Formula 1

Benvenuti nella sezione notizie del nostro blog interamente dedicata al mondo della Formula 1! Sarete in grado di trovare una grande varietà di articoli riguardanti le principali scuderie, i piloti e gran premi, insieme ad una ricca selezione di informazioni relative alle varie evoluzioni che interessano le monoposto.

Sia che siate appassionati di Hamilton, Verstappen, Leclerc o di qualsiasi altra star del paddock, non potrete non apprezzare la qualità e la profondità delle nostre news. Saremo in grado di tenervi aggiornati su tutte le ultime novità ed emozioni che solo il mondo della Formula 1 può offrire!

    Formula1.it News

  • Power Unit 2026, Horner: «Siamo 70 anni dietro la Ferrari»

    Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha parlato dei motori 2026, che saranno i primi progettati e realizzati autonomamente nella storia del team austriaco.

    Per la nuova generazione di vetture e di Power Unit, infatti, la Red Bull ha deciso di costruire il proprio propulsore sotto il nome di Red Bull Powertrains.

    La partnership con Ford - che inizierà proprio nel 2026 - ha poco a che vedere con il progetto a livello ingegneristico, essendo principalmente improntato sulla denominazione.

    Le parole di Horner

    Alcune speculazioni insinuavano che la squadra campione del mondo in carica fosse in difficoltà rispetto agli avversari sui nuovi motori. Horner ha dapprima smentito le tali, per poi dichiarare: "Siamo su una curva di apprendimento ripida, ma siamo 70 anni dietro la Ferrari".

    Power Unit 2026, Horner: «Siamo 70 anni dietro la Ferrari»

    "Abbiamo un grande gruppo di persone. Stiamo applicando al motore la stessa filosofia utilizzata per il telaio, ma con il motore è una sfida diversa", ha aggiunto il team principal.

    Il riferimento ai "70 anni di svantaggio sulla Ferrari" non è da interpretare come un ritardo prestazionale, bensì sull'esperienza nell'ambito; in quanto la Rossa è costruttore da diversi decenni.

    Nonostante ciò, quella della realizzazione di un proprio propulsore è senza dubbio la sfida più grande che la Red Bull abbia affrontato in Formula 1; e non è da escludere che possa affrontarla senza Verstappen e Newey, i nomi più caldi del mercato in questo momento.

    È lecito pensare che le due eccellenze nei rispettivi ambiti (pilota ed ingegnere) non siano poi così fiduciosi che il motore Red Bull sia competitivo nel 2026? Assolutamente sì. Non bisognerebbe stupirsi, dunque, se dovessero decidere di lasciare la squadra.

    E voi, cosa ne pensate? Fateci sapere la vostra con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

    Leggi anche: Capelli: «Newey-Ferrari? È l'uomo giusto, autogol della Red Bull»

    Leggi anche: GdS: «Newey sempre più vicino alla Ferrari», le ultime

    Leggi anche: Futuro Sainz: annuncio prima di Miami? La risposta del manager

    Leggi anche: Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    Foto copertina www.redbullcontentpool.com

    Foto copertina www.pmw-magazine.com

  • «Newey-Ferrari? Ora o mai più, ma l'obbligo è stravincere». L'opinione di Zapelloni

    Siamo solo alla quinta gara della stagione di F1 ma il 2024, che si è già caratterizzato come un anno ricco e colpi di scena, sembra pronto a riservare nuose sorprese. Dopo il clamoroso colpo della Ferrari che, con l'ingaggio di Hamilton ha animato il mercato piloti, anche il mercato dei tecnici appare in gran fermento. Stando a quanto riportato due giorni fa da "Auto Motor und Sport", Adrian Newey sarebbe pronto a lasciare la Red Bull a fine anno (dopo una permanenza di quasi vent'anni), a causa del malcontento per le tensioni nate in seguito alla lotta di potere nel team scaturita dal caso Horner e che, di fatto, ha diviso in due fazioni la compagine: quella austriaca e quella thailandese.

    Un possibile addio che, inevitabilmente, ha scatenato l'entusiasmo dei fan, con i tifosi di ogni squadra che lo vorrebbero nel proprio team, ma che realisticamente porta Adrian ad avere davanti a sé due destinazioni: Aston Martin, che punta (anche economicamente) su di lui per un clamoroso rilancio e per l'apertura di un nuovo ciclo vincente, e Ferrari, da tempo alla finestra che spera di poter sfruttare il proprio fascino e la propria storia per convincere "Il genio".  E, proprio l'ipotesi Ferrari, appare come la più plausibile, almeno secondo l'analisi effettuata da Umberto Zapelloni su "TopSpeed Blog". Il noto giornalista, ha sottolineato che passando a Maranello, Adrian potrebbe colmare gli unici due rimpianti ancora presenti nella sua carriera: la Ferrari, appunto, e lavorare con Lewis Hamilton.

    "Le strade che portano alla Ferrari sono più ampie e attraenti. Tutto lascia pensare che possa davvero accettare la corte. Poco tempo fa in un’intervista aveva detto di avere solo due rimpianti in carriera: non aver mai lavorato con la Ferrari e Hamilton. In un colpo solo colmerebbe le sue lacune arrivando in un’azienda che ama e di cui conosce la storia".

    Un possibile approdo mai così possibile, dato che in passato aveva sempre rifiutato a causa dei figli piccoli e per questioni familiari. Ostacoli, ad oggi, non più esistenti che, insieme al coinvolgimento a 360° promesso da John Elkann, potrebbe finalmente convincere Newey a dire sì.

    "Ha già detto di no due volte alle avance in arrivo da Maranello fin dall’era Montezemolo. Decise di non accettare per amore della moglie e dei figli piccoli. Oggi i figli sono cresciuti e la moglie e’ un’altra. Quell’ostacolo non esiste più. John Elkann si e’ fatto vivo da tempo. Ha tanto da offrire, compreso il mare a un paio d’ore di auto da Maranello. Vincere anche con la Ferrari lo farebbe entrare nelle storia ancora di più. La tentazione è forte, superiore anche ai 100 milioni che gli avrebbe offerto Lawrence Stroll per portarlo in Aston Martin".

    Una chiamata che, di fatto, sarebbe l'ultima possibile da Maranello ma che, in caso di risposta positiva, potrebbe in via Abetone anche una lunga schiera di tecnici che, forse anche prima di lui, inizierebbero a plasmare il Reparto Corse con le sue idee.

    "La Ferrari ha tutto. Potrebbe affidargli le supercar e dargli un ruolo nell’impresa di Soldini. [...] O accetta oggi o non ci verrà mai più. Comunque non arriverebbe da solo, ma con dei tecnici Red Bull con un gardening più breve che potrebbero portare avanti il lavoro per lui. Lo shopping Ferrari e’ cominciato da tempo. Potrebbe nascere davvero una grande Ferrari. Obbligata a stravincere. Non solo a vincere".

    Leggi anche: Newey: provare l'impresa in Ferrari o restare in Inghilterra? Gli scenari

    Leggi anche: Ferrari, l'ex pilota non ha dubbi: «Leclerc è troppo gentile, Hamilton lo mangerà»

    Foto copertina twitter.com

  • Chi è il GOAT della Formula 1? Risponde Vettel

    La domanda su chi sia il pilota più grande di sempre in Formula 1 resterà senza una risposta assoluta. Il motivo risiede nel fatto che con le varie epoche, cicli tecnici e modifiche del calendario non si possono fare paragoni tra chi correva negli anni 80 e chi corre adesso. Certo, il numero di vittorie, pole position, Mondiali e chi più ne ha più ne metta aiutano a fare una "scrematura", ma non sono dati troppo fedeli quando si tratta di fare paragoni. Quante vittorie avrebbe Schumacher con i 24 Gran Premi all'anno dell'epoca moderna?

    Persino tra i piloti c'è una discrepanza di idee, ma Sebastian Vettel, intervistato da talkSPORT, ha detto la sua opinione senza pensarci due volte: per lui, il GOAT è Lewis Hamilton. Forse fa un po' storcere il naso sentire dire questo da chi è cresciuto con Michael Schumacher come modello, ma il quattro volte campione ha avuto un altro aggettivo per descrivere il suo connazionale: "Eroe". Tuttavia, come riporta Marca, per l'ex Ferrari è difficile fare paragoni: "Entrambi sono due grandi. Michael perchè era il mio idolo, mentre Lewis per i numeri". 

    Foto copertina x.com

    Leggi anche: L'astuta idea Mercedes per evitare contatti tra Rosberg e Hamilton: «Ci fecero pagare i danni»

  • Palmer difende Norris: «Finora è stato vittima delle circostanze»

    Ridendo e scherzando, che con il carattere del pilota di cui tratteremo di seguito ci sta a pennello, la stagione 2024 di Formula 1 rappresenta la sesta in assoluto nella carriera di Lando Norris. Un ragazzo dal talento frizzantino e indiscusso che però, nonostante venga spesso indicato come uno dei conducenti più forti del momento, non è ancora riuscito a vincere una gara della categoria regina del motorsport.

    Un risultato agognato che però non riesce ad arrivare. Soltanto lo scorso anno il nativo di Bristol ha collezionato sette secondi posti (considerando la Sprint Race brasiliana), esito che è riuscito ancora a ripetere lo scorso weekend in occasione del GP della Cina.

    Il fatto che Oscar Piastri, al suo primo anno in F1, a parità di macchina, sia riuscito a vincere una gara, anche se si trattava della Sprint in Qatar ha iniziato a far porre delle domande ad alcuni tifosi e addetti ai lavori.

    Palmer sostiene Norris: "Tra i migliori in circolazione"

    Tra coloro che difendono il britannico a spada tratta troviamo l’ex pilota Jolyon Palmer, il quale alle colonne della Formula 1 ha dichiarato: “A mio parere, Norris fa già parte dei migliori. Purtroppo finora è stato vittima delle circostanze. Sin dal suo esordio con la McLaren nel 2019 ha dimostrato grandi cose. Soprattutto negli ultimi 12 mesi, con una macchina che gli permette di lottare con costanza è stato in grado di reggere il confronto con alcuni dei migliori”, riporta 'GpBlog.com'.

    McLaren, Norris

    Concludendo il suo commento, Palmer ha poi indicato quella che, secondo lui, è stata l’occasione più ghiotta sprecata da Norris: “Sicuramente Sochi 2021, ma non biasimo Lando per aver perso quella gara. Con l’arrivo della pioggia nel finale, a soli due giri dalla bandiera a scacchi, il britannico alla guida della McLaren numero 4 si ritrovò dall’essere potenzialmente primo a chiudere in 7° posizione a causa di un errore sopraggiunto per non essersi fermato a montare le intermedie.


    Foto: McLaren

    Leggi anche: Aston Martin - Lawrence Stroll in procinto di vendere delle quote di minoranza del team

    Leggi anche: Rosberg ricorda le difficoltà iniziali: «Le 80.000 sterline apparse sul conto erano sparite»

  • Newey irato con Horner: la dipendente dello scandalo sarebbe la sua assistente

    Il "caso Horner" sembrava ormai dimenticato, sepolto dal frenetico ritmo con cui si muove la Formula 1. Invece, a seguito della notizia del possibile addio di Newey alla Red Bull, lo scandalo è tornato alla luce: il britannico, infatti, non si troverebbe più a suo agio con l'atmosfera di Milton Keynes, dove lo sport si è mischiato alla politica. Inoltre, stando a quanto riporta The Race, la donna che si è trovata nelle mire del team principal sarebbe proprio l'assistente dell'ingegnere. 

    La scelta di andarsene sarebbe dettata quindi da un desiderio personale, prima che da offerte allettanti della concorrenza. E non è escluso che in tutta questa "corsa all'oro" l'ingegnere possa anche decidere di smettere di lavorare, visto che ha già 65 anni. Nel frattempo, la Red Bull ha iniziato a minimizzare il contributo di Newey alle ultime vetture, affermando che era più concentrato sulla hypercar che sulla Formula 1. Inoltre, altri insider della squadra hanno detto che il morale è alto e la vicenda di Horner è ormai alle spalle; tutti sono concentrati su quello che succede in pista. 

    Leggi anche: Verstappen negozierà con la Mercedes dopo Miami: l'offerta da capogiro

  • Aston Martin - Lawrence Stroll in procinto di vendere delle quote di minoranza del team

    Lawrence Stroll avrebbe avviato delle ‘discussioni preliminari’ per vendere una quota di minoranza del team Aston Martin di Formula 1. Questo è quanto riportato da ‘Crash.net’ nelle ultime ore dopo aver visionato un rapporto pubblicato dalla rivista ‘Bloomberg’.

    I dettagli

    Secondo il noto magazine di economia, il proprietario della squadra sarebbe disposto a vendere una partecipazione che potrebbe anche spingersi fino al 25%. Una bella fetta, pari ad un quarto del pacchetto complessivo dell’azienda (la Mercedes, azionista del team anglo-canadese ne possiede attualmente il 20%).

    Con Alonso che ha recentemente rinnovato il suo impegno con la scuderia per le prossime due stagioni, potremmo interpretare il gesto di Stroll, come una mossa strategica atta a recuperare liquidità così da poter continuare a investire nella ricerca e inseguire così il sogno di lottare per il campionato del mondo nelle stagioni che seguiranno.

    Aston Martin, Stroll

    Il precedente

    Tra l’altro non sarebbe la prima volta che Stroll ricorre a questo stratagemma. Solamente lo scorso novembre, vendendo una quota di minoranza alla società statunitense Arctos Partners, si è garantito un ritorno di 1 miliardo di Sterline (circa 1,16 miliardi di Euro).

    Le ambizioni dell’Aston Martin sono elevate e il team vuole farsi trovare pronto ad accogliere la sfida data dalle nuove power unit che subentreranno nel 2026. Sfida che ha deciso di affrontare forse con il motorista più forte al momento, la Honda (attualmente in Formula 1 sotto i cofani di Red Bull e AlphaTauri sotto il nome di Red Bull Powertrains).


    Foto: Aston Martin

    Leggi anche: Rosberg ricorda le difficoltà iniziali: «Le 80.000 sterline apparse sul conto erano sparite»

    Leggi anche: Il primo consiglio di Verstappen al figlio: «Non fare il pilota»

  • Verstappen negozierà con la Mercedes dopo Miami: l'offerta da capogiro

    Il possibile addio di Adrian Newey alla Red Bull sarebbe il tassello che innesca l'effetto domino. Infatti, negli scorsi mesi si è parlato molto di tensioni interne alla squadra a seguito del caso Horner e di come alcuni legami si siano spezzati, tanto che diversi protagonisti hanno ammesso che sarebbero pronti a lasciare con un eventuale cambio di entourage (ad esempio, Max Verstappen non rimarrebbe senza Helmut Marko). 

    Viste le recenti speculazioni riguardo l'ingegnere di Stratford, si può pensare che anche Max Verstappen sia disposto ad andare altrove. In particolare, F1 Insider ha riportato che la Mercedes avrebbe un'offerta interessate per lui (almeno sul piano economico): 150 milioni di euro a stagione, un ruolo da ambasciatore e la possibilità portare con sè Helmut Marko. L'entourage del campione discuterà di questo nei giorni tra il GP di Miami e il GP di Imola, sedendo al tavolo con i "pezzi grossi" del marchio tedesco, ossia Toto Wolff, Ola Kallenius e Sir James Radcliffe (proprietario di Ineos).  

    Certo, la Mercedes ha più bisogno dell'olandese di quanto il pilota non abbia bisogno di loro, e questo gli garantirà di avere il coltello dalla parte del manico e di dettare le condizioni. Le ultime vetture di Brackley, infatti, non sono all'altezza di quelle di Milton Keynes, ma i motivi dietro a questo improvviso salto sarebbero due: il primo è l'atmosfera dentro la squadra, che sarebbe peggiorata dopo lo scandalo del team principal, e il secondo è che la Red Bull Powertrain non dà garanzie. Molti degli ingegneri che ci lavorano erano in un passato alla Mercedes HPP, ma il team che ha dominato dal 2014 al 2021 grazie ai motori porta maggiori certezze. 

     

    Leggi anche: Capelli: «Newey-Ferrari? È l'uomo giusto, autogol della Red Bull»

    Leggi anche: Quanto durerebbe il gardening di Newey? I dettagli del contratto

  • Capelli: «Newey-Ferrari? È l'uomo giusto, autogol della Red Bull»

    Ivan Capelli, che ha lavorato con Adrian Newey in March e Leyton House, si è espresso sul sempre più probabile arrivo dell'ingegnere a Maranello.

    Le parole di Capelli

    Queste le dichiarazioni dell'ex pilota, rilasciate a La Gazzetta dello Sport"La Red Bull è una polveriera che brucia a fuoco lento. Hanno buttato un po’ di cenere sul fuoco, ma continua ad ardere. Anche in Cina, dopo l’ultima vittoria di Verstappen, hanno mostrato Christian Horner e Helmut Marko vicini sotto il podio ad applaudire. Tutta facciata, nulla è stato sedato o risolto. Che autogol, si sono messi da soli in questa situazione".

    Parlando, invece, dell'arrivo di Newey a Maranello, Capelli ha detto: "È l’uomo giusto, colui che racchiude 40 anni di esperienza, che anche nell’ultimo cambio di regolamento ha saputo interpretare subito le regole, trovando soluzioni a quelli che per gli altri sono invece diventati un tallone d’Achille, come il porpoising. Perché lui queste situazioni le aveva vissute 35 anni fa con le vetture a effetto suolo".

    Capelli: «Newey - Ferrari? È l''uomo giusto, autogol della Red Bull»

    "È un bagaglio di esperienza, di sapienza e, al di là della sua distonia personale, di organizzazione del lavoro che rasentano la perfezione. Quel che distingue Adrian da tutti, è la capacità di valutare il proprio lavoro in maniera molto asettica. L’anno scorso ha vinto 22 gare su 23 e ha detto 'benissimo, questa macchina non ha più sviluppo e si rifà'. E dal punto di vista concettuale ha realizzato una monoposto completamente nuova: 'tiriamo una riga, foglio bianco e si ricomincia", ha aggiunto l'italiano.

    Infine, per quanto riguarda il progetto e il lavoro che l'ingegnere svolgerebbe in Ferrari, in particolar modo sulle modalità, l'opinionista per Sky Sport ha affermato: "A essere onesto, per quel che posso sapere io del suo pensiero, difficilmente arriverà in Italia [infatti probabilmente lavorerà da remoto, ndr], a meno che ci sia una proposta economica che farebbe impallidire chiunque. Per abitudine, per concettualità del lavoro e organizzazione mentale, e per come è abituato, io lo vedo ancora molto radicato in Inghilterra".

    "Se tariamo tutto al 2026, ci sta. Lo porto a casa, nel 2025 non è direttamente coinvolto se non per alcuni dettagli, ma andrà a programmare", ha chiosato Capelli.

    E voi, cosa ne pensate? Secondo voi l'operazione Newey-Ferrari si chiuderà? Nel caso in cui ciò dovesse accadere, l'inglese può essere l'uomo giusto, come sottolineato dall'ex pilota, per riportare la Rossa al titolo? Fateci sapere la vostra con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

    Leggi anche: GdS: «Newey sempre più vicino alla Ferrari», le ultime

    Leggi anche: Futuro Sainz: annuncio prima di Miami? La risposta del manager

    Leggi anche: Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    Leggi anche: Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

  • ESCLUSIVA: Newey-Ferrari, i dettagli della proposta. A Maranello anche grazie a Skype?

    Adrian Newey è sicuramente il progettista più vincente nella storia della Formula 1, ha contribuito al ciclo di successi della Williams dal 1992 al 1997 (ricordiamo la leggendaria FW14B), ha portato la McLaren alla vittoria con la MP4-13, è stato l’artefice dell’ escalation e dei trionfi della Red Bull dal 2010 al 2014 e lo è di nuovo in questo ciclo dominante dal 2021.

    E’ senza dubbio uno dei pochi in grado di fare la differenza, lo sapeva bene la Red Bull, che ha tentato in tutti i modi di trattenerlo, e lo sa bene la Ferrari che vuole assolutamente tornare alla vittoria costruendo un dream team che già dal prossimo anno potrà contare sul sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Quanto questo storico passaggio abbia influito sul possibile arrivo di Newey a Maranello ve lo abbiamo già descritto in un altro articolo, ricordiamo sinteticamente che per Hamilton era una delle condizioni per accettare il trasferimento dalla Mercedes.

    Se Newey dovesse accettare la proposta della Ferrari, dopo anni passati ad inseguire senza raggiungere, anche pagando dazio dal punto di vista regolamentare, la Rossa potrebbe presentarsi al nastro di partenza della nuova era con una formazione tale che siano gli altri a dover inseguire, e questo ci riporta inevitabilmente ai tempi dell'era e dei trionfi Todt/Brawn/Schumacher.

    Ma cosa potrebbe aver definitivamente convinto il geniale progettista inglese ad accettare la corte della Ferrari?

    ESCLUSIVA: Newey-Ferrari, i dettagli della proposta. A Maranello anche grazie a Skype?

    Una fonte a noi vicina e che ha potuto parlare in questi giorni con Newey, ha rivelato in esclusiva per formula1.it alcuni dei punti più interessanti della proposta presentata da John Elkann.  

    Stipendio stellare

    Non parliamo solo degli oltre 20 milioni di dollari proposti per il lavoro nel team di F1 (potrebbero essere 25), ma anche del coinvolgimento di Newey in progetti (e quindi retribuzioni) legati ad altri contesti, dal WEC (in cui rivestirebbe un ruolo di consulente) alla vela (per supportare Giovanni Soldini nella nuova avventura della Rossa), passando anche per la firma di almeno una vettura stradale. Una sorta di contratto multi settore in grado di affascinare e ingolosire Newey da tutti i punti di vista.

    Una mossa astuta di Elkann che non potendo rilanciare indefinitamente con il solo stipendio collegato al lavoro nella scuderia di F1, limitato dal budget cap, ha trovato il modo di metterlo al centro di tutto il mondo Ferrari. Anche la Red Bull da qualche anno aveva iniziato questo percorso, in particolare da quando è stata sanzionata per la violazione del budget cap (tra l'altro proprio a causa dello stipendio dell’ingegnere inglese), ma i progetti non legati alla F1 del team austriaco sono meno invitanti di quelli di Maranello.

    Controllo totale

    Adrian Newey in Ferrari si troverebbe per la prima volta in un team costruttore, ed una delle condizioni finite sul piatto delle trattative riguarda proprio la possibilità di avere voce in capitolo su tutti gli aspetti della monoposto dal telaio al motore. Sappiamo quanto estreme siano le idee del progettista inglese e poter dettare le linee guida anche sul fronte della progettazione della power unit su parametri come ingombri, baricentro ed erogazione della potenza gli permetterebbe di spingersi ancora più avanti. Da questo punto di vista la Ferrari nel 2026 potrebbe non essere più “vincolata” come fornitore per altre scuderie in quanto sia Sauber che probabilmente anche Haas con il nuovo regolamento utilizzeranno altri motori, ed a Maranello potrebbero costruire un progetto totalmente incentrato sulle esigenze aerodinamiche e tecniche di Newey.

    Lavoro da remoto

    La Ferrari ha tentato più volte di portare Adrian Newey a Maranello, ma uno dei fattori che ha sempre frenato il progettista inglese era il conseguente radicale cambio di vita causato dal trasferimento in Italia, per nulla gradito soprattutto alla moglie.

    La Ferrari sarebbe disposta ad accettare un coinvolgimento che non preveda la sua presenza costante a Maranello, ripetendo un esperimento non molto positivo e già fatto in passato con John Barnard, ma senza la cosiddetta “antenna tecnologica” distaccata in Inghilterra. Si tratterebbe di semplice lavoro da remoto, le normali video chiamate per le riunioni digitali che ormai sono entrate nelle nostre vite lavorative, specialmente dopo il Covid. Adrian potrebbe partecipare da remoto alle riunioni giornaliere ed essere in sede solo per gli appuntamenti settimanali più importanti, condizione da garantire soprattutto nel periodo di pausa invernale, mentre sarebbe invariata la presenza al seguito della squadra nei weekend di gara in giro per il mondo.

    Questo è il punto che, una volta definito, potrebbe aver spostato la preferenza di Newey verso la Ferrari, superando l'altenativa, ovvero Aston Martin, che intrinsecamente prevedeva un agevole lavoro nella sede di Silverstone a pochi chilometri da una delle sue residenze.

    Ovviamente ci sono tanti altri aspetti che sono finiti sul piatto delle trattative, e come detto pesa non poco anche l'arrivo di Hamilton e il fascino della sfida e della potenziale gloria finale, ma per Newey, ormai non più un ragazzino, la totale autonomia, il controllo su tutto il progetto e la possibilità di non trasferirsi potrebbero essere i punti chiave a determinare la sua scelta.

    Leggi anche: Newey, parla l'esperto: «Fonti interne ad Aston Martin pensano che vada in Ferrari»

    Leggi anche: GdS: «Newey sempre più vicino alla Ferrari», le ultime

    Leggi anche: Quanto durerebbe il gardening di Newey? I dettagli del contratto

  • Newey, parla l'esperto: «Fonti interne ad Aston Martin pensano che vada in Ferrari»

    Come già accaduto nei mesi scorsi quando Lewis Hamilton è stato ufficializzato alla Ferrari, anche ieri si è riproposto lo stesso copione, ma con protagonista il progettista Adrian Newey. Secondo molte fonti il britannico sarebbe vicino a lasciare la Red Bull, anche a causa delle frizioni interne. Davanti a lui ci sarebbero dunque due possibili alternative: la Ferrari o l'Aston Martin.

    Secondo alcuni "addetti ai lavori" molto vicini al team di Stroll però sembrerebbe che la pista legata a loro sia sempre meno probabile con una concreta possibilità dunque che il "mago delle monoposto" arrivi presto a Maranello. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.

    Newey - Aston Martin, pista sempre più difficile

    Newey, parla l''esperto: «Fonti interne ad Aston Martin pensano che vada in Ferrari»

    Come riportato da crash.com, Craig Slater, intervistato da Sky Sport News ha dichiarato: "Ci sono state speculazioni sul fatto che la Ferrari abbia cercato di ingaggiarlo, ma anche l'Aston Martin ha tentato di portare il britannico a lavorare per le monoposto di Alonso e Stroll. Quest'ultima sarebbe sicuramente una mossa più facile in termini logistici per Newey, perché la sede è a Silverstone. La Ferrari però ha cercato per oltre 20 anni di ingaggiare 'Il mago' senza riuscirci".

    Slater ha poi continuato dicendo: "Alcuni addetti ai lavori all'interno di Aston Martin mi hanno spiegato però che pensano che se dovesse andare da qualche altra parte, potenzialmente sarebbe la Ferrari".

    Come rivelato dalla stessa Aston Martin durante il Gran Premio dell'Arabia Saudita, Newey ha all'attivo un contratto troppo oneroso e dunque il team di Stroll non può competere con la Red Bull e con gli altri possibili rivali. D'altra parte però il britannico ha spesso detto che non aver avuto la possibilità di lavorare per la squadra più famosa della F1 è stato un "rimpianto emotivo". Non ci resta dunque che attendere ulteriori sviluppi per scoprire se Adrian Newey resterà all'interno del team austriaco o deciderà di cambiare casacca.

    Leggi anche: GdS: «Newey sempre più vicino alla Ferrari», le ultime

    Leggi anche: UFFICIALE - F1 2025: Hulkenberg sarà un nuovo pilota della Sauber

  • UFFICIALE - F1 2025: Hulkenberg sarà un nuovo pilota della Sauber

    Il mercato piloti continua a muoversi. Nel 2025 Nico Hulkenberg farà ritorno a Hinwil dopo dodici anni. Il tedesco lascerà infatti la Haas per unirsi alla scuderia Kick Sauber. Quella che lo attenderà, sarà una stagione di transizione nella quale il suo apporto sarà fondamentale visto che nel 2026 cambieranno sia i regolamenti tecnici, che anche il team stesso, con l'arrivo di Audi.

    La casa dei quattro anelli ha dunque deciso di puntare su un pilota con esperienza, che compirà 37 anni a metà agosto, ma che per svariati motivi non è mai riuscito ad imporsi realmente in categoria, ottenendo zero podi a fronte di 207 partenze.

    Le voci dei protagonisti

    L’amministratore delegato di Sauber, Andreas Seidl parlando dell'arrivo di Hulkenberg ha dichiarato: “Siamo molto felici di dare il bentornato a Nico per il 2025. Con la sua velocità, la sua esperienza e il suo infaticabile impegno, rappresenterà un cardine fondamentale per la trasformazione del nostro team e per il progetto Audi F1. Sin dall’inizio abbiamo visto un grande interesse reciproco nel costruire un progetto a lungo termine, insieme. Nico ha una grande personalità e i suoi input, sia da un punto di vista professionale che personale, ci aiuteranno a compiere grandi progressi nello sviluppo della vettura e nella costruzione della squadra”.

    Il tedesco ha invece detto: “Ritornerò in un team per cui ho già corso nel 2013 e dal quale conservo ricordi di un forte spirito di squadra. La prospettiva di correre per Audi è veramente speciale. Quando un marchio tedesco entra in F1 con questa determinazione, è un’opportunità unica. Sarà un grande onore per me rappresentare un marchio di questo genere, utilizzando una power unit fatta in Germania”.

    Leggi anche: F1: Pirelli svela le mescole scelte per Imola, Monaco e Montreal

    Leggi anche: Rosberg ricorda le difficoltà iniziali: «Le 80.000 sterline apparse sul conto erano sparite»

  • GdS: «Newey sempre più vicino alla Ferrari», le ultime

    Secondo La Gazzetta dello SportAdrian Newey e la Ferrari sembrano sempre più vicini a trovare un accordo, dando così inizio a quello che potrebbe essere un connubio vincente.

    Newey alla Ferrari? Le ultime

    L'edizione odierna del quotidiano rosa definisce "un'occasione d'oro" quella presentatasi alla Ferrari: affiancare al pilota più vincente di sempre (Lewis Hamilton), l'ingegnere più vincente di sempre.

    Questa l'analisi a cura di Gasparini sull'ultimo numero del giornale sportivo: "La decisione Newey non l’ha certo presa ieri: i corteggiatori, numerosi, si sono mossi da tempo e la lista di chi lo vuole è molto lunga. Comprensibile. Dall’Aston Martin alla McLaren, dalla Mercedes all’Audi in arrivo nel 2026, tutti hanno a disposizione denaro e strutture a sufficienza per potersi permettere il suo ingaggio".

    "A parità di soldi offerti, però, la Ferrari può aver messo sul tavolo un paio di carte in più. Non tanto la sua storia, che affascina sempre e comunque, quanto l’opportunità per Newey di riportare a Maranello un Mondiale che manca ormai da troppi anni. Perché, se riuscisse nell’impresa, verrebbe venerato come un dio in terra e questo rappresenterebbe la conclusione perfetta di una carriera straordinaria".

    "E poi la presenza in squadra, dal 2025, di Hamilton. Quello dei sette titoli. Non è stato lo stesso Newey, qualche mese fa, a dire che al suo curriculum mancava l’aver lavorato con il campione inglese? Mettendo insieme i pezzi e riavvolgendo il nastro, portato indietro di tre mesi, si potrebbe così trovare una spiegazione più profonda per giustificare l’impulsività con cui Lewis ha sposato il Cavallino. Avere a disposizione un direttore tecnico del genere sposta gli equilibri", si legge.

    BREAKING: Newey sempre più vicino alla Ferrari, le ultime

    Insomma, la Ferrari sembra veramente avere in pugno un altro "colpo del secolo", che va considerato della stessa portata - se non addirittura di una maggiore - dell'ingaggio di Hamilton.

    Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, inoltre, sembrerebbe che nel contratto di Newey con la Red Bull ci sia una clausola, che lo libererebbe già per il prossimo anno.

    Oramai l'addio dell'ingegnere al team austriaco ed il suo arrivo a Maranello sembrano solo una questione di tempo, realizzando così il sogno di tutti i tifosi ferraristi.

     

    Leggi anche: Futuro Sainz: annuncio prima di Miami? La risposta del manager

    Leggi anche: Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    Leggi anche: Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

    Leggi anche: Clamoroso: Antonelli in Williams già da Imola? Deciderà la FIA

    Foto copertina www.redbullcontentpool.com  it.wikipedia.org

  • Newey: provare l'impresa in Ferrari o restare in Inghilterra? Gli scenari

    La stagione di F1 è da poco iniziata ma, ad oggi, si è già rivelata ricca di colpi di scena e notizie clamorose. Dopo il clamoroso colpo della Ferrari che, con lil passaggio di Lewis Hamilton ha animato il mercato piloti, anche il mercato dei tecnici si appresta a regalare sorprese. Stando a quanto riportato nella giornata di ieri dalla testata tedesca "Auto Motor und Sport", Adrian Newey sarebbe pronto a lasciare la Red Bull alla fine della stagione, dopo una permanenza quasi ventennale, a causa del malcontento per le tensioni nate in seguito alla lotta di potere all'interno del team, scaturita dal caso Horner e dalla conseguente divisione del team  tra l'ala thailandese e quella austriaca.

    Un possibile addio che, inevitabilmente, ha scatenato l'entusiasmo dei fani, con i tifosi di ogni squadra che lo vorrebbero nel proprio team, ma che realisticamente porta a ragionare su quelle che potrebbero essere le reali e plausibili destinazioni del "genio" inglese. Scenari che, su "Motorsport.com", sono stati analizzati da Roberto Chinchero. Il noto giornalista ha confermato le voci secondo cui Newey vorrebbe lasciare il team di Milton Keynes, spiegando quelle che ad oggi sono, per lui, le due opzioni maggiormente percorribili: Aston Martin in primis, che punta su di lui per un clamoroso rilancio e per l'apertura di un nuovo ciclo vincente, e Ferrari, da tempo alla finestra...

    "Le ultime travagliate vicende della squadra lo hanno portato a prendere una decisione sofferta quanto radicale, ovvero quella di lasciare il team. [...] Newey vuole andare avanti e davanti a sé ha due strade, entrambe conducono allo stesso obiettivo ma gli scenari sono differenti. L’offerta che ha ricevuto da Aston, [...] gli consentirebbe di non dover spostarsi dall’Inghilterra. [...] La squadra è nel pieno di un grande rilancio voluto da Stroll, e l’arrivo di Newey andrebbe a completare un mosaico eccezionale".

    Ma, come detto e come appreso, oltre al team di Stroll, anche la Ferrari è da tempo in pressing sul tecnico inglese che, di fatto, potrebbe cedere alla avances di John Elkann ed entrare nella leggenda, riportando la Scuderia al successo.

    "C’è però anche la tentazione Ferrari. Nel paddock si mormora da tempo di un interessamento nei suoi confronti da parte di John Elkann e di Fred Vasseur. [...] Chiudere la carriera in ‘rosso’ ha il suo indubbio fascino, ed anche per uno sbarco a Maranello il timing è quello giusto, la squadra è fortemente impegnata in un rilancio per tornare alla conquista di quel titolo mondiale che manca da 16 anni. Firmare l’impresa, sarebbe la gemma finale".

    Una doppia che scelta che, di fatto, porterà Newey a dover valutare aspetti positivi e negativi: Aston garantirebbe un plus economico e la certezza di poter restare in Inghilterra, mentre il fascino della Rossa e la possibile impresa a Maranello sarebbero la ciliegina finale di una carriera da incorniciare. Scelte, entrambe, che porterebbero Adrian a lavorare con due piloti, Hamilton e Alonso, da sempre stimati e con cui non ha mai nascosto il desiderio di collaborare.

    "Se la scelta ricadrà sulla squadra di Silverstone ritroverà la Honda con cui ha collaborato nell’attuale ciclo Red Bull, e Fernando Alonso, pilota da lui sempre stimato. È una base solida, ma c’è da mettere in conto il fascio dell’avventura in ‘rosso’. Spostarsi a Maranello vorrebbe dire trovarsi a lavorare con Lewis Hamilton (anche qui, un desiderio di vecchia data) ma affrontare più incognite, uscendo dalla confort zone del mondo britannico. Un uomo con l’esperienza di Newey è però pienamente consapevole di cosa vorrebbe dire riportare al successo mondiale la Scuderia".

    Leggi anche: Newey «sta seriamente pensando di andarsene». Ma la Red Bull risponde

    Leggi anche: Ferrari, non solo pance e fondo: le novità in arrivo tra Miami e Imola

    Foto copertina twitter.com

  • Quanto durerebbe il gardening di Newey? I dettagli del contratto

    Nelle ultime ore non si è parlato di altro che del possibile addio di Adrian Newey alla Red Bull. Il motivo che lo avrebbe spinto a fare questa scelta è che il clima a Milton Keynes sarebbe diventato troppo politico a seguito dei giochi di potere nati dal caso Horner. I tifosi di ogni squadra lo vorrebbero nel proprio organico, ma al momento sono la Ferrari e l'Aston Martin ad avere un vantaggio rispetto alla concorrenza (sebbene fonti vicino all'ingegnere abbiano ammesso che lui non ha ancora preso una decisione). 

    Resta ancora un grande nodo da sciogliere in questo fitto mistero: quando inizierebbe a lavorare altrove? "La sua situazione contrattuale vede che che resterà in Red Bull fino a fine del 2025, poi ci sarebbe un altro anno di gardening. Questo significa che non tornerebbe a progettare prima del 2027", ha riportato Craig Slater di Sky Sport UK. Tuttavia, AMus ha ammesso che l'ingegnere potrebbe anche chiedere di essere svincolato con un anno d'anticipo. 

    Leggi anche: Newey «sta seriamente pensando di andarsene». Ma la Red Bull risponde

    Leggi anche: Adrian Newey pronto a lasciare la Red Bull: presto l'annuncio

  • Newey «sta seriamente pensando di andarsene». Ma la Red Bull risponde

    Sono ore molto accese quelle che si stanno vivendo nel mondo della Formula 1, pari a quelle del 1 Febbraio, quando Lewis Hamilton annunciò il suo passaggio in Ferrari. Anche in questo caso si sta parlando di un colpo clamoroso: Adrian Newey sarebbe pronto a lasciare la Red Bull, stanco di tutti i giochi di politica interna scoppiati dopo lo scandalo Horner. 

    I media più importanti stanno cercando di scavare più a fondo in questa vicenda, mentre la squadra sta limitando i danni. "Diverse figure senior con cui ho parlato mi hanno confessato che Newey non è più contento dove si trova e che sta seriamente pensando di terminare la sua carriera presso la Red Bull"ha riportato Craig Slater di Sky Sport UK. "Ma ho contattato anche il team stesso e mi hanno detto che non sono a conoscenza di comunicazioni ufficiali da parte dell'ingegnere e non riportano alcun approccio formale mosso da altre squadre. Inoltre, altre due persone vicine a Newey hanno affermato che, qualora il britannico voglia lasciare, non ha ancora le idee chiare di dove andare".

    Anche Erik Van Haren, giornalista vicino al mondo della Red Bull (da lui è partito lo scandalo Horner), ha contattato il personale di Milton Keynes, il quale ha ammesso che l'influenza dell'ingegnere sui progetti delle RB19 e RB20 era già limitata, a favore del lavoro di Balbo e Wachè. Lo stesso team principal aveva già detto qualcosa di simile, dichiarando che Newey aveva passato più della metà del tempo a progettare la RB17 (l'hypercar ndr) e, anzi, non aveva mai visto la RB20 completa fino al lancio a Febbraio, confermando la tesi che i rapporti tra i due non erano idillaci già da tempo. Insomma, quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba. 

    Leggi anche: Adrian Newey pronto a lasciare la Red Bull: presto l'annuncio

  • F1: Pirelli svela le mescole scelte per Imola, Monaco e Montreal

    La Pirelli, come si legge sul sito ufficiale del gommista italiano, ha reso noto di aver deciso che per i tre i Gran Premi dell'Emilia-Romagna, di Monaco e del Canada verrà utilizzata la stessa selezione di mescole: la C3 come P Zero White hard, la C4 come P Zero Yellow medium e la C5 come P Zero Red soft.

    Le scelte sono quindi identiche a quelle dello scorso anno, anche se in realtà questo trio di mescole più morbide non è mai stato messo alla prova a Imola lo scorso anno, visto l'annullamento a causa dell'alluvione che ha colpito la Romagna. Nel 2022, l'unica volta che le Pirelli da 18" sono state utilizzate all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, le mescole disponibili erano la C2 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft. L'evento di quest'anno, dal 17 al 19 maggio, rivelerà se l'approccio più morbido produrrà una gamma più ampia di scelte strategiche rispetto agli anni passati, su una pista dove i sorpassi sono notoriamente piuttosto complicati.

    Per Monaco e Montreal, invece, le mescole più morbide erano la scelta più ovvia, dato l'asfalto liscio di questi due circuiti stradali.

    F1: Pirelli svela le mescole scelte per Imola, Monaco e Montreal

    F1: Pirelli svela le mescole scelte per Imola, Monaco e Montreal

    F1: Pirelli svela le mescole scelte per Imola, Monaco e Montreal

    Leggi anche: Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

    Leggi anche: Alonso: «Ho avuto un problema in curva uno all'ultimo tentativo. Sono fiero del team»

    Foto interna f1pressarea.pirelli.co

  • Rosberg ricorda le difficoltà iniziali: «Le 80.000 sterline apparse sul conto erano sparite»

    Da casa sembra tutto semplice. Vediamo quasi ogni fine settimana il Paddock di Formula 1 che si popola di tecnici, meccanici e piloti, dando tutto per scontato. Purtroppo, il motorsport non è come il calcio. La F1 è l’apice delle competizioni FIA e nessuno, per fare un paragone, si sognerebbe di pensare che un calciatore possa pagare la propria squadra per permettergli di giocare una partita di Champions League.

    Nel motorsport invece succede, è quasi pratica comune che un conducente all’inizio della propria carriera possa doversi pagare il posto in una squadra. In passato si chiamavano piloti paganti, ora, nella maggior parte dei casi non è davvero il pilota a pagare, ma gli sponsor alle sue spalle a farlo per lui (basta guardare il contratto siglato da Guanyu Zhou, tanto per fare un esempio attuale).

    Rosberg: "Non doveva essere mio padre a finanziarmi"

    Recentemente intervistato al podcast ‘Business of Sport’, il campione 2016, Nico Rosberg, ha raccontato un aneddoto riguardante la sciagurata sorte del suo primo stipendio da pilota nelle Vesti di collaudatore Williams: “Le 80.000 sterline non hanno fatto in tempo ad arrivare sul mio conto che un momento dopo erano già svanite a causa di un incidente avuto in Formula 2”.

    Nico Rosberg, Mercedes

    “Avevo danneggiato la parte anteriore della monoposto, compresa l’ala, per un danno complessivo di 80.000 sterline”, ha ricordato il tedesco. Mio padre aveva chiesto un prestito per pagare i danni, ma l’obiettivo era che non dovesse spettare a lui finanziare le mie gare”.

    “Fino a quel momento se ne erano occupati gli sponsor, ma il costo dell’incidente era fuori dalla loro portata. Per questo chiedemmo un prestito. Il mio primo stipendio è servito dunque a riparare il danno, ha concluso Rosberg stando a quanto riporta 'Crash.net'.

    Affinché si possa comprendere meglio il quadro generale delle cose vi invitiamo a ragionare sul fatto che il padre di Nico è Keke Rosberg, anche lui campione del mondo di Formula 1 nel 1982.


    Foto: Red Bull Racing

    Leggi anche: L'astuta idea Mercedes per evitare contatti tra Rosberg e Hamilton: «Ci fecero pagare i danni»

    Leggi anche: Il primo consiglio di Verstappen al figlio: «Non fare il pilota»

  • In estate la Formula 1 costerà di più: Sky aumenta i prezzi degli abbonamenti

    A partire da giugno la Formula 1 costerà di più per gli spettatori italiani. Sky, il detentore dei diritti TV della categoria, oltre che della Moto GP, del Tennis, della Serie A e di tantissimi altri sport, alzerà i prezzi dei suoi abbonamenti durante i mesi estivi. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.

    Abbonamento Sky, ecco perché costerà di più

    In estate la Formula 1 costerà di più: Sky aumenta i prezzi degli abbonamenti

    Come riportato da Calcio e Finanza, il pacchetto Sport, ovvero quello essenziale per poter guardare da casa la Formula 1, aumenterà di ben 6.90 euro al mese, mentre quello Calcio di ulteriori 3 euro ogni trenta giorni per i listini Smart e Open. L’aumento per il vecchio listino sarà invece pari a 7,99 euro al mese per il pacchetto Sport e di 3,99 euro al mese per il pacchetto Calcio.

    Per quanto riguarda NOW TV, l'aumento dei prezzi sarà invece da 14,99 a 24,99 euro per chi ha sottoscritto l’offerta senza vincoli, mentre, di soli 5 euro al mese per chi ha sottoscritto l’offerta con vincolo annuale.

    La decisione presa da Sky di aumentare i prezzi dei propri abbonamenti è però arrivata in seguito ad un arricchimento dei propri cataloghi. Nella stagione 2024/2025 infatti l'emittente trasmetterà in esclusiva le coppe europee, ad esclusione della Champions League, o ancora EURO 2024, senza dimenticare proprio i motori con la Formula 1, la Moto GP e molto altro ancora.

    Per i clienti che saranno colpiti dall’aumento del prezzo sarà comunque possibile disdire senza costi aggiuntivi i pacchetti Sport e Calcio fino al 30 giugno 2024

    Leggi anche: Formula extra large: Domenicali vuole più Sprint Race

    Leggi anche: Kubika: «2011? Quello doveva essere il mio ultimo Rally. Ho avuto quarantadue fratture»

  • FOTO - Ferrari presenta le tute speciali per Miami, ma dov'è finito HP?

    La Ferrari è ormai pronta per il GP di Miami che si disputerà la prossima settimana. Come anticipato già nei giorni scorsi, la squadra di Maranello andrà in Florida con dei colori diversi dal solito Rosso che la contraddistingue. Per il primo fine settimana americano il Cavallino Rampante si tingerà infatti di blu.

    Questa mattina, tramite i social ufficiali del team, sono state ufficializzate le tute che i due piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz indosseranno durante tutto il weekend, ma, guardando le immagini, una cosa ha colpito i Tifosi: non è presente il Title Sponsor HP che era stato presentato ieri.

    Se si guarda infatti la clip postata su X mercoledì pomeriggio, si può notare che il logo della multinazionale HP era presente sia sul petto, che sulla schiena dei piloti, cosa che, nelle foto odierne non c'è più. Che sia stato un errore banale del team? Lo scopriremo solo nei prossimi giorni. Adesso attendiamo di scoprire come sarà la livrea della SF-24.

    Le foto ufficiali

    FOTO - Ferrari presenta le tute speciali per Miami ma dov''è finito HP?

    FOTO - Ferrari presenta le tute speciali per Miami ma dov''è finito HP?

    FOTO - Ferrari presenta le tute speciali per Miami ma dov''è finito HP?

    FOTO - Ferrari presenta le tute speciali per Miami ma dov''è finito HP?

    FOTO - Ferrari presenta le tute speciali per Miami ma dov''è finito HP?

    Leggi anche: Il primo consiglio di Verstappen al figlio: «Non fare il pilota»

    Leggi anche: F1 2024 - Orari e dove vedere il GP di Miami in TV e Streaming

    Foto copertina www.ferrari.com

    Foto interna twitter.com

  • Nuovo sistema di punti in F1? La F1 Commission rimanda la decisione

    Oggi, durante la riunione della F1 Commission, si è discusso della possibilità di ampliare la zona punti dai primi dieci classificati attuali, a dodici, distribuendo in maniera diversa i venticinque punti. All'incontro che si è appena concluso hanno partecipato la FIA, la F1 e tutti i 10 team. Affinché la modifica venga approvata, ricordiamo che è necessario il sostegno di almeno cinque degli attuali team. 

    Lo scorso fine settimana, durante il GP della Cina, molte scuderie di metà classifica avevano accolto positivamente questa modifica, e oltre a loro, avevano dato il loro benestare anche la Red Bull e la Ferrari. Secondo quanto riportato da motorsport.com però la decisione finale sembrerebbe essere stata rimandata a data da destinarsi. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.

    La Formula 1 prende tempo e rimanda la decisione finale

    Stando a quanto emerso, visto che c'è ancora tempo per redigere il regolamento sportivo 2025, non c'è alcuna fretta di scegliere adesso se ampliare o meno la zona punti. Per questo motivo, la questione sarà esaminata più a fondo e rimessa all'ordine del giorno della prossima riunione della Commissione F1 che si terrà nel corso dell'anno.

    Considerando che, se non per problemi tecnici, le prime dieci posizioni dovrebbero sempre essere occupate dalle monoposto di Red Bull, Mercedes, Ferrari, McLaren e Aston Martin, prolungare di altri due posti le posizioni che fanno ottenere i punti dovrebbe aiutare squadre come Alpine, VCARB, Sauber, Haas e Williams a portare a casa qualche buon risultato in più, ma non tutti i piloti sono contenti di questa proposta. 

    Leggi anche: Adrian Newey pronto a lasciare la Red Bull: presto l'annuncio

    Leggi anche: Formula extra large: Domenicali vuole più Sprint Race

    Foto copertina twitter.com

  • Adrian Newey pronto a lasciare la Red Bull: presto l'annuncio

    La silly season continua a imperversare nel paddock di Formula 1, con la particolarità che quest'anno sono coinvolti anche gli ingegneri oltre che ai piloti. Infatti, stando a quanto riporta AMuS, Adrian Newey sarebbe pronto a lasciare la Red Bull, squadra con lui lavora e vince dal 2006. Il motivo dietro a questa decisione sarebbe la lotta di potere all'interno del team, scaturita dal caso Horner e dalla conseguente divisione dell'azienda tra la "fazione" thailandese e quella austriaca. Inoltre, per rispettare i limiti del budget cap, l'ingegnere è stato messo a capo del progetto della RB17, una hypercar destinata al commercio, mentre lui vorrebbe dedicarsi solo alla Formula 1. 

    È ancora presto per definire il futuro del 65enne inglese, sebbene i tifosi di ogni squadra lo vorrebbero nel proprio team. È persino difficile immaginare quando effettivamente il suo contratto finirà: sulla carta è segnato il 2025, anno in cui si presenterà al mondo la RB17, ma, con qualche magheggio, potrebbe essere anche prima. Realisticamente, solo i costruttori dal portafoglio gonfio lo potrebbero attrarre, dato che, al momento, il suo stipendio è di circa dieci milioni di sterline.

    La Ferrari è in pole position nella lotta al genio di Straford, anche se nell'ombra restano sempre la Mercedes e l'Aston Martin (queste ultime non baderebbero a spese, specialmente se ci sarà l'occasione di portarsi in casa anche Max Verstappen).

    Se ciò si rivelerà vero, le due figure tecniche più importanti della RBR saranno Enrico Balbo e Pierre Wache, se non padri almeno zii sia della RB19 che della RB20, e che il team austriaco farà di tutto per non perdere.

    In ogni caso, l'annucio della separazione Newey - Red Bull è atteso a breve, poi il tempo (e i soldi) ci diranno la sua scelta. 

     

    Leggi anche: Meccanici Red Bull sopra le righe: zero rispetto per il trofeo del GP di Cina

    Leggi anche: Il primo consiglio di Verstappen al figlio: «Non fare il pilota»

  • Ferrari, Miami sarà un banco di prova per gli aggiornamenti di Imola

    L'inizio di stagione è stata in linea con le aspettative della Ferrari. L'obiettivo resta essere la seconda forza nel Mondiale, visto in grande vantaggio che la Red Bull ha acquisito nel corso dei mesi. Tuttavia, c'è sempre il desiderio di colmare quel divario e di cercare più vittorie, e per questo c'è bisogno di portare costanti sviluppi. Il pacchetto più consistente arriverà a Imola, anche se qualcosa verrà anticipato, seppur controvoglia, a Miami. Infatti, i weekend Sprint non permettono di fare i consueti paragoni, ossia dare la parte nuova prima a un pilota e poi all'altro, e alla fine del venerdì comparare le sensazioni e i risultati.

    "In Giappone i tecnici della Ferrari ci hanno detto e ripetuto che gli sviluppi ci saranno solo e soltanto a Imola; in teoria volevano portare un anticipo di fondo già a Suzuka, ma non sono riusciti ad allestire un terzo componente di scorta e hanno lasciato perdere. Poi dopo la prestazione incolore della Cina hanno cominciato a dire che ci sarà un anticipo a Miami", ha commentato Franco Nugnes al podcast di Motorsport Italia.

    La parola è poi passata a Giorgio Piola, esperto di tecnica: "In Ferrari avrebbero voluto portare le novità a Imola per fare bene un confronto, visto che Miami ci sarà "la garetta". È logico che adesso si voglia cercare un compromesso, perchè non è ideale introdurre gli aggiornamenti con la Sprint, e bisogna capire anche cosa aggiungeranno di secondario, di quello che non si vede. Lo scopo è arrivare a Imola con le idee più chiare e introdurre un pacchetto importante, che non coinvolgerà solo il fondo". 

    Foto copertina x.com

    Leggi anche: Ferrari, l'ex pilota non ha dubbi: «Leclerc è troppo gentile, Hamilton lo mangerà»

    Leggi anche: I primi spoiler della «Ferrari azzurra» per il GP di Miami

  • L'astuta idea Mercedes per evitare contatti tra Rosberg e Hamilton: «Ci fecero pagare i danni»

    Il 2016 fu un anno che difficilmente gli appassionati di Formula 1 potranno dimenticare. Nonostante il dominio Mercedes, il campionato è stato completamente aperto fino alla fine a causa del duello iridato tra la coppia appartenente alla casa migliore del momento, ovvero Rosberg e Hamilton.

    La battaglia si è decisa soltanto all’ultima gara con la coppa alzata dal tedesco Nico. Il campionato è stato reso ancor più appassionante da episodi culminati anche in incidenti, come quello accaduto in Spagna, in cui i due persero l’opportunità di portare a termine la gara per aver avuto un contatto al via del GP.

    L'astuta idea di Mercedes

    Un evento che il team principal Toto Wolff, categorizzò subito come assolutamente irripetibile e che a 8 anni di distanza, Rosberg può rivelare l’arma usata come deterrente dal manager per assicurarsi che le scaramucce tra i due non dessero luogo a circostanze simili in futuro: “La squadra ci fece pagare i danni”, ha affermato al podcast ‘Business of Sport’.

    “Ci ha fatto firmare un contratto secondo cui, se avremmo avuto ancora incidenti tra noi, a prescindere da chi fosse stato il colpevole, avremmo dovuto pagare i danni. Mi ricordo che per uno dei nostri contatti dovemmo sborsare 360.000 sterline. Da allora ci siamo assicurati di non farlo più”, riporta ‘Crash.net’.

    Rosberg, Hamilton

    Dal momento che il 2016 è stato anche l’ultimo anno in cui Rosberg corse in Formula 1, tali clausole furono probabilmente inserite negli anni precedenti sui contratti dei due alfieri della Stella a tre punte. Le cifre a cui fa riferimento il tedesco potrebbero essere proprio quelle riguardanti l’incidente avvenuto a Barcellona, il più grande avvenuto tra i due.


    Foto: Red Bull Racing

    Leggi anche: Il primo consiglio di Verstappen al figlio: «Non fare il pilota»

    Leggi anche: Errore in qualifica per Hamilton, Allison: «Persi 7 decimi in una curva. È colpa nostra»

  • Il pilota fondamentale (e sottovalutato) nel mercato 2025

    C'è un pilota sulla griglia attuale che potrebbe essere una pedina fondamentale nel mercato in ottica 2025: Zhou Guanyu. Le recenti prestazioni del cinese, infatti, sono passate in sordina, ma ha battuto quasi costantemente Valtteri Bottas, che gode di molta più esperienza. Tuttavia, anche se non è il massimo da dire, il motivo per cui alcuni team sono interessati a lui sono gli sponsor e l'interesse del mercato del suo Paese, che potrebbero fare gola a chi è in difficoltà economica. 

    Stando a quanto riporta Roberto Chinchero nel podcast di Motorsport Italia, per il classe 1999 ci sarebbero alcune offerte: "Da quello che so, lui non rientra nei piani Audi. Adesso il mercato è tenuto fermo dalla Mercedes e dalla Red Bull, ma nelle manovre potrebbe liberarsi un posto in Alpine, e ricordiamoci che lui è stato membro della loro academy. Ci potrebbe essere un posto in Haas, perchè di sicuro perdono Hulkenberg, e in Williams. Credo che abbia più possibilità di stare in Formula 1 di Bottas, che costa tanto ma il cui rendimento non è stato all'altezza". 

    Foto copertina x.com

    Leggi anche: Tensione Leclerc-Sainz, Chinchero dice chi è «nel torto»

  • Meccanici Red Bull sopra le righe: zero rispetto per il trofeo del GP di Cina

    Al termine del GP di Cina, mentre le squadre erano impegnate a impacchettare il materiale per spedirlo nei quartier generali, c'è stato un curioso siparietto nel garage della Red Bull. Alcuni meccanici, infatti, sono stati "paparazzati" mentre facevano l'hula hoop con i trofei vinti, e altri mentre si facevano foto buffe. Il premio, però, aveva la forma circolare per un preciso motivo, molto caro alla cultura locale, ovvero la ricerca della perfezione e felicità. Inoltre, sulla superficie sono raffigurate le foglie d'alloro, a ricordare le corone date ai vincitori nei decenni passati. 

    Questa non è la prima volta che i meccanici della Red Bull fanno qualcosa sopra le righe: allo scorso GP di Imola, cancellato per l'alluvione in Emilia Romagna, alcuni di loro avevano messo delle foto che mostravano il paddock asciutto, lamentandosi della scelta di annullare la corsa. Subito dopo, però, avevano chiesto scusa per la poca sensibilità.

    Foto copertina x.com

    Leggi anche: Racing Bulls - Cambio di telaio pianificato, Marko: «Benefici psicologici per Ricciardo»

    Leggi anche: Penalità - Krack non ci sta: «10'' ad Alonso e alle Ferrari nulla. Incoerenza su Stroll»

  • Formula extra large: Domenicali vuole più Sprint Race

    La scorsa settimana, in Cina, è andata in scena la prima delle sei Sprint Race di Formula 1 programmate per questo 2024. La gara breve di cento chilometri è un marchio di fabbrica della categoria a ruote scoperte da un paio d'anni, nato con lo scopo di proporre ai tifosi ancora più spettacolo durante il fine settimana.

    Quando si decise di inserirla in calendario nel 2021, la "gara corta" contava solamente tre appuntamenti durante l'intero anno. Adesso, dopo una fase di sperimentazione, e moltissimi cambiamenti al format, siamo arrivati a sei eventi, portando praticamente a 30 il totale delle gare in stagione.

    Come riportato da motorsport.com, Stefano Domenicali starebbe pensando di aumentare ulteriormente questo numero così da dare ancora più adrenalina ai tifosi. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    Il progetto di Domenicali

    Formula extra large: Domenicali punta ad aumentarne il numero delle Sprint Race

    A Shanghai, il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali ha dichiarato: “Venerdì le qualifiche sprint in quelle condizioni, le vetture hanno girato tanto. Questo ci  ricorda che abbiamo il dovere di fare in modo che ogni giorno ci sia un po' di azione in pista. Per rispettare i fan che vengono qui e vogliono divertirsi”.

    Riguardo alla possibilità di aumentare ulteriormente il numero di eventi sprint durante una stagione l'imolese ha detto: “Perché no? Direi che è un'ottima soluzione perché mantiene la tensione ogni giorno e questo è un aspetto che verrà discusso in futuro. Ora, vediamo come andrà quest'anno con le sprint nel modo in cui sono state impostate per quest'anno, ma questo è un punto di discussione”.

    Se però la Formula 1 punta ad andare verso un aumento degli eventi che "contano", i team e i piloti della griglia vogliono frenare questa tendenza. Quasi tutti e venti i protagonisti della categoria hanno detto di essere contro ad un calendario extra large. Verstappen e Norris su tutti hanno dichiarato che fare sempre più gare è stressante e non più sostenibile per la salute di tutti, specialmente per quella dei meccanici, che all'interno del box, sono le persone che lavorano più di tutti.

    Dal punto di vista di Domenicali, durante il weekend non Sprint, esiste un cosiddetto "Problema del Venerdì". Quando piove i team infatti preferiscono starsene chiusi dentro i box e non rischiare di sbattere la macchina contro un muro. Questo però toglie attività in pista, non dando spettacolo ai tifosi che hanno pagato un biglietto per venire in autodromo. Riguardo questo tema l'imolese ha concluso il suo intervento dicendo: "Di sicuro, quello che voglio discutere nella prossima F1 Commission è che dobbiamo evitare qualsiasi possibilità di avere una situazione come quella del Giappone, con le auto che non girano, nelle libere del venerdì. Questo non è positivo per le persone che vengono a vederci e a seguire i piloti. Sono sicuro che i team capiranno che dobbiamo trovare delle soluzioni”

     

     

    Leggi anche: Futuro Sainz: annuncio prima di Miami? La risposta del manager

    Leggi anche: F1 2024 - Orari e dove vedere il GP di Miami in TV e Streaming

    Foto copertina twitter.com

    Foto interna twitter.com

  • Il primo consiglio di Verstappen al figlio: «Non fare il pilota»

    Max Verstappen ha avuto una carriera fulminea nel motorsport. Mentre gli altri bambini imparavano a scrivere, trascinato dal padre Jos, l’olandese già cercava di comprendere come si guidava un Kart e si avviava verso il mondo delle competizioni.

    Arrivato in Formula 1 che non aveva ancora 18anni, Max ha dimostrato man mano tutto il suo valore arrivando a coronare nel 2021 il suo sogno di diventare campione del mondo. Ora, all’età di 26 anni è già in possesso di tre titoli iridati e si avvia velocemente anche verso la conquista del quarto.

    Verstappen: "I figli devono inseguire i propri sogni, non quelli dei genitori"

    Durante un evento di sponsorizzazione organizzato in Cina, al pilota viene chiesto se potrà esserci la possibilità di vedere suo figlio o sua figlia correre in Formula 1 tra 25 anni, una domanda alla quale l’olandese ha risposto molto sinceramente: “Il primo consiglio che gli darei sarebbe quello di non fare il pilota. La vita sarebbe sicuramente meno stressante. Se ci fosse il potenziale e lui o lei volessero farlo perché no? Farei come mio padre ha fatto con me, anche se non così attivamente”, riporta ‘GpBlog.com’.

    Verstappen, Red Bull

    Padre Jos è stata, ed è ancora, una figura molto presente nella vita lavorativa del figlio, ma Max sarebbe disposto a lasciarlo entrare anche nella vita del nipote? “Se fosse il suo desiderio, non avrei nulla in contrario. Deve esserci però una base, del potenziale, altrimenti non c’è ragione per iniziare. I figli vanno lasciati liberi, senza spingerli a percorrere i sogni dei genitori”.

    “Devono essere loro a chiederti di supportarli nei loro progetti. Spingere il proprio figlio a fare qualcosa che poi alla fine potrebbe non piacergli è una cosa forte. Finirebbe per perdere la determinazione che occorre e tutti gli sforzi fatti fino a quel punto sarebbero resi vani”, conclude Verstappen con un suo personale pensiero paterno.

    Anche se non ancora genitore, Max Verstappen è fidanzato con Kelly Piquet (figlia di Nelson), la quale ha avuto una figlia, Penelope, dalla sua precedente relazione con Daniil Kvyat (anche lui ex Red Bull, vecchia conoscenza della F1).


    Foto: Red Bull

    Leggi anche: Errore in qualifica per Hamilton, Allison: «Persi 7 decimi in una curva. È colpa nostra»

    Leggi anche:  Racing Bulls - Cambio di telaio pianificato, Marko: «Benefici psicologici per Ricciardo»

  • Errore in qualifica per Hamilton, Allison: «Persi 7 decimi in una curva. È colpa nostra»

    La Mercedes ha lasciato la Cina carica di rimpianti. Se la Sprint Race aveva aperto la porta ad un buon GP per la casa di Stoccarda, grazie al secondo posto conquistato da Lewis, le successive qualifiche le hanno tolto ogni chance. L’ottava posizione di partenza di Russell e soprattutto la 18° piazza di Hamilton non permettevano di potersi fare tante illusioni.

    Il sette volte campione del mondo era riuscito a sfruttare bene la pioggia caduta nel corso delle Shootout per partire davanti nel corso della mini-gara, riuscendo poi così a massimizzare il risultato. Sull’asciutto era chiaro che qualificarsi bene sarebbe stato più complicato, ma è altrettanto palese che la P18 non rispecchia il potenziale della Mercedes W15.

    L'eliminazione del parco chiuso ha mietuto la sua prima vittima

    Cosa è andato storto dunque? A quanto parre la casa di Stoccarda sarebbe caduta vittima della nuova regola ad eliminare il parco chiuso tra la Sprint e la qualifica del GP. Lo ha spiegato James Allison, direttore tecnico, nel consueto video debriefing del GP della Cina: “Se fai delle scelte errate al termine della mini-gara finisci per rallentare la vettura e andare in sofferenza. Se le modifiche apportate sono sbagliate, puoi comprenderlo soltanto nelle Q1 e a quel punto i giochi sono terminati”.

    Hamilton, Mercedes

    “Non abbiamo bisogno di comprendere cosa abbiamo sbagliato, Hamilton è stato alquanto esplicito a riguardo, ha proseguito il tecnico rivelando quanto riferito dal pilota. “Ci ha detto che avrebbe voluto adottare lo stesso approccio di Russell in Q1. George ha fatto due giri cronometrati consecutivi, seguito da una tornata di raffreddamento e un altro veloce. Questo gli ha permesso di acquisire più conoscenza della vettura”.

    “Hamilton ha fatto soltanto un giro cronometrato con quel set di gomme e ci ha detto molto chiaramente che ne avrebbe avuto bisogno di un altro. Le modifiche apportate nella pausa avevano reso la vettura più sottosterzante. La monoposto tendeva ad essere più aggressiva in frenata costringendolo a dover solo pizzicare i freni anteriori causandogli delle difficoltà”, ha proseguito esplicitando i problemi incontrati dal sette volte iridato.

    La Mercedes si assume la responsabilità per l'errore di Hamilton

    Tutto ciò ha comportato una perdita che Allison stima in 7 decimi solo in curva-1 dopo aver affrontato il rettifilo principale. Senza quel divario sarebbe potuto accedere facilmente in Q3, riporta 'Crash.net'.

    Nel video il direttore tecnico assolve il pilota assumendosi, come squadra, tutte le colpe del caso:È stato un nostro errore. Dovremmo mettere a disposizione dei nostri piloti una vettura che non sia così complicata da guidare. Abbiamo due tra i conducenti più bravi al mondo e avere un bloccaggio simile in curva-1 è qualcosa che non è nelle corde di Lewis”.


    Foto: Mercedes

    Leggi anche: Racing Bulls - Cambio di telaio pianificato, Marko: «Benefici psicologici per Ricciardo»

    Leggi anche: Penalità - Krack non ci sta: «10'' ad Alonso e alle Ferrari nulla. Incoerenza su Stroll»

  • Futuro Sainz: annuncio prima di Miami? La risposta del manager

    Il manager - nonché cugino - di Sainz, Carlos Oñoro, ha parlato del futuro del pilota spagnolo, rivelando le tempistiche previste per l'annuncio ufficiale sul 2025.

    Le parole dell'agente di Sainz

    Questo l'intervento dell'agente di Sainz al podcast F1 Nation"Non avete nessuna idea di cosa state parlando [cercando di capire quale sarà la prossima squadra del numero 55, ndr]".

    Quando gli è stato chiesto delle opzioni disponibili, il manager ha risposto: "Ne abbiamo qualcuna, diciamo che siamo in un periodo interessante al momento".

    "Il mercato piloti è stato confusionario ultimamente. Vedremo delle mosse nelle prossime settimane, ma per adesso l'attesa continua", ha affermato Oñoro.

    Alla domanda "si saprà qualcosa prima di Miami?", il manager di Sainz ha replicato così: "Prima di Miami? No no, potete dormire tranquilli per un paio di settimane".

    "Non ci saranno grandi notizie, almeno da parte nostra, di sicuro no. Stiamo ancora 'giocando', diciamo così. Vedremo", ha chiosato l'agente dell'attuale pilota Ferrari.

    Futuro Sainz: annuncio prima di Miami? La risposta del manager

    Quale sarà la prossima squadra di Sainz?

    A seguito dell'annuncio del rinnovo di Fernando Alonso con l'Aston Martin, le opzioni per Sainz restano le più chiacchierate degli ultimi mesi: Mercedes, Red Bull ed Audi (che l'anno prossimo sarà ancora Sauber, ma il trasferimento sarebbe chiaramente completato in ottica 2026).

    Per quanto riguarda la squadra di Toto Wolff, non sarà facile trovare un accordo, vista l'ascesa di Andrea Kimi Antonelli. La Mercedes vuole puntare sul classe 2006 e, stando alle ultime indiscrezioni di mercato, non sarebbe disposta ad offrire allo spagnolo un contratto pluriennale.

    Un ritorno in Red Bull è possibile? Sulla carta sì, ma viste le prestazioni di Pérez - e la sua sicurezza di conoscere il proprio futuro nelle prossime settimane - è probabile che il team austriaco voglia mantenere stabilità; seguendo il principio "squadra che vince non si cambia".

    L'ipotesi più accreditata al momento risponde al nome di Audi, che offrirebbe al classe '94 un accordo molto oneroso (si parla di oltre 100 milioni in 3 anni); nonché la certezza di essere prima guida, in quanto dovrebbe essere affiancato da Hulkenberg.

    Cosa ne pensate? Secondo voi, quale sarà la prossima scuderia nella carriera di Carlos Sainz? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

    Leggi anche: Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    Leggi anche: Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

    Leggi anche: Clamoroso: Antonelli in Williams già da Imola? Deciderà la FIA

    Leggi anche: Ferrari, Vigna: «Hamilton porterà ciò che è scritto nel nostro DNA»

    Foto copertina www.ferrari.com  it.wikipedia.org  www.pinterest.com  www.vindevers.com

    Foto interna www.ferrari.com

  • Hulkenberg - Audi, si avvicina l'ufficialità di un contratto pluriennale

    Il puzzle del mercato piloti in ottica 2025 continua a essere un mistero, con molte speculazioni; finora, l'unico ad aver annunciato qualcosa è stato Fernando Alonso. Gli occhi sono puntati sui sedili liberi in Mercedes e Red Bull, ma ne potremo vedere delle belle anche nei team di media e bassa classifica, dove nessuno è ancora confermato. Il tutto ricordando che nel 2026 cambieranno i regolamenti, e che Audi acquisterà completamente la Sauber. 

    Andare nella squadra tedesca è un bel salto nel vuoto, ma è una sfida che Nico Hulkenberg avrebbe accettato. Infatti, stando a quanto riporta Sky Sport Germania, la casa di Ingolstadt gli avrebbe offerto un contratto interessante, della durata di 3 anni (tra l'altro, il pilota ha già 36 anni, e va per i 37). Al momento, però, manca ancora l'ufficialità. Non si hanno informazioni nemmeno sul possibile compagno di squadra: il più quotato è di sicuro Carlos Sainz ma, se le proposte di altre squadre saranno più consistenti, è possibile che accetti di andare altrove. 

     

    Leggi anche: Ferrari, l'ex pilota non ha dubbi: «Leclerc è troppo gentile, Hamilton lo mangerà»

    Leggi anche: UFFICIALE - La Scuderia Ferrari cambia nome: arriva HP

    Foto copertina x.com

  • Racing Bulls - Cambio di telaio pianificato, Marko: «Benefici psicologici per Ricciardo»

    Autore di un difficoltoso avvio di stagione, dopo esser stato messo fuori dal GP del Giappone dal contatto con Alexander Albon (Williams), Daniel Ricciardo ha deciso di richiedere al proprio team un altro telaio per effettuare una prova comparativa (leggi qui).

    Sin dalle FP1 del GP di Cina, l’australiano ha notato un notevole miglioramento e le performance ne avevano giovato, almeno fino al momento in cui è stato ancora una volta costretto al ritiro da un contatto (Lance Stroll il colpevole nella circostanza).

    Sostituzione pianificata già ad inizio anno

    Raggiunto da ‘SpeedWeek’ il detentore dei contratti dei piloti Red Bull, Helmut Marko, ha confermato di aver piacevolmente riscontrato un progresso da parte di Ricciardo. Uno step che però, a detta sua, non dipende esclusivamente dal fatto di aver sostituito il telaio sulla V-Carb dell’australiano.

    Ricciardo, Racing Bulls

    Le parole dell’austriaco: Il cambio di telaio era pianificato sin da inizio stagione. Volevamo portare tre esemplari in pista e tale componente è stato montato sulla vettura di Daniel in Cina. Ricciardo ne ha sicuramente giovato, ma credo che la sostituzione abbia influito anche a livello psicologico visti i precedenti deludenti weekend, riporta ‘RaceFans.net’.

    Sul contatto con Stroll...

    Immancabile un commento anche sull’episodio che ha messo fine alla gara di Daniel: “Al termine del GP, Stroll ha definito Daniel un ‘idiota’ dandogli la colpa dell’accaduto, pretendeva anche una sanzione per Miami. Trovo sia incredibile.”


    Foto: Red Bull Racing

    Leggi anche: Penalità - Krack non ci sta: «10'' ad Alonso e alle Ferrari nulla. Incoerenza su Stroll»

    Leggi anche: McLaren - Non si arriva secondi per sbaglio, Norris: «Il tempo di costruire è terminato»

  • Penalità - Krack non ci sta: «10'' ad Alonso e alle Ferrari nulla. Incoerenza su Stroll»

    Le decisioni prese dalla FIA e dagli steward presenti in questi primi appuntamenti del 2024 stanno facendo molto discutere gli addetti ai lavori e i tifosi. Il team più colpito è senza dubbio l’Aston Martin con Alonso penalizzato a Melbourne per aver causato l’incidente di Russell, durante la Sprint Race della Cina per il contatto avuto con Sainz e infine Stroll per aver tamponato Ricciardo comportandone il ritiro dalla gara di Shanghai.

    Il team principal Mike Krack, al termine dell’ultimo evento, parlando di fronte ai media, ha criticato molto la scelta della Federazione Internazionale di penalizzare Lance. Qualcuno potrebbe domandarsi il perché, dal momento che la colpevolezza del canadese sia alquanto lampante.

    Il confronto tra Melbourne e Shanghai

    E invece… L’attacco del manager non è affatto scontato e banale come si potrebbe immaginare e invita la FIA ad una profonda riflessione. Di fatto, Krack, nell’intervista rilasciata ad ‘Autosport.com’, ha messo a paragone l’episodio per cui è stato penalizzato Alonso in Australia (Fernando era davanti a Russell nella circostanza e ha anticipato la frenata per avere un’accelerazione migliore in uscita, George è stato colto di sorpresa, ha perso il controllo della vettura e ha impattato contro le barriere senza toccare minimamente lo spagnolo) e quello che ha visto coinvolti Stroll e Daniel a Shanghai.

    Mike Krack, Aston Martin

    La difesa del manager è la seguente: “L’ultima volta che abbiamo vissuto una situazione simile è stato a Melbourne. Nella circostanza è stato Fernando il pilota sanzionato nonostante non ci sia stato il contatto. A Shanghai si ripropone l’azione a parti invertite, ma è l’auto dietro, quella di Lance ad essere penalizzata. E non va dimenticato il Bahrain, dove Lance è finito in testacoda per evitare il contatto (con Hulkenberg, ndr) e in quel caso non è arrivata nessuna sanzione”.

    Guardate anche cosa è accaduto tra le due Ferrari, si sono spinte a vicenda e anche in quella circostanza non c’è stata penalità. Per Fernando sono arrivati 10 secondi di penalità, ha continuato ad attaccare.

    Decisioni di questo tipo causano malumore e confondono soprattutto gli appassionati. Cosa è giusto? Cosa è permesso fare? Cosa non lo è?

    Krack: "C'è solo un modo per evitare le sanzioni"

    Poi a Krack viene rivolta una domanda spinosa, è possibile che gli steward si stiano accanendo troppo sull’Aston Martin? La risposta del manager ad ‘Autosport.com’: “Domanda interessante. Significa che anche voi proviate le nostre stesse sensazioni. Credo comunque tutto derivi dalle discussioni avute all’inizio dell’anno con la FIA per avere degli standard sullo stile di guida e delle sanzioni più severe”.

    Ovviamente, afferma Krack, tali decisioni arrivano tutte dopo un lungo ragionamento. Gli steward fanno il loro mestiere, agendo in buonafede, ed è normale che a volte si vengano a creare questo tipo di discussioni. C’è solo un modo per il team principal di sfuggire a questo tipo di situazioni: “La cosa migliore è avere una vettura veloce che ti permetta di scappare. Verstappen non ha a che fare con questo genere di episodi”.


    Foto interna: Aston Martin, foto copertina: X, F1

    Leggi anche: McLaren - Non si arriva secondi per sbaglio, Norris: «Il tempo di costruire è terminato»

    Leggi anche: GP Cina, Ricciardo ha corso con un nuovo telaio: «C'era qualcosa di sbagliato prima»

  • Ferrari, l'ex pilota non ha dubbi: «Leclerc è troppo gentile, Hamilton lo mangerà»

    È un tema che, all'interno del paddock, tiene banco da qualche mese: quella dell'arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari a partire dal 2025. Un accordo che, di fatto, sancisce il colpo del secolo per il Circus iridato, dando vita al connubio tra il team e il pilota più vincenti nella storia della categoria. Un accordo fortemente voluto dal presidente della Rossa, John Elkann, scaturito sia da una sua personale stima verso il britannico e sia dai benefici che il sette volte iridato porterà in Italia.

    Una mossa che, inoltre, evidenzia la volontà della Scuderia di tornare a vincere dopo anni di digiuno, andando al allungare la lista delle operazioni compiute negli ultimi mesi: la scelta di Vasseur come team principal, l'arrivo di tecnici da team rivali e il rinnovo di contratto di Charles Leclerc, che con Lewis comporrà un dream team. E proprio Leclerc, da molti considerato il pilota più veloce della Formula Uno attuale, sarà chiamato ad un duro confronto con Lewis, avendo comunque vinto solo cinque gare durante il suo periodo in Ferrari: nulla rispetto al curriculum del prossimo team mate.

    E proprio sul l'imminente confronto tra Charles ed Hamilton, si sono registrate delle preoccupazioni da parte di alcuni addetti ai lavori, soprattutto in merito alla "gentilezza" del pilota del Principato. A farlo, in una recente intervista a "Ziggo Sport", è stato l'ex pilota di Formula Uno Robert Doornbos (con una breve parentesi in Red Bull nel 2006). Egli, infatti, ha espresso dubbi sull'essere spietato di Leclerc rispetto a rivali cone Hamilton o Verstappen.

    "Leclerc è troppo gentile per essere campione del mondo, non come un Hamilton o un Verstappen. Supponiamo che la Ferrari abbia la macchina migliore l’anno prossimo, allora Hamilton lo mangerà. Leclerc non mi sembra duro quando guardo gli errori che si verificano e come si comporta con i suoi ingegneri”.

    Un parere che è stato sottoscritto anche dal campione del mondo 2016, Nico Rosberg che, intervistato da "Sky Sport", ha espresso il suo punto di vista in merito ai possibili contrasti tra Leclerc e Hamilton.

    Non vediamo l’ora che ci sia questa dinamica.  Charles non sembra una persona che entra in conflitto con i compagni, questo renderà le cose più facili. Da questo punto di vista forse non sarà troppo piccante. Ciò nonostante, Charles è probabilmente il secondo miglior qualificatore in circolazione dopo Max Verstappen. Quindi, sarà davvero una dura battaglia per entrambi e penso che il livello potrebbe essere abbastanza simile, quindi sarebbe fantastico da guardare".

    Leggi anche: Ferrari, non solo pance e fondo: le novità in arrivo tra Miami e Imola

    Leggi anche: Mercedes, Wolff shock: «Addio di Hamilton? Peggio perdere un ingegnere»

    Foto copertina twitter.com

  • McLaren - Non si arriva secondi per sbaglio, Norris: «Il tempo di costruire è terminato»

    Il secondo posto, inatteso, conquistato in Cina da Lando Norris e dalla McLaren ha rinvigorito il pilota britannico e l’ambiente di Woking. Il 24enne di Bristol ha più volte dichiarato di vedersi in difficoltà nei confronti di Red Bull e Ferrari a Shanghai e, a quanto emerge dalle sue ultime interviste, pare proprio che non scherzasse affatto.

    In Formula1, come in tutti gli sport è pratica comune cercare di bluffare per sorprendere i rivali, ma forse non è questo il caso. Chiaramente, come affermato anche dal compagno di box, Oscar Piastri (qui le sue parole), la squadra deve capire il motivo di tali performance prima di poter dire di conoscere la vettura. Perché al momento non è così.

    Non si arriva secondi per sbaglio

    Tuttavia, il ritmo messo in atto da Norris in Cina è stato davvero sorprendente e di buona norma e regola, non si va mai così veloci per caso. Ragion per cui, quando al giovane Lando viene chiesto se il team riuscirà a sfruttare il risultato ottenuto per costruire uno slancio positivo che possa metterli in posizione di lottare con i team di vertice, lui risponde: “Non c’è più nulla da costruire”.

    GP Cina 2024, McLaren

    "Ho sempre avuto fiducia nella squadra. Abbiamo dimostrato, ormai da tempo, quanto possiamo migliorare. Abbiamo avuto un avvio positivo e c’è del buono in arrivo. Ci dirigiamo a Miami con ottimismo”, ha chiosato infine ai microfoni di ‘F1TV’, secondo quanto riporta ‘GpBlog.com’.

    Lando sembra un pilota rinato, rinvigorito. I bei risultati mettono appetito e a lui è decisamente tornata la fame. “C’è del buono in arrivo” afferma Norris. Da tifosi speriamo che non sia solo per la McLaren. Di questi tempi non guasterebbe ammirare qualche bella bagarre nelle posizioni di vertice.


    Foto: McLaren

    Leggi anche: GP Cina, Ricciardo ha corso con un nuovo telaio: «C'era qualcosa di sbagliato prima»

    Leggi anche: Aston Martin, Krack è sicuro: «Le squadre stanno preparando la valigia per Imola»

    Leggi anche: McLaren, il ritmo di Norris non convince Piastri: «Le nostre aspettative erano altre»

  • GP Cina, Ricciardo ha corso con un nuovo telaio: «C'era qualcosa di sbagliato prima»

    Albon poi Stroll. Se l’incidente avvenuto con l’ex Red Bull in Giappone può definirsi un episodio di gara, soprattutto perché nato poco dopo lo spegnimento dei semafori, lo stesso non può dirsi del contatto avuto con Lance nel corso dell’evento di Shanghai. Due azioni sfortunate che hanno comportato in entrambi i casi il ritiro per Daniel Ricciardo.

    E dire che, dopo il difficile addio di stagione, l’australiano sta mettendo assieme i pezzi e si sta esibendo anche ad un livello che gli riconosciamo essere più nelle sue corde. A Suzuka è stato autore di una bella qualifica che lo aveva messo in P11 alle spalle del compagno Tsunoda, mentre a Shanghai, scattato in P12 con Yuki in P19, stava conducendo una bella gara fino al momento del ritiro.

    Quando viene tamponato da Stroll, Daniel occupa la nona posizione del GP. Rimasto in pista con Medie usate e con ancora 30 giri ancora da effettuare, difficilmente sarebbe riuscito a mantenere la zona punti, però quantomeno, stava sostenendo una corsa di altissimo livello.

    Nuovo telaio per Ricciardo a Shanghai

    C'è una ragione dietro questo miglioramento? Secondo quanto riporta ‘Autosport.com’, il nativo di Perth avrebbe chiesto alla Racing Bulls di poter usufruire di un nuovo telaio in occasione dell’appuntamento cinese. Ricciardo ha espresso un parere positivo sin dal primo istante in cui l'ha provato, ma vuole tenersi ancora qualche riserva prima di poter affermare con esattezza la ragione del suo deludente avvio di stagione.

    Racing Bulls, Ricciardo

    Il commento di Daniel: “Sin dal primo giro di pista ho sentito delle sensazioni diverse, positive, e tutto si è svolto in modo molto più fluido. Non voglio però dire che sia tutto merito della sostituzione del telaio. Credo però che ci fosse qualcosa di sbagliato, che non mi facesse sentire bene con il telaio con cui correvo ad inizio anno”.

    “Mi piacerebbe tornare da voi e confermarvelo tra qualche gara. Ciò vorrebbe dire che ho dato una svolta alla mia stagione e mi sarò anche tolto questo peso dallo stomaco”, ha chiosato Ricciardo secondo quanto riporta ‘Autosport.com’. “Potrò dirvi qualcosa di più dopo Miami e Imola”.


    Foto: Red Bull Racing

    Leggi anche: Aston Martin, Krack è sicuro: «Le squadre stanno preparando la valigia per Imola»

    Leggi anche: McLaren, il ritmo di Norris non convince Piastri: «Le nostre aspettative erano altre»

  • Kubika: «2011? Quello doveva essere il mio ultimo Rally. Ho avuto quarantadue fratture»

    Robert Kubica, intervistato durante il podcast Gurulandia, ha parlato dell'incidente più grave che ha avuto in carriera: quello del 2011 durante il Rally d'Andorra. Di seguito vi riportiamo le sue parole dove spiega cos'è accaduto dopo, e il come ha affrontato il post incidente.

    Kubica rivive il suo incidente durante il Rally 2011

    Kubika: «2011? Quello doveva essere il mio ultimo Rally. Ho avuto quarantadue fratture»

    Robert Kubica, parlando dell'incidente che ebbe nel 2011 al volante di una vettura Rally ha dichiarato: "Com’è andato sinceramente mi ricordo poco perché io sono rimasto in coma tanto tempo. Sono arrivato in ospedale solo con un litro e mezzo di sangue, mentre un corpo umano ne ha sei o sette".

    "Secondo me durante i primi interventi in sala operatoria mi hanno preso per i capelli, la parte destra del mio corpo era tutta spappolata. Ho avuto quarantadue fratture e dal dito del piede fino al gomito ero tutto rotto. Le operazioni duravano dodici ore, immaginati chi era fuori dalle sale operatorie ad aspettare. Noi parliamo di me come sportivo e come pilota, ma alla fine io sono umano e quello è stato un momento della mia vita che mi ha fatto aprire gli occhi".

    "Post incidente mi sento una persona diversa a livello umano. Non dico che sono più o meno bravo, però mi sento diverso. Prima io ero destro e dunque attivavo una determinata parte di cervello, adesso sono mancino per gran parte delle cose".

    Il polacco ha poi continuato dicendo: "Ho sviluppato gradualmente dei compensi e ho imparato a vivere per come sono adesso. Se tu mi chiedi di fare un paragone su come facevo certe cose anni fa, non te lo so fare, e direi anche menomale. Questa è stata la chiave del mio recupero, perché oltre a quello fisico iniziale, poi c’è stata una bella botta psicologica nel doversi accettare".

    "Il mio cervello rifiutava i miei limiti. Mi svegliavo di notte con delle robe assurde nella testa perché senti una cosa estranea. Oltre alle difficoltà, io per sei o sette mesi ho perso tutta la sensibilità e non muovevo niente. Ricordo che per due mesi cercavo di muovere il dito, ma non si muoveva, ed è stata una sensazione che solo chi l’ha vissuta può capirla. Il giorno in cui ho accennato un movimento io mi ricordo che è stata una gioia assurda, e questo ti fa capire che comunque tu vivi e sei incazzato perché hai il raffreddore o altro, ma alla fine siamo tutti fortunati. Io ho vissuto realtà in ospedale, che nonostante fossi steso sul letto in condizioni gravissime, c’era gente messa peggio".

    Come tutti sappiamo, i team di Formula 1 impediscono ai loro piloti di fare molte attività, per evitare che quest'ultimi si facciano male. Come raccontato da Robert però non tutte le squadre sono uguali: "BMW non voleva assolutamente. La verità è che io volevo fare rally per trovare qualcosa che migliorasse me stesso, perché sentivo che se riuscivo a guidare in quello stile lì, avrei avuto del vantaggio poi con la Formula 1. Se comincia a piovere e tu sei con le slick, la sensibilità che ti da il rally è impagabile. Adesso però quando inizia a piovere danno subito la bandiera rossa, mentre al Rally di Monte Carlo se entri in pista con le gomme d’asciutto e inizia a nevicare sono c***i tuoi, devi comunque portarla a fine prova e nessuno ferma nulla".

    "Io sentivo questa necessità di trovare quel qualcosa per essere migliore. Poi c’è chi dice che me la cavavo bene. Io penso di essere rimasto nei miei anni d’oro uno che ha potuto sempre dire la sua, però ero sempre alla ricerca di quel qualcosa per migliorarmi".

    "Per questo motivo uno dei primi punti che ho negoziato con Flavio era che io potessi andare a fare Rally. Renault è orientata racing e vengono da periodi in cui avevano dei campioni. L’ultimo prima di me Alonso, e spesso quando tu sei campione puoi fare quasi tutto".

    "Io mi ricordo ai tempi di BMW che ero andato a correre alle otto di sera a Monza per dei test. E mi arrivò un avvertimento da Puma perché non avevo la loro maglietta in dosso. Poi vedi quello che fa Hamilton e capisci. Flavio e la Renault avevano bisogno di sostituire Alonso che andava in Ferrari. Non erano messi bene perché partivano dalla penultima fila, e quando sei in quella posizione con Alonso poi è difficile trovare un altro forte che vuole prendere il suo posto, però la verità è che mi lasciava andare anche se il Rally in cui mi sono fatto male doveva essere il mio ultimo perché l’anno dopo avevo già firmato con la Ferrari".

    Robert Kubica ha poi terminato il suo intervento rivelando che, proprio il giorno prima di mettersi al volante di quella macchina rally, mentre si trovava in hotel aveva avuto un brutto presentimento che lo aveva portato quasi ad annullare tutto. Queste le sue parole: "Io ero a Valencia per i test pre campionato e il mercoledì avevo una sensazione strana. Per questo motivo chiamai il team Rally che mi dava la macchina e sentii il proprietario davvero entusiasta di avermi in squadra perché praticamente per loro era un ripagarmi visto che avevo sempre affittato la macchina da loro ma ad ogni tappa avevo dei problemi tecnici. Visto che si sentivano in colpa mi avevano poi offerto questa chance".

    "Io lo chiamai per dirgli ‘Lasciamo stare’ e lui però mi disse che già Pirelli stava portando le gomme, la strada era già stata bloccata per i test, e alla fine mi convinsi a farlo".

    Leggi anche: Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    Leggi anche: Norris contro il calendario extra large 2024: «Non è sostenibile»

    Foto copertina twitter.com

    Foto interna twitter.com

  • UFFICIALE - La Scuderia Ferrari cambia nome: arriva HP

    Come anticipato ieri, la Ferrari ha annunciato una collaborazione pluriennale con l'azienda Hewlett-Packard, la quale è diventa title sponsor del team. Così, dal GP di Miami debutterà la "Scuderia Ferrari HP", e il logo del marchio americano sarà ben visibile sulle tute dei piloti, sulle divise del personale e anche sulla SF-24. L'accordo non sarà limitato solo alla squadra di Formula 1, ma coinvolgerà anche la FDA e il team di Esports. 

    L'obiettivo di questa partnership è "accelerare l'innovazione sostenibile", in un connubio di altissima tecnologia che si vedrà non solo in pista, ma anche nella comunità: infatti, verranno promosse attività educative per i giovani e le future generazioni. Da un punto di vista più concreto, HP fornirà anche materiale informatico, quale PC e stampanti, alla Scuderia. 

    Il nostro fondatore ci ha lasciato in eredità una volontà di progresso continuo e proprio da questa nasce la nostra spinta innovatrice, su strada e su pista, nonché il nostro impegno per la sostenibilità, dalla carbon neutrality all'educazione delle giovani generazioni. In HP abbiamo ritrovato gli stessi valori, che ne fanno un partner ideale. Non vediamo l’ora di iniziare la nostra collaborazione per affrontare insieme nuove opportunità e nuove sfide", ha dichiarato Benedetto Vigna. 

    Foto copertina x.com

    Leggi anche: Tensione Leclerc-Sainz, Chinchero dice chi è «nel torto»

    Leggi anche: I primi spoiler della «Ferrari azzurra» per il GP di Miami

  • Ben Sulayem: «I media stanno cercando di massacrarmi. Io so chi c'è dietro»

    Per il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem i problemi non sembrano avere una fine. L'emiro, nei giorni scorsi, parlando con Grand Prix 247 ha dichiarato che, nonostante il mese scorso sia stato scagionato da qualsiasi accusa legata ai Gran Premi di Las Vegas e di Jeddah, la stampa continua comunque ad andargli contro. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

    L'opinione di Ben Sulayem

    Ben Sulayem: «I media stanno cercando di massacrarmi. Io so chi c''è dietro»

    Ben Sulayem ha dichiarato: "i media cercano di massacrarmi e assassinarmi. Fortunatamente ho il sostegno di molti. Andate sul sito della FIA. Sono sopraffatto dal sostegno dei membri".

    Negli ultimi mesi la FIA ha anche pubblicato le lettere di tre gruppi di club membri che dichiaravano il loro sostegno a Ben Sulayem. Alcuni di questi lo hanno esortato a intraprendere un'azione legale contro i responsabili delle affermazioni. "Sono stati i membri della FIA a mettermi qui. Non sono i media, né i piloti, né i team di F1".

    L'emiro ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Chi mi accusa non ha il coraggio e il fegato di venire da me. Posso stare in piedi e guardarvi negli occhi, come sportivo da 40 anni, ci sono regole che rispetto. Se non rispettassi le regole, non sarei qui. Io so chi c'è dietro a tutto questo, ma non posso dirlo".

    Leggi anche: Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    Leggi anche: Clamoroso: Antonelli in Williams già da Imola? Deciderà la FIA

    Foto copertina twitter.com

    Foto interna twitter.com

  • Kubica racconta Canada 2007: «Se guardi le immagini pensi 'Come ca**o è possibile»

    L'ex pilota di Formula 1 Robert Kubica è stato recentemente intervistato durante il podcast Gurulandia. Il polacco, durante la lunga chiacchierata ha affrontato diversi arogmenti per lui molto importanti, tra cui i due grandi incidenti che ha avuto durante la sua carriera sportiva. Di seguito vi riportiamo le sue parole riguardo quanto accaduto nel 2007 in Canada.

    Il retroscena dell'incidente

    Kubica racconta Canada 2007: «Se guardi le immagini pensi ''Come ca**o è possibile»

    Robert Kubica ha iniziato la sua chiacchierata parlando dell'incidente avuto in Canada dicendo: "Quella è stata una bella botta. Lì se tu rivedi anche adesso le immagini dici ‘Come c***o è possibile?"

    Il polacco ha poi risposto alla domanda dei due intervistatori riguardo la paura dicendo: "Quando guidi sei talmente concentrato su quello che devi fare che non c’è spazio per nessun’altra emozione o paura. Secondo me tutti gli sportivi quando sono al massimo della loro forma e stanno dando realmente il 100% del loro potenziale sono come un robot".

    "Io dico sempre che l’incidente del 2011, quello grosso che ho avuto con la macchina rally, mi ha cambiato come persona facendomi diventare più emotivo. Io mi reputo pre incidente una macchina, ero programmato, ma non so se sono solo io, però posso dire quello che vivevo io. Nessuna paura".

    "Nella vita è come una cosa molto positiva perché quando vivi le emozioni e le controlli sei una persona più forte, e comunque è naturale viverle ed essere consapevoli e avere padronanza di te stesso, però, a certi livelli, come ad esempio nel paddock di formula 1, è come se tu fossi un piccolo pesce accerchiato dagli squali che ti vogliono mangiare, specialmente all’inizio perché arrivare in Formula 1 è estremamente difficile, ma rimanerci lo è ancora di più".

    Kubica continuando il racconto ha poi detto: "Mia mamma alla fine ha vissuto di tutto e di più. Secondo me io gli ho fatto vivere un periodo della vita bruttissimo per me, ma per loro molto peggio. Nel 2007 non si sapeva niente, perché se tu guardi le immagini dici ‘Questo si è spappolato in mille pezzi’. La verità è che mi ha dato più noia l’elicottero per andare in ospedale, che l’incidente".

    "Il primario appena mi vide mi disse: ‘Come va?’, e io: ‘ Ho un po’ male al piede. Tutto ok’. Faccio tutti i raggi x e mi disse che bisognava rifarli. Una volta rifatti mi dice: ‘Non hai niente, ti teniamo in osservazione per sicurezza ma se non avessi visto le immagini dell’incidente ti avrei fatto già uscire. Durante la notte poi mi hanno poi fatto ulteriori test e a mezzogiorno del giorno dopo ero già a mangiare al ristorante”.

    Il polacco ha poi dichiarato: “La fortuna è stata che io ho spiccato il volo. Mi sono toccato con Jarno Trulli, l’ala è andata sotto e quindi mi ha alzato le ruote anteriori e dunque anche se giravo il volante la macchina andava dritta , esco dalla pista, tocco la via di fuga e praticamente questa mi lancia in aria, ma fortunatamente la forza dell’impatto si è distribuita sotto la vettura".

    "Finché ti cappotti con la macchina, può essere anche l’incidente più spettacolare di tutti, ma le forze diminuiscono man mano che rotoli. Il peggio che può succederti è quando ti schianti dopo una botta secca, quello che purtroppo è successo a Jules Bianchi a Suzuka".

    Leggi anche: Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

    Leggi anche: La Formula 1 guarda all'Asia: si pensa ad un altro circuito cittadino

    Foto copertina twitter.com

    Foto interna twitter.com

  • F1 2024 - Orari e dove vedere il GP di Miami in TV e Streaming

    Dopo essere decollato dalla Cina, adesso l'aereo della Formula 1 atterrerà in America per disputare la prima delle tre tappe sul suolo degli Stati Uniti. Quella che andrà in scena nel weekend del 3-5 maggio si correrà in Florida a Miami sul circuito cittadino che si snoda attorno all'Hard Rock Stadium. Di seguito vi riportiamo il programma ufficiale del fine settimana, e dove sarà possibile seguirlo in diretta.

    GP di Miami, il programma

    Venerdì 3 maggio
    Prove libere 1: ore 18:30
    Qualifica Sprint: ore 22:30
    Sabato 4 maggio
    Sprint: ore 18:00
    Qualifiche: ore 22:00
    Domenica 5 maggio
    Gara: ore 22:00

    GP di Miami, come seguirlo in TV e streaming

    F1 2024 - Orari e dove vedere il GP di Miami in TV e Streaming

    L'intero weekend del GP di Miami, come tutti gli appuntamenti del mondiale, sarà trasmesso in diretta TV su Sky e in streaming su SkyGo: prove libere, qualifiche e gara, nel dettaglio, saranno visibili sui canali Sky Sport F1 HD e Sky Sport Uno. Ecco la programmazione:

    Venerdì e sabato – Prove Libere
    FP1 (venerdì 3 maggio, ore 18:30): diretta TV su Sky Sport F1 HD; streaming su SkyGo o Now TV
    Qualifica Sprint (venerdì 3 maggio, ore 22:30): diretta TV su Sky Sport F1 HD; streaming SkyGo o Now TV

    Sabato – Qualifiche
    Sprint: (sabato 4 maggio, ore 18:00): diretta TV su Sky Sport F1 HD e Sky Sport Uno; streaming SkyGo o Now TV
    Q1, Q2 e Q3 (sabato 4 maggio, ore 22:00): diretta TV su Sky Sport F1 HD e Sky Sport Uno; streaming SkyGo o Now TV

    Domenica – Gara
    Gara (domenica 5 maggio, ore 22:00): diretta TV su Sky Sport F1 HD e Sky Sport Uno; streaming SkyGo o Now TV

    Il Gran Premio in diretta su formula1.it

    Puoi seguire le sessioni del weekend in diretta su formula1.it, tramite la news dedicata alle qualifiche e la pagina live dedicata alla gara con statistiche, infografiche ed immagini dal circuito. Seguici anche su X per tutti gli aggiornamenti in tempo reale.

    A Miami torna la F1 Academy

    Dopo quasi due mesi di stop, a Miami tornerà in azione anche la F1 Academy, categoria dedicata alle sole donne che, dopo aver debuttato a Jeddah in Arabia Saudita, volerà in Florida per disputare il secondo appuntamento stagionale. Tutte le sessioni della categoria cadetta saranno disponibili in diretta su Sky Sport F1 sul canale 207.

     

    Leggi anche: La Formula 1 guarda all'Asia: si pensa ad un altro circuito cittadino

    Leggi anche: Andretti: «Mi sento offeso. Se la F1 vuole il sangue, io sono pronto»

  • Tensione Leclerc-Sainz, Chinchero dice chi è «nel torto»

    Uno dei temi più dibattuti durante il GP di Cina sono state le scaramucce tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, con qualche spinta data tra la Sprint Race e la vera gara. Nulla di troppo eclatante, ma non c'era nulla di meglio su cui discutere riguardo alla Ferrari e quindi l'argomento è esploso come una bomba. 

    Anche Roberto Chinchero, intervenuto nel podcast di Motorsport Italia, ha voluto minimizzare quanto accaduto: "Ci sono aspetti che mettono in risalto questo scenario, come il fatto che un pilota sia uscente e uno abbia appena rinnovato, ma sono scaramucce che vediamo dappertutto quando compagni di squadra si incrociano in pista. Loro sono rivali prima di tutto, poi la situazione viene strumentalizzata visto il contesto. Io credo che Leclerc non abbia fatto una gran manovra in curva 1, ma lì subentra l'orgoglio di non essere superato all'esterno. E lo stesso ha fatto Sainz nella Sprint Race. Non c'è nulla di preoccupante fino a che resta in questi limiti: se ci sarà un'escalation, Vasseur dovrà gestirla". 
     

    Foto copertina x.com

    Leggi anche: Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

    Leggi anche: I primi spoiler della «Ferrari azzurra» per il GP di Miami

  • Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    Giorgio Piola ha commentato la prestazione di Lewis Hamilton al GP della Cina nell'ultimo episodio del podcast Report F1, a cura di Motorsport.com.

    Le parole di Piola

    Questa l'analisi del giornalista: "Io trovo che abbiamo rivisto [il vero, ndr] Hamilton in Cina, perché quello che ha fatto nella gara Sprint è stato fantastico".

    "Proprio come Fernando [Alonso, ndr], lì è venuta fuori la bravura del pilota, e non i problemi della macchina. Io la Mercedes l'ho definita un catorcio, ma comunque non è una buona macchina, se proprio non la vogliamo chiamare catorcio".

    Mercedes, Piola: «Hamilton è sempre lo stesso, anche con un catorcio»

    "[Hamilton, ndr] Ha fatto un exploit fantastico nelle qualifiche [Shootout, ndr] e nella gara Sprint, è stato eccezionale. Poi in gara, le scelte tecniche fatte per lui sono state completamente sbagliate, però è riuscito nonostante tutto a rimontare".

    "Io sono convinto che Hamilton è sempre lui, nonostante le delusioni e tutto quello che potrebbe demotivare un pilota. Appena c'è l'occasione, come Fernando, [Hamilton, ndr] la agguanta con le grinfie".

    "Tutto sommato [quello in Cina, ndr] è stato un weekend positivo per Hamilton come pilota", ha chiosato Giorgio Piola.

    Senza dubbio il fine settimana cinese è stato il migliore per il sette volte campione del mondo in questo inizio di stagione 2024.

    E voi, cosa ne pensate? Siete d'accordo con il commento di Piola, o le vostre aspettative nei confronti di Hamilton non sono state soddisfatte da quanto visto a Shanghai? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

    Leggi anche: Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

    Leggi anche: Clamoroso: Antonelli in Williams già da Imola? Deciderà la FIA

    Leggi anche: Ferrari, Vigna: «Hamilton porterà ciò che è scritto nel nostro DNA»

    Leggi anche: Sainz in Mercedes, quanto c'è di vero? Parla Rosberg

  • La Red Bull non è perfetta: il primo passo falso tra Giappone e Cina

    Siamo ormai nel centro del "ciclo" della Red Bull, in cui la squadra di Milton Keynes ha un significante vantaggio rispetto alla concorrenza. Non ci sono stati quasi mai passi falsi da parte del muretto, dei meccanici o tantomeno da Verstappen (su Sergio Perez non si può dire esattamente la stessa cosa). I guasti sono sporadici, e sono accaduti per esempio al GP di Singapore nel 2023 o in Australia quest'anno. 

    Eppure, Giorgio Piola ha sottolineato una piccola pecca del team: il surriscaldamento del motore. "Abbiamo notato una cosa che potrebbe alimentare la speranza di una minore competitività della vettura. La Red Bull ha introdotto nuova soluzione aerodinamica in Giappone: una presa d'aria supplementare nella parte alta che, a detta dei tecnici, serviva a migliorare l'efficenza. In verità era un modo per controllare il problema di surriscaldamento. Infatti, nonostante le temperature basse, in Cina abbiamo visto riaprire 4 branche nella zona del cofano che erano state chiuse proprio per migliorare la performance. Quindi, un piccolo punto debole ci sarebbe anche sulla RB20, sul piano dell'affidabilità", ha detto il giornalista al podcast di Motorsport. 

    Leggi anche: Ferrari, non solo pance e fondo: le novità in arrivo tra Miami e Imola

    Leggi anche: Aston Martin, Krack è sicuro: «Le squadre stanno preparando la valigia per Imola»

  • Nuovo sistema di punti in F1? Le parole dei protagonisti

    Un nuovo sistema di punti potrebbe essere introdotto in Formula 1 a partire dal 2025: vediamo in cosa consiste e come è stato giudicato dai protagonisti della classe regina del motorsport.

    Nuovo sistema di punteggio in F1? La struttura

    La nuova regola, che deve essere ancora approvata dalla F1 Commission, prevederebbe di consegnare dei punti ai primi 12 classificati in gara, piuttosto che ai primi 10 (come accade attualmente).

    La proposta è stata avanzata, con tutta probabilità, per rendere la lotta a centro gruppo il più avvincente possibile. 

    Ecco una tabella che spiega come cambierebbe l'assegnazione dei punti.

    Piazzamento in gara Punti assegnati con sistema attuale Nuovo sistema di punti proposto
    25 punti 25 punti
    18  18
    15 15
    12 12
    10 10
    8 8
    6 6
    4 5
    2 4
    10° 1 3
    11° 0 2
    12° 0 1
    Giro veloce 1 punto (solo per chi rientra nella top 10) 1 punto (solo per chi rientra nella top 12)

    Il parere dei protagonisti

    Come si potrebbe immaginare dalle prestazioni in pista, i team principal di RB e Haas - ovvero Laurent Mekies ed Ayao Komatsu - si sono schierati a favore della proposta.

    Christian Horner, team principal della Red Bull, si definisce "imparziale"; mentre Vasseur, al comando della Ferrari, conferma di "non essere contrario", come riportato da Motorsport.com.

    Stando a F1i.com, invece; Valtteri Bottas e Kevin Magnussen, piloti rispettivamente di Sauber e Haas, sono favorevoli; con il danese che addirittura vorrebbe "punti per ogni classificato, come in Indycar".

    Pierre Gasly dell'Alpine, invece, si dice "contento del sistema attuale, che sprona le squadre a fare meglio"; mentre Alex Albon, in forza alla Williams, gradirebbe questo cambiamento, ma allo stesso tempo vorrebbe "una macchina capace di essere con costanza in top 10".

    Infine, Martin Brundle, ex pilota di F1, commenta così la proposta: "I punti del campionato mondiale di Formula Uno devono essere conquistati con fatica e custoditi, gli va dato valore. Non un qualcosa che cade dal cielo, con tutti che vincono un premio".

    E voi, siete favorevoli o contrari a questo nuovo sistema di punteggio proposto? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

    Leggi anche: Clamoroso: Antonelli in Williams già da Imola? Deciderà la FIA

    Leggi anche: Ferrari, Vigna: «Hamilton porterà ciò che è scritto nel nostro DNA»

    Leggi anche: Sainz in Mercedes, quanto c'è di vero? Parla Rosberg

    Leggi anche: Ferrari, ecco perché la SF-24 ha deluso in gara a Shanghai

  • I primi spoiler della «Ferrari azzurra» per il GP di Miami

    La Ferrari arriverà con una grande novità per il GP di Miami: una livrea azzurra, in ricordo del colore sfoggiato da piloti e meccanici negli anni '60 e '70 (ma, in fondo, si tratta di una strategia di marketing). Non si sa ancora se la vettura sarà tutta blu, oppure solo in parte, ma nel mentre sono usciti piccoli spoiler in attesa del lancio ufficiale. 

    Il primo è un video pubblicato proprio dai canali social della Scuderia, in cui si vedono i piloti indossare la tuta da corsa e gli stivaletti nella tonalità Azzurro "La Plata" e Azzurro "Dino""Il blu era il colore tradizionale di Enzo Ferrari. Gli impiegati avevano la divisa di questo colore, e anche le macchine erano tutte in azzurro, oppure rosse ma con qualche dettaglio in La Plata. A Ferrari piaceva tanto l'azzurro perchè era un tono rilassante, mentre il blu scuro era quello usato nelle competizioni americane", hanno spiegato Flavio Manzoni e Silvia Cavallaro. 

    In un altro video, invece, si vedono le magliette, i cappellini e tutto quello che non si usa in pista (e, probabilmente, sarà venduto anche dai tifosi). Quello che predomina, in questo caso, è l'azzurro "La Plata", come si vede nella foto di copertina e nel filmato qui sotto. Per la livrea, invece, dovremo ancora attendere. 

     

    Foto copertina x.com

  • Ferrari, Alesi: «Sainz e Leclerc sono avversari, non alleati»

    La tensione tra Charles Leclerc e Carlos Sainz era nell'aria da quando la Scuderia ha annunciato l'ingaggio di Lewis Hamilton, e ci sono voluti cinque GP per vedere le prime scintille. A causa di una mossa un po' azzardata fatta dallo spagnolo ai danni del monegasco nella Sprint Race gli animi si sono accesi, e il numero 16 ha voluto restituire il favore durante la gara. Al momento tutto è contenuto nei limiti della competizione, quindi nulla di allarmante. 

    I nodi delicati sono altri, come ha voluto sottolineare Jean Alesi in un intervento al Corriere della Sera: "In Cina abbiamo avuto la misura delle difficoltà che incontra la Ferrari in questa fase del Mondiale. Non poche se valutiamo i dati delle qualifiche e del Gp. I punti ottenuti, dunque, credo siano preziosi puntando a conquistare il secondo posto finale, considerando i progressi McLaren e l’invulnerabilità Red Bull. Va migliorata la macchina e anche la comunicazione. È un tema per Vasseur sin dai tempi della presentazione della vettura 2023 quando si parlò di una macchina fenomenale: i discorsi prima e dopo le gare devono rispecchiare la realtà ed essere aderenti ai risultati ottenuti in pista. Sempre in Cina è emerso anche un altro argomento che, a mio avviso, chiede chiarezza. Mi riferisco al rapporto tra i due piloti del Cavallino. Sainz è un vero signore, sono certo che non farà mai nulla contro la squadra. Ma ha la comprensibile necessità di giocare ogni sua carta ed è nella condizione di farlo. D’altro canto, Leclerc deve dare tutto per porsi nel ruolo di leader e quando si trova dietro Carlos è costretto a spingere. Mi pare inevitabile. I due piloti, sia chiaro, non sono alleati, sono avversari, pur nel rispetto degli obiettivi del team".

    Foto copertina x.com

    Leggi anche: Alonso, più di 150 ore di volo dopo solo 5 GP

    Leggi anche: Ferrari, Vigna: «Hamilton porterà ciò che è scritto nel nostro DNA»

  • Clamoroso: Antonelli in Williams già da Imola? Deciderà la FIA

    Stando a quanto riportato da Joe Saward, Andrea Kimi Antonelli potrebbe approdare in Formula 1 tra meno di un mese, al GP dell'Emilia-Romagna, sostituendo Logan Sargeant in Williams.

    Qual è l'unico ostacolo per quest'operazione di mercato? La Federazione Internazionale, che deve dare la propria approvazione.

    L'analisi di Saward

    Questa la spiegazione del giornalista britannico, disponibile sul suo blog JoeblogsF1"La Mercedes sembra intenzionata a promuovere Antonelli, ma teme che possa essere un passo troppo grande e che sarebbe meglio per lui fare un po' di tempo in una squadra più piccola".

    "Per questo motivo, Antonelli potrebbe essere ceduto in prestito alla Williams, che in questo momento è alla ricerca di un pilota. La Williams prenderebbe Antonelli se potesse averlo per 18 mesi, ma il problema è che [il pilota, ndr] non è abbastanza grande per ottenere una superlicenza fino al 25 agosto, quando compirà 18 anni".

    "La Williams potrebbe chiedere alla FIA una deroga, visto che Max Verstappen è entrato in F1 all'età di 17 anni, e se un giovane ha le carte in regola allora dovrebbe essere ammesso.  È un'argomentazione che non fa una piega".

    Clamoroso: Antonelli in Williams già da Imola? Serve l''ok della FIAimi Antonelli sale a bordo della Mercedes W12 per effettuare il suo primo test con una F1: Spielberg, 17 aprile 2024

    "È molto importante che la F1 abbia un nuovo astro nascente, in particolare uno italiano. È una storia positiva, e la FIA ne avrebbe bisogno in questo momento. Un rifiuto [della proposta, ndr] sarebbe un'altra storia negativa per la Federazione. Se Antonelli ottenesse la deroga, salirebbe sulla Williams a Imola il 19 maggio, il luogo perfetto per il debutto di un pilota bolognese in F1".

    "Logan Sargeant potrebbe correre davanti al pubblico di casa a Miami prima di essere lasciato andare... Tutto questo potrebbe sembrare brutale, ma la F1 è fatta di eccellenza - l'élite, il meglio del meglio - e Sargeant ha avuto molte occasioni", ha scritto infine Saward.

    Effettivamente quanto spiegato dal reporter ed analista inglese non sembra pura utopia: ci sono delle concrete possibilità che Andrea Kimi Antonelli debutti in F1 tra meno di un mese ad Imola.

    Ciò significa che succederà sicuramente? No, non si ha ancora nessuna certezza chiaramente, ma pensare ad un arrivo anticipato del classe 2006 non è pura utopia.

    E voi, cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

     

    Leggi anche: Ferrari, Vigna: «Hamilton porterà ciò che è scritto nel nostro DNA»

    Leggi anche: Sainz in Mercedes, quanto c'è di vero? Parla Rosberg

    Leggi anche: Ferrari, ecco perché la SF-24 ha deluso in gara a Shanghai

    Leggi anche: Cosa manca a Verstappen per essere leggenda? Risponde Vanzini

    Foto copertina www.instagram.com

    Foto copertina www.clipartmax.com

    Foto interna www.instagram.com

  • Ferrari, non solo pance e fondo: le novità in arrivo tra Miami e Imola

    Il GP della Cina ha rappresentato una brusca doccia fredda per la Ferrari che, dopo il positivo avvio di mondiale, è incappata nel primo primo passo falso stagionale. Dopo essersi sempre rivelata seconda forza in campo, con quattro piazzamenti a podio nella prime quattro gare, a Shanghai la SF-24 non è mai apparsa in forma, a suo agio con le caratteristiche del tracciato ma, al contrario, in affanno sul giro secco e lenta in gara dove mai, né Leclerc né Sainz, hanno "acceso" le gomme e avuto un passo gara avvcinabile alla Red Bull o alla McLaren (capace proprio di scavalcare la Rossa nel ruolo di prima inseguitrice del team campione del mondo).

    Una trasferta complicata chiusa al quarto posto da Leclerc e al quinto da Carlos Sainz che, dati alla mano, hanno incassato un gap non trascurabile dalla concorrenza, faticando per gran parte di gara a tenere il ritmo delle altre monoposto sia con gomme Medie sia con le hard. Un quadro che, di fatto, certifica evidenzia le difficoltà della Rossa nel far funzionare le gomme ma che, per quanto visto nella Sprint Race, sottintende anche un lavoro sul set-up e nella gestione del weekend non ottimale. Difficoltà che, con tutta probabilità, verranno attenuate su piste maggiormente affini al Cavallino ma che, dati alla mano, potranno essere brillantemente superate solamente portando in pista, come già effettuato dalla diretta concorrenza, un pacchetto di aggiornamenti con cui andare a potenziare i punti forti del progetto e con cui, soprattutto, puntellare le debolezze.

    Aggiornamenti che, come si è appreso, arriveranno a cavallo della gara di Miami e quella di Imola e che, come trapela dalla GeS, riguarderanno diverse aree della SF-24. In primis ci saranno sviluppi nella zona dei sidepods, in cui con tutta probabilità non ci sarà più il vassoio nella zona inferiore ma verrà spostato nella zona superiore della bocca dei radiatori, ispirandosi chiaramente alla Red Bull per andare a separare i flussi d'aria tra quelli diretti nella zona superiore della monoposto (che confluiscono poi nello scivolo) e quelli che finiscono nella zona del sottosquadro e, di conseguenza, lambiscono il fondo vettura. Di conseguenza potrebbe essere necessario rivedere la disposizione delle masse radianti o comunque, come accaduto per Red Bull, il sistema di raffreddamento della power unit.

    Sempre in questa area è probabile che verranno rivisti i supporti degli specchietti, utili a veicolare al meglio i flussi laminari al bobywork, così come potrebbe esserci, come "spoilerato" nel filming day di Fiorano, una nuova shark-finn con una diversa profilatura sopra la "cupola". Anche lo scivolo, restando nella zona centrale della vettura, sarà ritoccato, specie nella sua forma terminale, nella zona dove converge con il fondo vettura.

    Chiaramente verrà rivisto il fondo vettura, sia nella zone delle fence, sia nel bordo d'uscita laterale dove si andrà a lavorare di microaerodinamica e soprattutto nella zona inferiore del Veturi, dove saranno riviste le canalizzazione d'aria, sia nello shape delle componenti che nella gestione dei volumi per gestire le diverse aree di pressione per generare una maggiore quantità di downforce, quantomai necessaria anche per una migliore gestione delle coperture.

    Anche a livello di aerodinamica superiore ci saranno delle novità, con una nuova anteriore che dovrebbe debuttare, profondamente rivista per ottimizzare la gestione dei flussi d'aria (mentre non dovrebbe essere toccato il "naso", che dovrebbe mantenere la sua forma attuale, allargata e di sezione costante tra l'attacco all'ala e quello alla scocca). Stesso discorso al posteriore, dove dovrebbe apparire una nuova ala maggiormente adatta a piste da medio-alto carico accompagnata anche da una nuova beam-wing.

    Leggi anche: Mercedes, Wolff shock: «Addio di Hamilton? Peggio perdere un ingegnere»

    Leggi anche: Verstappen leader solitario in Cina, McLaren affonda Ferrari: le pagelle del GP

    Foto copertina media.ferrari.com

  • Aston Martin, Krack è sicuro: «Le squadre stanno preparando la valigia per Imola»

    La Formula1 corre veloce. Con il GP della Cina è andato in archivio il quinto appuntamento della stagione e l’evento che si terrà nel weekend del 3-5 maggio a Miami decreterà la fine della prima parte dell’anno in territori extraeuropei.

    Dal 17 maggio, infatti, in occasione del GP d’Italia a Imola, il Circus farà tappa stabile in Europa con il solo appuntamento del Canada a fare eccezione, come da tradizione (7-9 giugno).

    Il ritorno della Formula1 in Europa è sinonimo di sviluppi, dei primi grandi sviluppi. Finora abbiamo visto soltanto qualche piccola miglioria qua e là, ma all’interno delle fabbriche è iniziato il tour de force per permettere alla produzione di ultimare gli upgrade in tempo per la spedizione in territorio italiano.

    In arrivo il primo grande step evolutivo per i team, le anticipazioni di Krack

    Gli addetti ai lavori si attendono degli sviluppi davvero importanti, su cui, il team principal dell’Aston Martin ha fatto già qualche anticipazione a ‘Sky Sports F1’: “Penso che tutti stiano già preparando le valigie per Imola. Le squadre stanno lavorando molto sulle parti in carbonio e credo che l'intero paddock avrà un aspetto diverso a Imola, afferma Mike Krack, secondo quanto riportano 'Motorspor.com' e 'SoyMotor.com'.

    Aston Martin, Krack

    Anche se a volte si tratta di migliorie poco visibili, negli ultimi anni i tecnici stanno spingendo molto sulla riduzione di peso mediante l’utilizzo di nuovi materiali. Il fatto che Krack parli di qualcosa di evidente ci fa sperare nella possibilità di poter ammirare anche qualche nuova soluzione tecnico-aerodinamica.

    Gli aggiornamenti più attesi sono sicuramente quelli di Ferrari, McLaren, Mercedes e Aston Martin. Squadre che non vedono l’ora di affermare, in alcuni casi tornare ad imporre, la propria supremazia sui rivali, nel tentativo ultimo di cucire il gap rimediato in questi anni nel confronto con la Red Bull. 


    Foto: Aston Martin

    Leggi anche: McLaren, il ritmo di Norris non convince Piastri: «Le nostre aspettative erano altre»

    Leggi anche: Alonso regala spettacolo in Cina, ma che brivido nel finale: «Ho rischiato di uscire»

  • McLaren, il ritmo di Norris non convince Piastri: «Le nostre aspettative erano altre»

    La McLaren ha fatto uno step sorprendente in Cina. Sia in termini di prestazione pura in qualifica che in gara. La capacità dimostrata da Lando Norris, di poter mantenere un ritmo costantemente in linea a quello di Perez nel corso dello stint su Hard gli ha permesso di terminare la corsa al secondo posto con quasi 7 secondi di vantaggio sul messicano.

    Il compagno di box, Oscar Piastri, non è stato però in grado di mettere in mostra lo stesso ritmo del britannico. Sicuramente l’essersi ritrovato in lotta a centro gruppo non ha aiutato. Ciononostante, al termine della gara che lo ha visto chiudere in ottava posizione, l’australiano ha commentato positivamente i progressi compiuti dalla squadra.

    Piastri invita la squadra ad un'analisi approfondita dopo l'appuntamento di Shanghai

    Uno step ‘anomalo’ dovuto dal fatto che la vettura era sostanzialmente la stessa vista ad inizio stagione: “Dobbiamo capire perché il nostro potenziale cambia così tanto a seconda delle giornate. Stanno circolando delle buone idee in fabbrica e in pista, ma dobbiamo comprendere ciò che ci permette di essere forti in alcune occasioni piuttosto che in altre”.

    Siamo arrivati in Cina pensando che avremmo fatto fatica a stare nel gruppo assieme agli altri, ha proseguito Oscar Piastri secondo quanto riporta ‘RacingNews365.com’. “Vedere Norris esibirsi ad un simile livello è stato comunque incoraggiante, soprattutto pensando a quelle che erano le aspettative. Abbiamo degli aggiornamenti in arrivo, sono entusiasmato dal pensiero di sapere cosa ci porterà il futuro”, ha chiosato.

    GP Cina 2024, McLaren, Norris, Piastri

    Stroll-Ricciardo, la 'sentenza' di Piastri

    Nel post gara cinese si è discusso tanto anche del contatto avvenuto tra Ricciardo e Stroll. Lance ha scaricato la colpa dell’incidente sui piloti davanti che, secondo lui, hanno frenato troppo duramente alla ripartenza dalla Safety Car, ma Oscar Piastri non la pensa allo stesso modo: “Stroll se lo sarebbe dovuto aspettare, soprattutto in quella curva. Eravamo davvero tutti molto vicini, ma nessun’altro ha avuto un incidente tranne lui, ha sentenziato.


    Foto: McLaren

    Leggi anche:  Alonso regala spettacolo in Cina, ma che brivido nel finale: «Ho rischiato di uscire»

    Leggi anche: Red Bull-Perez: Checo chiede troppo, ma Marko sembra pronto ad una controproposta

/ 5
Grazie per aver votato!