è stato Leo Turrini, che ha affermato: "C'è quest'attesa messianica sugli sviluppi che devono arrivare ad Imola... È una cosa che porta una sfiga orrenda, ergo mi taccio".

    meglio non dire niente ed andare lì sperando di avere sulla macchina qualcosa che funzioni, perché se ci riesce McLaren, a maggior ragione ci devono riuscire anche i nostri", ha aggiunto il giornalista.

    Dopo è intervenuto Umberto Zapelloni, ripartendo dal discorso dell'attesa: "L'attesa è normale insomma. Io credo che lo stesso Vasseur [team principal, ndr] ci ha fatto capire dopo le qualifiche che la Ferrari puntava a qualcosa di più a Miami".

    "Puntava a fare la pole position in qualifica e probabilmente a un miglior risultato in gara, pur senza gli aggiornamenti", ha concluso.

    A seguire è stato Ivan Capelli, che ha detto: "Queste vetture hanno bisogno di un anteriore presente. Poi le gomme sono un fattore cruciale, così come il fondo e le pance".

    "Quelle sono le aree dove si va a lavorare e che poi condizionano anche l'assetto. L'aspettativa che noi tutti abbiamo è alta, semplicemente facendo dei ragionamenti logici: ad Imola quantomeno te la giochi".

    "Non dimentichiamoci che se trovi 2/3 decimi tecnici, si può aggiungere anche un altro decimo, se non di più, di pilota".

    "Magari il pilota trova quel qualcosa in più, quella fiducia in più e quindi vai ad ampliare questa finestra [di guadagno cronometrico sul giro, ndr]" , ha chiosato l'ex pilota di F1.

    Infine è stata la volta di Luigi Mazzola, che ne ha parlato così: "Non ho idea di che cosa porterà la Ferrari, ma immagino che - dopo tutto questo tempo e  lavoro in galleria del vento - possa portare qualcosa di corposo, di sostanziale".

    "McLaren ha portato uno sviluppo genuino, perché non ha inficiato il bilanciamento della macchina. Ci aspettiamo almeno almeno 2/3 decimi di tempo sul giro, altrimenti siamo sempre lì".

    "È chiaro che la Ferrari è la macchina migliore sul bilancio, lo si è sempre visto. [I piloti, ndr] Non fanno errori, se non banali. La macchina permette facilmente di trovare l'assetto giusto".

    "Adesso il segreto è: più carico, un po' più d'efficienza e riuscire a trovare questo tempo sul giro migliore intorno a quel valore lì, 2/3 decimi. In quel caso effettivamente te la giochi".

    "Non li ho sentiti così spumeggianti su quello che deve arrivare, ma speriamo che stiano facendo quello che dicevamo prima: stare zitti e buoni e vedere i risultati della pista".

    Quali sono, invece, le vostre aspettative nei confronti della Ferrari ad Imola? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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  • Verstappen «comico» nel post gara: prende il posto del vincitore e altre battute

    Max Verstappen non sembrava troppo turbato dal non aver vinto il GP di Miami consapevole, forse, di avere lo stesso un vantaggio notevole sulla concorrenza. In conferenza stampa, infatti, ha liberato il suo lato più sarcastico, che tiene ben nascosto sotto la corazza di un ragazzo col cuore di ghiaccio. Tutto è iniziato con l'olandese che, per abitudine, si è seduto al centro del divanetto, luogo riservato al vincitore; è stato Charles Leclerc a fargli notare che quella volta era di Lando Norris. 

    In seguito, nel momento lasciato alle varie testate sportive, un giornalista di Motorsport ha chiesto al campione in carica e al vincitore la fatidica domanda: Norris avrebbe vinto anche senza Safety Car? "Sarebbe stato difficile: avrei dovuto superare le due Ferrari, una Red Bull e Oscar, che stava facendo un ottimo lavoro", ha risposto il britannico. "È sempre un se, se, se, non è così? Ma se mia madre avesse le pa**e sarebbe mio padre. Questo è correre: a volte ti va bene e altre no". 

    Jenson Button ha poi fatto una domanda a Verstappen riguardo a un suo "errore", seppur marginale, durante la gara, ossia quando ha preso il conetto in curva 15, spingendolo in pista. Al che l'olandese ha risposto ridendo: "Non mi piaceva, perciò l'ho preso per testare la resistenza della mia ala anteriore. Ho fatto un crash test ed è andato tutto bene". Insomma, davanti alle telecamere l'ha presa con filosofia. A Imola, però, vorrà fare incetta di punti. 

    Foto copertina x.com

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  • Horner sminuisce la vittoria di Norris: «Verstappen aveva danni al fondo»

    Ieri Lando Norris ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula 1 battendo Max Verstappen con oltre sette secondi di vantaggio. Il team principal della Red Bull Christian Horner, al termine della gara, ha però dichiarato che la macchina dell'olandese era danneggiata a causa di un errore "stupido" del suo pilota.

    Verstappen era in testa alla gara con una manciata di secondi di vantaggio quando, nel corso del ventesimo giro, è andato a sbattere contro un dissuasore alla stretta curva 15, causando danni sostanziali alla parte inferiore della sua RB20. Il danno è costato al campione del mondo in carica un bel po' di ritmo nei tempi sul giro all'Autodromo Internazionale di Miami, a tutto vantaggio di Lando Norris.

    Horner parla dei danni della vettura

    Come riportato da racingnews365, Christian Horner ha dichiarato: "Ha colpito il dissuasore intorno al 20° giro e questo ha provocato molti danni alla parte inferiore della vettura. Dovremo quindi verificare esattamente quali sono state le conseguenze. A quel punto della gara aveva un ritmo sufficiente, si stava liberando di Oscar Piastri dietro e di Lando prima di subire quel danno e poi, ovviamente, dopo siamo andati ai box".

    "La safety car è uscita nel momento migliore per Lando, che ha potuto così effettuare una sosta gratuita. Ma, ovviamente, non è stato un bene per noi, perché ci si ritrova con gomme più vecchie di sei o sette giri. Con i danni subiti, credo che il secondo posto sia stato comunque un risultato discreto".

    Stando alle prime stime Max Verstappen ha perso circa due decimi al giro da quando ha colpito il cordolo nel secondo settore del tracciato, ma Lando è comunque stato bravissimo ad approfittare dei problemi dell'olandese, riuscendo così a batterlo e a vincere, finalmente, il suo primo GP della carriera.

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  • Turrini giudica la gara della Ferrari a Miami: «Peccato»

    Leo Turrini ha valutato la prestazione della Ferrari al Gran Premio di Miami nella trasmissione Race Anatomy, affermando che "bisognava approfittare" dell'opportunità di vincere.

    Il giudizio di Turrini

    Queste le parole del giornalista: "Leclerc e Sainz sono stati solidi entrambi. Sainz è stato sfortunato secondo me, perché quell'episodio con Pérez alla partenza gli è costato molto".

    "Poi c'è anche il discorso della Safety Car, che lo ha costretto a quella lotta ravvicinata con Piastri. Tutto sommato il risultato, considerato il contesto, non è da disprezzare".

    "Io direi, però, che è un peccato: nella domenica in cui Red Bull è battibile, non è la Rossa a vincere, ma l'arancione. Questo dispiace", ha detto in conclusione Turrini.

    Effettivamente la Ferrari non è riuscita a cogliere una grande opportunità, ma Norris è stato più fortunato di Sainz con la Safety Car.

    Bisogna ricordare, inoltre, che prima del weekend di Miami, la Rossa era l'unica altra scuderia ad aver conquistato almeno una vittoria dall'inizio del 2023, ovvero circa 30 gare.

    Questa statistica è stata modificata ieri da una super McLaren, ma non ci sono poi tanti demeriti della Scuderia a riguardo. E voi, cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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  • Ferrari, Leclerc ha corso senza acqua il GP di Miami. Il retroscena

    Il GP di Miami viene archiviato dalla Scuderia Ferrari con un terzo e quarto posto finale, conquistati rispettivamente da Charles Leclerc e Carlos Sainz al termine di una tre giorni decisamente altalenante e tutt'altro che priva di difficoltà (come quelle avute dal pilota monegasco nel corso della FP1 del venerdì). Una tre giormi oltreoceano in cui il team di Maranello ha archiviato le nette difficoltà prestazionali mostrate a Shanghai due settimane fa ma, allo stesso tempo, si è nuovamente trovata scalzata dal ruolo di seconda forza in campo (sempre alle spalle della Red Bull) da una McLaren in gran forma che, di fatto, è stata capace di mettere a frutto il pacchetto di aggiornamenti portato in pista e di vincere la gara, costringendo la compagine italiana a dover limitare i danni in classifica costruttori.

    Una gara che, come detto, la Scuderia ha chiuso al terzo e quarto posto sotto la bandiera a scacchi, rammaricandosi per un risultato che sarebbe potuto essere migliore al netto della sfortuna giunta in concomitanza dell'uscita della Safety Car che, con un suo posizionamento errato nel gruppo, ha consegnato su un piatto d'argento la leadership della gara alla McLaren di Lando Norris e ha compromesso il tentativo di undercut messo in atto dalla Ferrari che, altrimenti, avrebbe collocato Charles Leclerc appena dietro alla Red Bull di Verstappen e davanti sia a Piastri che a Norris. Sfortuna di lieve entità che, malgrado tutto, pare non aver compromesso la corsa al successo della Rossa che, sin dal via, ha mostrato un passo in linea ma mai superiore a quello dei rivali palesando, al contrario, delle lievi difficoltà.

    Difficoltà che, per quanto detto, hanno accompagnato la gara di entrambi i portacolori della casa di Maranello. Difficoltà che, per Charles Leclerc, sono state ancor maggiori, almeno ascoltando quanto rivelato dal pilota numero 16 al suo ingegnere di pista, Xavi Marcos, nel corso di un team radio durante il giro di rientro al termine della gara sul tracciato che si snoda attorno all'Hard Rock Stadium. Leclerc infatti, dopo essersi complimentato con Lando Norris per la sua prima vittoria in carriera ed aver ricevuto le istruzioni necessarie per i settaggi della monoposto nel rientro al box, ha denunciato la mancanza di acqua (anche se in realtà si tratta di un drink composto da acqua e sali minerali) nel serbatoio dedicato al drink del pilota. Drink a cui lo stesso pilota può attingere premendo un pulsante sul volante che, azionando una pompa, gli fa giungere in bocca una quantità predefinita di bevanda, in modo tale che il conducente possa mantenersi idratato nel corso dell'intera gara e sopperire, almeno in parta, al grande sforzo fisico a cui è sottoposto.

    Non credo che ci fosse l’acqua… Non ho avuto acqua dal giro di formazione in poi.", sono le parole del pilota del Principato al suo ingegnere di pista che, senza ombra di dubbio, lasciano intendere come Charles abbia corso tutti i 57 giri di gara senza avere la possibilità di bere ed idratarsi, soffrendo ancor più dei suoi colleghi le elevate temperature e la fatica fisica. Una mancanza (probabilmente scaturita da un'errore umano, con un collegamento errato del sistema) che ha reso ancor più difficile, oltre all'handicap di non aver girato affatto durante le FP1, il fine settimana americano di Charles Leclerc.

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    Foto copertina media.ferrari.com

  • Ferrari, con Newey si può aprire un ciclo? La risposta di Mazzola

    Luigi Mazzola ha commentato il possibile arrivo di Adrian Newey alla Ferrari nella trasmissione Race Anatomy, a cura di Sky Sport F1.

    Le parole di Mazzola

    Quando gli è stato chiesto se l'ingegnere serva alla Rossa per aprire un ciclo, Mazzola ha risposto così: "Certamente, è un personaggio di un'esperienza e di una competenza infinita".

    "È chiaro che tutti speriamo che possa arrivare, di sicuro del bene ne porta. Dipende anche da come arriva: prende in mano la squadra tecnica come un vero manager oppure è un consulente? L'ideale sarebbe che arrivasse e desse delle direttive".

    "Dovesse venire da consulente, invece, è sempre un plus, ma il discorso è un po' diverso", ha concluso l'ex ingegnere della Ferrari.

    Secondo voi, che ruolo ricoprirà Adrian Newey in Rosso? E la Scuderia riuscirà ad aprire un ciclo vincente con il suo supporto? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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  • La dedica di Norris alla nonna malata: «Le avevo promesso che avrei vinto»

    Il weekend di Lando Norris a Miami si è completamente svoltato in 24h: nelle sue qualifiche Sprint, in cui aveva già dimostrato di essere veloce, ha pagato caro un errore, mentre nella Sprint Race è stato vittima incolpevole di un contatto tra le due Aston Martin. Durante il GP, invece, è arrivata la sua prima vittoria in carriera. Il pilota era in lacrime sia in radio come davanti alla squadra dop il trionfo sudato per 110 appuntamenti. 

    In conferenza stampa, il britannico ha voluto ringraziare in modo particolare la sua famiglia, con una dedica speciale alla nonna molto malata: "Ho già parlato con mia mamma e mio papà, a cui devo tutto. Di solito mio padre viene ai GP, ma questa volta no, chissà quanto si sta mangiando le mani. Loro mi hanno sempre sostenuto e hanno permesso che tutto questo accadesse: mi hanno introdotto alle corse, mi hanno fatto realizzare il mio sogno e mi hanno fatto fare quello che amavo da quando ero un bambino. In questi momenti hai i flashback di ogni ricordo, ti passa tutto davanti, per esempio quando sono stato in pista per la prima volta a cinque anni. Mia nonna non è stata bene di recente: l'ho vista settimana scorsa e le avevo detto che avrei vinto una gara, ma non le ho specificato quale. Non credevo sarebbe arrivata così presto, però sono contento di averlo fatto subito". 

    Foto copertina x.com

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  • Newey in Ferrari: Turrini descrive «l'attesa spasmodica» a Maranello

    Leo Turrini ha parlato del possibile arrivo di Adrian Newey in Ferrari alla trasmissione Race Anatomy, curata da Sky Sport F1.

    Le parole di Turrini

    Il giornalista si è espresso così a riguardo: "C'è un'attesa spasmodica, nel senso che tutti i ferraristi aspettano la conferma ufficiale".

    "In particolare Maranello e dintorni [sono in trepidazione, ndr], perché [Newey, ndr] è una figura iconica, ha vinto più titoli mondiali di Mauro Forghieri e con scuderie diverse".

    "C'è la possibilità che si possa concretizzare il tutto. Adesso forse abbiamo anche capito il perché del programma velistico della Ferrari, conoscendo la passione che Newey ha per il mare".

    "Poi c'è anche il discorso dell'Hypercar, ma insomma gli stiamo già cercando casa"; ha ironizzato in conclusione Turrini.

    E voi, come state vivendo quest'attesa? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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  • Dibattito Mazzola-Turrini: nella F1 moderna serve un team principal «tecnico»?

    Luigi Mazzola ha parlato della "necessità" per la F1 odierna di avere un team principal "tecnico" alla guida della scuderia, ma Leo Turrini ha avuto da ridire attraverso un esempio.

    Il dibattito

    L'ex ingegnere della Rossa ha esordito così: "Voglio evidenziare un aspetto che noto da un po' di tempo: la F1 richiede ormai che il team principal sia un tecnico".

    "Questo perché ci sono troppe gare e poco tempo per poter lavorare, oltre alle restrizioni del regolamento come il budget cap". 

    "Un team principal che ha anche lavorato in pista, conosce, capisce ed analizza dati, è molto più rapido per lo sviluppo, perché poi di fatto lo gestisce".

    "La struttura organizzativa della McLaren è questa, nomi e cognomi a parte, è proprio la specificità del mestiere [di team principal, ndr] che secondo me è molto cambiata".

    "Poi c'è Zak Brown [CEO, ndr] che si occupa di tutto il resto, ma lì non c'è neanche un vero e proprio direttore tecnico, ma qualcuno al di sopra che ne capisce", ha aggiunto Mazzola.

    A tal punto è arrivata la provocazione di Leo Turrini, che ha affermato: "Volevo dire all'ingegnerissimo [riferendosi a Mazzola, ndr] che noi in Ferrari abbiamo già dato con un tecnico come team principal, perché abbiamo avuto Binotto per alcuni anni".

    "Quindi insomma, lasciamo lavorare il buon Fred Vasseur che, quanto a colpi di mercato, è il numero uno", ha chiosato il giornalista.

    La replica dell'ingegnere è stata immediata: "Binotto era un motorista, quello che è importante è che ci sia qualcuno che capisca di macchine, di aerodinamica, di assetti".

    "Dopodiché il motore è chiaramente importante, ma nel momento in cui c'è da fare degli sviluppi, questi vengono fatti su tutto ciò che non è motore, perché quello è congelato", ha chiosato Mazzola.

    E voi, da che parte state? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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    Foto interna twitter.com

  • Il museo della Ferrari diventa un AirBnB per il GP di Imola: come prenotarsi

    La Ferrari, in collaborazione con il sito di prenotazioni AirBnB, ha ideato una proposta davvero allettante per i suoi tifosi in occasione del GP di Imola: sarà infatti possibile vivere un'esperienza di lusso completa al museo di Maranello e in altri luoghi iconici della città e del marchio. Stando a quanto riporta il "superhost" Marc Genè sul sito, l'alloggio, per la notte del 19 maggio, comprende un pernottamento nella bellissima Sala delle Vittorie del museo, dormendo in un letto "cucito con le tecniche utilizzate dai sarti Ferrari ed è realizzato con la stessa pelle dei sedili delle classiche auto", ovviamente di colore rosso. 

    Nel corso della giornata ci saranno altri eventi esclusivi: in primo luogo si potrà assistere alla corsa in Emilia-Romagna dal paddock club, come invitato esclusivo della Scuderia. Alla sera, poi, ci sarà una cena presso il ristorante "Il Cavallino", di Maranello, prima di ricevere un tour privato del Museo Ferrari e di dormire lì. Al mattino poi Marc Genè porterà l'ospite a fare un giro di Fiorano a bordo della Ferrari 296 GTB. E adesso la domanda cruciale: come si accede? Dopo essersi registrati su AirBnB e aver cercato la struttura (qui il link) si prenota (lo slot aprirà dalle 15:30 ora italiana). Al momento non si sa se la scelta sarà a estrazione oppure in base a chi arriva prima. In ogni caso, state tutti pronti a cliccare quando se ne avrà la possibilità. 

    Foto copertina www.airbnb.it

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  • Il Mondiale 2024 si è riaperto: i commenti degli opinionisti di Sky

    Dopo la vittoria di Norris a Miami, nella trasmissione Race Anatomy di Sky Sport F1 si è parlato della possibilità di vedere un Mondiale diverso d'ora in poi.

    I commenti degli opinionisti

    Ivan Capelli ha esordito dichiarando: "Sulla McLaren, quello che è evidente all'occhio è che ci siano degli step positivi ed un cammino dato dalle persone che dirigono l'organizzazione, Andrea Stella è tra questi".

    "Ha dato tranquillità e sicurezza alla squadra, però i passi ci sono. Questo indica che si può battere la Red Bull ed aspettarsi qualcosa di importante dalla Ferrari in previsione di Imola", ha aggiunto.

    Matteo Bobbi, invece, ha affermato: "Parlando con i tecnici, ci hanno detto diverse volte che questo regolamento permette di trovare grossi miglioramenti in galleria del vento".

    "Questa cosa non succedeva in quello precedente, quindi - secondo le squadre - il regolamento permette [di avvicinarsi, ndr] e [lottare per il Mondiale, ndr] si può fare", ha concluso.

    Luigi Mazzola ha sostenuto così la tesi dell'ex pilota GT: "Credo anch'io che questa tipologia di macchina, non poi così "anziana" come regolamento, permetta di fare degli step rilevanti".

    "La macchina della McLaren è talmente nuova che ci può essere [stato un guadagno di prestazione, ndr] ben superiore ai 2/3 decimi che loro ci indicano".

    "McLaren è arrivata con uno step molto efficace, molto potente: aveva problemi di velocità di punta e di carico, ora non ne ha più", ha chiosato l'ex ingegnere.

    Insomma, la sensazione è che nel corso di un Mondiale così lungo le gerarchie possano cambiare velocemente. Prossima fermata: Imola, dove un grande passo in avanti è atteso dalla Ferrari.

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  • La Red Bull sta crollando? Turrini: «Sono convinto di una cosa»

    Leo Turrini ha commentato la delicata situazione in casa Red Bull alla trasmissione Race Anatomy, a cura di Sky Sport F1, dicendosi convinto di una cosa.

    La convinzione di Turrini

    Questo il commento del giornalista a riguardo: "È evidente che c'è qualcosa in Red Bull, lo diciamo ormai da mesi, di molto molto scottante, molto delicato".

    "Io mi sono convinto che dipenda tutto dal discorso del motore 2026: lì c'è qualche malumore interno per la scelta, fatta a suo tempo da Horner, di farsi il motore da soli invece che con Porsche".

    "Su questo pare che lo stesso Newey avesse manifestato delle perplessità, il padre di Verstappen continua a dire certe cose, ma proprio qui a Miami ed anche la parte austriaca dell'impero ha fatto dichiarazioni di totale fiducia al team principal".

    "Poi è divertente anche la storia della volpe e l'uva, quello che ha detto Horner dopo l'addio di Newey, ovvero che già da tempo non si occupava del progetto F1: io l'ho trovato francamente bizzarro", ha aggiunto Turrini in conclusione.

    E voi, cosa ne pensate? Siete d'accordo con la sensazione di Turrini? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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  • Red Bull, chi sarebbe il compagno perfetto per Verstappen? La scelta di Mazzola

    Luigi Mazzola ha indicato quello che, a suo avviso, sarebbe il compagno di squadra perfetto per Max Verstappen nel 2025.

    La scelta di Mazzola

    Ecco cosa ha detto l'ex ingegnere della Ferrari a riguardo nella trasmissione Race Anatomy, curata da Sky Sport F1: "Direi che la Red Bull cerca qualcuno di più consolidato di Tsunoda".

    "Chi vedrei bene al posto di Pérez? Sainz non sarebbe male, sarebbe una bella sfida anche per lui [andare in Red Bull, ndr]".

    "Al team in questo momento serve un pilota che abbia vinto, che sia un po' più blasonato [di Tsunoda, ndr], almeno a mio parere", ha concluso Mazzola.

    Effettivamente l'indicazione dell'ex ingegnere della Rossa è quella più logica, ma la domanda sorge spontanea: la Red Bull rischia di compromettere le gerarchie interne? Un cambiamento - sotto questo aspetto - può spaventare, ma sarà necessario se Pérez non si dimostrerà all'altezza.

    E voi, cosa ne pensate? Chi affianchereste a Verstappen nel 2025? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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  • Norris, vittoria agevolata da un errore della Safety Car? La spiegazione

    La squadra di opinionisti di Race Anatomy, trasmissione a cura di Sky Sport F1, ha commentato la prima vittoria in carriera di Lando Norris, arrivata grazie ad un errore della Safety Car.

    La ricostruzione di Bobbi

    Questa l'analisi di Matteo Bobbi"Norris ha colto l'occasione, ma avuto anche un pizzico di fortuna. Secondo me, senza la Safety Car non avrebbe vinto".

    "La Safety Car è stata introdotta quando Lando [Norris, ndr] transitava sul rettilineo, quindi era impossibilitato a rientrare; ma la vettura della Safety Car non ha fatto in tempo a posizionarsi davanti a lui, come avrebbe dovuto fare".

    "Si è posizionata, in modo non proprio consono da regolamento, davanti a Max Verstappen [secondo in pista, ndr]".

    "La cosa più giusta sarebbe stata magari mettere una Virtual Safety Car a quel punto perché, se tutto fosse andato come avrebbe dovuto, Lando avrebbe perso molte posizioni [dopo il pit stop, ndr]", ha aggiunto Bobbi in conclusione.

    Quest'opinione è stato condivisa da Ivan Capelli, che condivide pienamente l'analisi, pur elogiando - come è giusto che sia - la prestazione del pilota McLaren, che è stata davvero impressionante.

    E voi, cosa ne pensate? Secondo voi, Norris non avrebbe vinto senza quest'errore nella procedura della Safety Car? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

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  • Ferrari, Genè controcorrente: ottimizzare gli assetti vale più di un pacchetto di aggiornamenti

    Marc Gené, durante il programma Paddock Live andato in onda su Sky Sport F1 Italia al termine del Gran Premio di Miami vinto da Lando Norris, ha parlato della Rossa e di come ha fatto a rimanere competitiva in queste prime sei gare, nonostante non avesse ancora portato delle novità.

    La gara ha visto le due Ferrari terminare in terza e quarta posizione, dietro la McLaren di Norris e la Red Bull di Verstappen, che questa volta non ha scavato un solco tra se e le Rosse a parità di strategia. Gli aggiornamenti sulla SF-24 arriveranno tra due settimane a Imola, ma sia Vasseur che Genè non si aspettano guadagni oltre i due decimi a giro, al momento è più importante la corretta scelta di un assetto ottimale per la pista. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    L'opinione di Marc Gené

    Marc Gené parlando della Ferrari ha dichiarato: "Secondo me c'è tanto da guadagnare ottimizzando il setup della macchina, e non solo portando degli sviluppi. Saranno importanti, non dico di no, ma sicuramente fino ad oggi il motivo per cui la Ferrari ha tenuto veramente il passo con squadre che hanno già portato delle novità è che il Cavallino ha capito come migliorare l'assetto".

    Lo spagnolo ha poi terminato il suo intervento parlando della prossima tappa del Mondiale di Formula 1 che si diputerà in Italia all'autodromo Enzo e Dino Ferrari sulle rive del Santerno. Il ferrarista ha detto: "Imola sarà importante, e poi si vedrà di circuito in circuito perché in uno potrai essere competitivo, mentre in un altro no, e questo dipenderà solamente dal tipo di curve che ci sono".

     

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    Foto copertina twitter.com

  • Bobbi sugli aggiornamenti McLaren: «Pacchetto molto vasto. La Ferrari andrà aggressiva»

    L'ex pilota GT e attualmente commentatore per Sky Sport F1 Italia Matteo Bobbi, durante il programma Paddock Live, ha parlato degli aggiornamenti che la McLaren ha introdotto a Miami in modo completo sulla macchina di Lando Norris, mentre solo al cinquanta per cento in quella di Oscar Piastri. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    L'analisi di Bobbi sulla McLaren

    Matteo Bobbi ha iniziato la sua analisi dicendo: "Il pacchetto portato era vasto, esteso e andava a comprendere delle aree molto critiche e nevralgiche. Innanzitutto hanno modificato quello che è l'inlet, ovvero l'entrata delle pance. Adesso si sviluppa con una sezione più orizzontale, più larga e bassa. Hanno diminuito quindi la sezione verticale, e anche il vassoio è stato allungato. Le sospensioni sono state riviste, insieme alla presa dei freni, oltre all'ala anteriore, soprattutto nella sezione del cucchiaio, così come anche nell'ultimo elemento".

    "La pancia stessa, se vista lateralmente, è stata diminuita in altezza, con uno svaso più pronunciato. Tutto questo è stato fatto con l'intenzione di gestire i flussi in una maniera diversa. Il cofano più rastremato, le prese dedicate allo smaltimento del calore sono state posizionate in quel punto, il fondo ha un marciapiede diverso anche nei canali Venturi. Insomma, come dicevo era un pacchetto molto esteso, però Vasseur ha ragione, quando i team portano in pista degli aggiornamenti li quantificano in 2 o 3 decimi quando si tratta di un pacchetto grosso, mai in cinque o sei decimi".

    Parlando poi del Cavallino l'italiano ha dichiarato: "La Ferrari ovviamente ha intrapreso una strada diversa da quella dello scorso anno e andranno ad essere molto più aggressivi. Avranno una pancia che sarà anche visivamente molto diversa, e più simile a quella Red Bull. Sarà un pacchetto molto vasto anche quello della Rossa, ma normalmente, come dico sempre, ci vorranno un paio di gare per vedere veramente il massimo di un aggiornamento".

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    Foto copertina sport.sky.it

  • Ferrari, Vasseur: «Buona gara, avevamo un bel passo. Sviluppi? Non cruciali ma aiuteranno»

    La Ferrari archivia il GP di Miami con un terzo e quarto posto conquistato sul tracciato che si snoda attorno all'Hard Rock Stadium, giunto al termine di un weekend altalenante e non privo di difficoltà (a partire dalle FP1 del venerdì) in cui il team di Maranello è riuscito a reagire alla deludente prestazione mostrata due settimane fa in Cina ma, allo stesso tempo, la Scuderia è stata anche costretta a dover limitare i danni in classifica costruttori, trovandosi di fronte sia alla (nota) superiorità della Red Bull e di Max Verstappen, ma anche con una McLaren in grandissima forma che, di fatto, in Florida è stata capace di mettere a frutto il corposo pacchetto di aggiornamenti portato in pista, cogliendo il primo successo stagionale.

    Una gara che la Rossa ha chiuso, come detto, al chiuso al terzo e quarto posto, pur venendo leggermente penalizzata dall'uscita e dell'errato posizionamento in pista della Safety Car che, dati alla mano, ha consegnato al pilota della McLaren la testa della gara su un piatto d'argento, compromettendo così il tentativo del muretto della Scuderia di effettuare un undercut con Charles per superare la McLaren di Piastri e avvicinare la Red Bull di Verstappen. Una sfortuna di lieve entità che, con tutta probabilità, non ha compromesso la corsa al successo della Rossa che, sin dal via, ha mostrato di avere un passo comparabile (ma leggermente inferiore) a quello della Red Bull e della McLaren.

    Un quadro che, data la mancanza di sviluppi presenti sulla SF-24, rende la prestazione della Scuderia a Miami davvero positiva dato che, come detto, sia Sainz che Leclerc hanno girato per tutta la gara quasi sullo stesso decimo del vincitore Norris e della Red Bull. Un quadro positivo che, ai microfoni di Sky Sport F1, è stato esternato dal team principal della Scuderia Ferrari, Frédéric Vasseur, che ha anche rimarcato la sfortuna avuta con la Safety Car che si era malposizionata alla sua uscita.

    "Siamo in lotta con Mclaren da inizio anno, è sempre così. Voglio congratularmi con Lando Norris per la sua prima vittoria e con la McLaren, siamo tutti contenti per lui. Abbiamo fatto una bella gara, c'era il passo e siamo stati vicini a Verstappen per tutta la gara. Siamo stati sfortunati con la Safety Car, che evidentemente si è piazzata davanti a Verstappen per abitudine. È andata così, il passo c'era, ripartitamo da zero il prossimo weekend".

    Fréd ha poi commentato il caos della partenza, in cui Sergio Perez ha quasi rischiato di mettere fuori gioco le due Ferrari con una frenata al limite. Frenata le cui conseguenze sono costata a Carlos Sainz ben due posizioni e, a posteriori, la possibilità di essere nella lotta per la vittoria.

    "Non è stato ideale. La gara è stata condizionata dalla posizione in pista, era difficile superare e Carlos ha perso due posizioni al via per l'attacco di Perez. Lui ha fatto una bea gara, aveva un passo eccezionale, ha rimontato e anche lui è stato sfortunato con la Safety Car. Salviamo gli aspetti positivi poiché pur non avendo aggiornamenti abbiamo avuto del passo tutto il weekend".

    In chiusura Vasseur ha poi parlato del GP di Imola, in programma tra due settimane, in cui la Ferrari porterà in pista il primo pacchetto di aggiornamenti. Pacchetto che Vasseur ha minimizzato, sostenendo che il valore di qualsiasi aggiornamento sia nell'ordine dei pochi decimi di secondo e, di fatto, meno influente dell'adattamento alla pista e della massimizzazione del potenziale della vettura, nella determinazione della prestazioni di una vettura e dei valori in campo.

    "Il messaggio è che è una delle gare più belle nel calendario. Faremo una gara migliore, sono sicuro. Tutti hanno portato aggiornamenti, ma gli sviluppi valgono dei decimi non secondi. La McLaren ha portato un grosso pacchetto, ma non era mezzo secondo davanti. Saremo più vicini con gli sviluppi, ma i gap variano dalle caratteristiche delle piste, non in base sviluppi. Certo il pacchetto aiuterà ma non dipenderà tutto da quello".

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    Foto copertina media.ferrari.com

  • UFFICIALE: La decisione della FIA su Sainz, la Ferrari sarà furiosa

    Carlos Sainz era sotto investigazione ed a rischio penalità per un contatto con Oscar Piastri alla curva 17: la FIA ha analizzato l'episodio ed emanato la decisione ufficiale a riguardo.

    Al giro 39, il pilota Ferrari ha perso il posteriore in un tentativo di sorpasso. L'australiano non si aspettava ciò, ed è stato sfortunato nel danneggiare significativamente la propria ala anteriore.

    La decisione

    La Federazione Internazionale ha deciso di attribuire allo spagnolo una penalità di 5 secondi, che lo fa retrocedere in quinta posizione.

    Segue il documento ufficiale.

     

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    Foto copertina twitter.com

    Foto interna www.fia.com

  • UFFICIALE: Due piloti penalizzati dalla FIA, i dettagli

    Lance Stroll e Kevin Magnussen sono stati penalizzati dalla Federazione Internazionale nel post gara del Gran Premio di Miami.

    I dettagli delle penalità

    Il pilota dell'Aston Martin ha ricevuto una penalizzazione di 10 secondi per aver tagliato curva 1 ed aver guadagnato un vantaggio: un sorpasso su Alex Albon.

    Il danese della Haas, invece, ha scontato in maniera errata (sotto regime di Safety Car) la penalità precedentemente ricevuta per un contatto con Logan Sargeant. Gli è stata conferita una penalizzazione di 20 secondi.

    Le loro rispettive posizioni di arrivo al traguardo (Stroll 17°, Magnussen 18°) restano invariate.

    Seguono i documenti ufficiali della FIA.

     

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    Foto interne www.fia.com

  • Sainz: «Sono stato sfortunato con la Safety Car, potevo vincere. Complimenti a Lando»

    Nel post Gran Premio Carlos Sainz è stato intervistato da Sky Sport Uk, dove ha espresso alcune riflessioni sulla gara. Tanti i temi toccati dal pilota spagnolo della Ferrari: dall'incidente con Oscar Piastri in curva 17 in un tentativo di sorpasso, fino ai complimenti all'ex compagno di squadra Lando Norris per la prima vittoria in Formula 1. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    Carlos Sainz commenta il Gran Premio di Miami

    Raggiunto il ring delle interviste il pilota spagnolo ha parlato della sua gara, conclusa al quarto posto e dietro al compagno di squadra Charles Leclerc. Il pilota Ferrari ha commentato "folle" la manovra di Sergio Perez: "Penso che oggi tutti corressero molto duramente. Prima Checo all'inizio 'è arrivato come un torpedo' e ha quasi portato via tutti noi, facendomi perdere due posizioni. Da quel momento in poi, sono stato molto veloce. Ho risparmiato le mie gomme e sono stato sfortunato con la Safety Car per un giro, il che avrebbe potuto darci la vittoria".

    Lo spagnolo, poi, non ha nascosto la sua frustazione per il contatto con Oscar Piastri: "Sono arrabbiato con Oscar, perché chiaramente mi ha spinto fuori pista e ciò ci ha fatto perdere tempo con Charles e Max. Ho visto che gli steward oggi non erano molto aggressivi con le penalità, quindi sono stato aggressivo".

    Infine, il ferrarista si è complimentato con l'ex compagno di squadra in McLaren per la prima vittoria in Formula 1: "Si meritava da tanto tempo di vincere una gara. È un pilota che vincerà molte gare in F1 perché è di un livello eccezionale. Oggi è stato fortunato, ma la fortuna arriva a chi se la merita e oggi sicuramente se la meritava".

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    Foto copertina www.ferrari.com

  • Leclerc: «Fortuna che Perez non mi ha centrato. McLaren impressionante»

    Nel post gara Charles Leclerc è stato intervistato per Sky Sport Formula 1 Italia da Mara Sangiorgio. Raggiunto il ring delle interviste il monegasco ha parlato della sua gara e delle difficoltà avute dalla Ferrari in quel di Miami. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    Leclerc critico dopo la gara

    Charles Leclerc, intervistato da Mara Sangiorgio ha dichiarato: "Oggi era un po' come ieri. All'inizio purtroppo programmiamo la macchina con il grip che pensiamo di trovare poi in pista, siamo stati un po' aggressivi perché volevamo provare ad avere un'opportunità per sorpassare Max in curva uno, ma era troppo e purtroppo ha pattinato in partenza. Poi ho provato a recuperare ma poi Checo ha preso troppi rischi, e per fortuna non mi ha centrato. Poi abbiamo fatto la nostra gara".

    Parlando di Lando Norris e della scuderia britannica il monegasco, senza troppi giri di parole, ha aggiunto: "McLaren oggi era impressionante"

    Quando Mara ha poi chiesto al ferrarista il perché del suo pit stop così anticipato, Leclerc ha detto: "Avevo le gomme molto più usate di tutti. Non ho ancora la risposta, di questo parlerò con il team , sicuramente c'è una ragione dietro questa scelta, ma non abbiamo ancora avuto il modo di parlare".

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  • Stella: «Lando meritava tantissimo questa vittoria», poi la dedica speciale...

    Nei momenti antecedenti il podio del GP di Miami vinto da Lando Norris i giornalisti inglesi hanno intervistato il team principal della McLaren Andrea Stella. L'italiano, ancora emozionato e felice della vittoria ottenuta, ha dedicato questo risultato a tutte le donne e gli uomini della scuderia e a Gil De Ferran. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    Stella parla del risultato ottenuto

    Andrea Stella, intervistato mentre camminava lungo la pit lane ha dichiarato: "Tante prime oggi, ma la più importante è quella di Lando perché la meritava davvero tantissimo e abbiamo sempre detto che appena gli avremmo dato il materiale giusto lo avrebbe fatto. I miei pensieri sono anche con gli uomini e le donne del team perché so che tipo di lavoro c'è dietro a questo risultato ed è davvero meritatissimo per tutto il team. Spero che si stiano godendo questo risultato. Voglio dedicare la vittoria a Gil De Ferran".

    L'italiano ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Sapevamo che la macchina era veloce. È un po' una sorpresa ma la prendiamo positivamente e la terremo in considerazione anche per il futuro ovviamente".

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  • Verstappen spodestato a Miami: «Spero che gli avversari non si abituino a batterci»

    Max Verstappen è stato intervistato al termine del Gran Premio di Miami, che ha concluso in seconda posizione alle spalle di Lando Norris.

    Le parole di Verstappen

    Queste le dichiarazioni del campione del mondo in carica: "Si vince e si perde, siamo abituati a questo nelle gare. Oggi però è stata davvero una gara complicata".

    "Già sulle gomme medie non avevo sensazioni fantastiche: avevamo un vantaggio [sugli avversari, ndr], ma non come avremmo dovuto averlo".

    "Una volta che sono rientrato ai box, ho sentito i tempi della McLaren e ho capito che era molto veloce. Poi con le gomme dure aveva più passo".

    "Lando [Norris, ndr] in particolare stava volando, quindi è stata difficile. Accetto di arrivare secondo in giornate negative e sono felicissimo per Lando, sono sicuro che non sarà la sua ultima vittoria ed oggi l'ha strameritata".

    "Bilanciamento? Mancava un po' di grip sulle quattro ruote, oltre al sottosterzo: dobbiamo capire. Spero che gli avversari non si abituino a batterci, ma avremo del lavoro da fare".

    "Non è stato il nostro weekend più forte sul passo gara, ma analizzeremo tutto e cercheremo di tornare ancora più forti", ha detto in conclusione Max Verstappen.

     

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  • Ferrari, Leclerc: «Sfortunati, ma ci mancava passo». Poi invoca sviluppi al più presto

    Terzo e quarto posto: questo è il risultato con cui la Ferrari manda in archivio il GP di Miami, al termine di un fine settimana altalenante e non privo di difficoltà in cui, da una parte, il team di Maranello ha rialzato la testa, mostrandosi ben più in palla di quanto visto in Cina due settimane fa, ma che è stato corso nell'ottica della limitazione dei danni in classifica poiché, se era nota la superiorità della Red Bull, il team italiano ha dovuto fare i conti anche con una McLaren in gran forma che, di fatto, è stata capace di mettere a frutto il corposo pacchetto di aggiornamenti portato in pista.

    Una gara che, come detto, la Rossa ha chiuso al terzo e quarto posto, leggermente penalizzata dall'uscita della Safety Car che, va detto, ha consegnato su un piatto d'argento la testa della gara alla McLaren di Norris e compromesso il tentativo di undercut messo in atto dal muretto Ferrari che, altrimenti, era stato in grado di collocare Charles Leclerc appena alle spalle della Red Bull di Verstappen e Sainz a ridosso della McLaren di Oscar Piastri. Una sfortuna di lieve entità che, malgrado tutto, non ha certo compromesso la corsa al successo della Rossa che, sin dal via, mai ha mostrato il passo necessario per stare davanti ai rivali.

    Una mancanza di passo che, inevitabilmente, è stata sottolineata da Charles Leclerc al termine della gara che, al ring delle interviste, ha per prima cosa commentato il caos del via dettato dalla frenata al limite di Sergio Perez, per poi ammettere candidamente, come detto, la mancanza di velocità della sua vettura.

    "È stato complicato, con Perez all'interno. Non sono partito alla grande, ho avuto dei pattinamenti. Ho visto Checo sulla destra che ha fatto un bloccaggio e pensavo che ci saremmo toccati. Fortunatamente tutto è andato bene. In gara ci siamo concentrati su noi stessi ma ci mancava passo. Abbiamo fatto del nostro meglio, con la Safety Car siamo stati sfortunati e alla fine avevamo gomme vecchie. Potevamo essere più vicini".

    Una mancanza di passo che, come appare chiaro da qualche gara, la compagine diretta da Frédéric Vasseur potrà colmare portando in pista un pacchetto di aggiornamenti al più presto (previsto per Imola) per rispondere alla concorrenza. Questa, di fatto, l'idea espressa da Charles Leclerc, solo dopo essersi complimentato con Lando Norris per la sua prima vittoria in carriera.

    "Sono contento per Lando Norris, è spesso andato vicino alla vittoria senza però ottenerla. Oggi ha fatto un bel lavoro, è stato sul pezzo per tutto il weekend e già dal Q2 avevamo capito che fossero forti. Lo sapevamo, ma non così tanto. Ora sta a noi portare gli aggiornamenti velocemente per prenderli".

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  • Norris al settimo cielo: «È stata una gara lunga e difficile»

    Lando Norris è il vincitore di un Gran Premio di Formula 1. Dopo anni che insegue questo obiettivo oggi finalmente c'è riuscito. Il britannico ha finalmente trionfato in F1. La gara di Miami è giunta al termine e il britannico della McLaren si è imposto davanti a Max Verstappen e a Charles Leclerc. Intervistato all'interno del parco chiuso ha espresso tutta la sua felicità per questo risultato. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    Le parole di Lando Norris

    Ritornato all'interno del parco chiuso Lando Norris ha dichiarato: "Era ora direi! Che gara! L'ho aspettata da tanto tempo, finalmente ci sono riuscito e sono felicissimo per tutto il mio team, finalmente gli ho portato qualcosa. È stata una gara lunga e difficile ma finalmente sono sul gradino più alto del podio e sono al settimo cielo".

    Parlando poi della gara il britannico ha aggiunto: "Per tutto il weekend siamo andati bene, ho avuto qualche contrattempo lungo il cammino ma già da venerdì sapevo che il passo lo avevamo. Ho commesso qualche errore qua e là ma poi oggi siamo riusciti a mettere tutto insieme, la strategia è stata perfetta e voglio ringraziare tutti e salutare mia mamma e mio papà".

    In clonclusione Lando ha ringraziato il suo team dicendo: "Cosa posso dirgli? Sono davvero fiero. Queste persone mi hanno aiutato nel corso degli anni, ho commesso qualche errore, ma oggi abbiamo messo tutto insieme e questa vittoria è per loro, oggi abbiamo vinto tutti insieme".

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