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    On Rugby

  • La diretta streaming di Galles-Italia del Sei Nazioni femminile 2024

    Italia femminile – ph. Federugby/Federugby via Getty Images

    Gli ultimi 80 minuti del Sei Nazioni femminile 2024 per Italia e Galles, opposte l’una di fronte all’altra al Millennium Stadium di Cardiff.

    Le Azzurre cercano i punti che possono ancora regalare loro il terzo posto, mentre le padrone di casa vogliono vincere la loro prima partita nel Torneo e provare ad allontanarsi dall’ultimo posto in classifica.

    Cento caps per la prima linea dell’Italia Lucia Gai, che parte dalla panchina nella formazione studiata da Nanni Raineri e dal suo staff per questa ultima partita della competizione.

    Leggi anche: Sei Nazioni femminile 2024: la preview di Galles-Italia

    Galles-Italia, la diretta streaming

    Galles-Italia, le formazioni

    Galles: 15 Jenny Hesketh, 14 Lisa Neumann, 13 Hannah Jones (c), 12 Hannah Bluck, 11 Carys Cox, 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 1 Gwenllian Pyrs, 2 Carys Phillips, 3 Sisilia Tuipulotu, 4 Natalia John, 5 Abbie Fleming, 6 Alisha Butchers, 7 Alex Callender, 8 Georgia Evans.
    A disposizione: 16 Kelsey Jones, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Kate Williams, 20 Gwennan Hopkins, 21 Sian Jones, 22 Niamh Terry, 23 Nel Metcalfe.

    Italia: 15 ⁠Beatrice Capomaggi, 14 ⁠Aura Muzzo, 13 ⁠ Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 ⁠Vittoria Ostuni Minuzzi, 10 ⁠Emma Stevanin, 9 ⁠Sofia Stefan, 1 Silvia Turani, 2 Vittoria Vecchini, 3 ⁠Sara Seye, 4 ⁠Sara Tounesi, 5 ⁠Giordana Duca, 6 Ilaria Arrighetti, 7 Francesca Sgorbini⁠, 8 Elisa Giordano (c)
    A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 ⁠Gaia Maris, 18 ⁠Lucia Gai, 19 ⁠Valeria Fedrighi, 20 Isabella Locatelli, 21 Beatrice Veronese, 22 Veronica Madia, 23 Francesca Granzotto

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  • Sei Nazioni femminile 2024: la preview di Galles-Italia

    La preview di Galles-Italia – ph. Federugby/Federugby/Charles McQuillan via Getty Images

    La prima sfida del lungo Super Saturday del Sei Nazioni femminile 2024 inizia a Cardiff, dove diecimila spettatori popoleranno gli spalti del Millennium Stadium per supportare il Galles contro l’Italia, malgrado le ragazze di Ioan Cunningham difficilmente potranno lasciare l’ultimo posto in classifica.

    È l’ultima possibilità delle Azzurre di agguantare il terzo posto. Un’opportunità ancora non tramontata ma che non è completamente nelle mani delle atlete italiane. In ogni caso serve una vittoria, meglio se con bonus, in un campo sul quale l’Italia ha vinto nel 2022 e nel 2020.

    L’Italia arriverà terza se si verifica uno dei seguenti tre casi: vittoria con bonus sul Galles e vittoria dell’Irlanda senza bonus sulla Scozia; vittoria con bonus sul Galles e miglior differenza punti rispetto all’Irlanda, se questa vince con bonus sulla Scozia; vittoria senza bonus sul Galles e miglior differenza punti rispetto all’Irlanda, se questa vince senza bonus sulla Scozia.

    La griglia di partenza della corsa al gradino più basso del podio vede le Azzurre con -72 di differenza punti e l’Irlanda con -74.

    Leggi anche: Richard Hodges, allenatore della difesa delle Zebre, verso la Nazionale

    Il terzo posto non vale solo il prestigio di una posizione nobile alla fine del Torneo, ma anche la qualificazione diretta alla Rugby World Cup 2023.

    Per l’Italia, però, non inizia e non finisce tutto con la questione della terza posizione in classifica. Una prestazione convincente e una vittoria a Cardiff sono essenziali per chiudere con fiducia ed entusiasmo un Torneo che non è stato fin qui particolarmente soddisfacente, fatta eccezione per la vittoria in Irlanda.

    Le Azzurre devono dimostrare di essere capaci di imporre il proprio gioco e di non giocare solamente di rimessa. Le qualità offensive della squadra non sono in dubbio, né la capacità difensiva di una squadra che non si arrende mai. Quello che è mancato finora è stata la capacità di mantenere il possesso e di risalire il campo tatticamente.

    Il Galles è un test non semplice da questo punto di vista: Lleucu George possiede un ottimo destro, tra i migliori in mostra nel Torneo, e il trio di terza linea composto da Alisha Butchers, Alex Callender e Georgia Evans è abile a inquinare il possesso nei punti d’incontro.

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    L’inserimento di Beatrice Capomaggi e lo spostamento ad apertura di Emma Stevanin, di ritorno da un problema alla caviglia, possono essere letti in chiave di un maggiore pragmatismo tattico da parte di Nanni Raineri e del resto dello staff.

    Un plauso, infine, a Lucia Gai. Quando la prima linea entrerà in campo otterrà la sua presenza numero 100 con la maglia della nazionale. Un traguardo eccezionale per una giocatrice che ha attraversato più di un ciclo in azzurro, rimanendo sempre un punto di riferimento là dove il gioco è più duro. Sarà la decima giocatrice a raggiungere il traguardo delle cento presenze nel rugby italiano, tra maschile e femminile, raggiungendo la ristretta cerchia composta da Sara Barattin, Alessandro Troncon, Andrea Lo Cicero, Martin Castrogiovanni, Marco Bortolami, Sergio Parisse, Mauro Bergamasco, Alessandro Zanni e Leonardo Ghiraldini.

    Si gioca alle 13:15, fischierà il calcio d’inizio l’arbitra Aimee Barrett-Theron.

    Galles: 15 Jenny Hesketh, 14 Lisa Neumann, 13 Hannah Jones (c), 12 Hannah Bluck, 11 Carys Cox, 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan; 1 Gwenllian Pyrs, 2 Carys Phillips, 3 Sisilia Tuipulotu, 4 Natalia John, 5 Abbie Fleming, 6 Alisha Butchers, 7 Alex Callender, 8 Georgia Evans.
    A disposizione: 16 Kelsey Jones, 17 Abbey Constable, 18 Donna Rose, 19 Kate Williams, 20 Gwennan Hopkins, 21 Sian Jones, 22 Niamh Terry, 23 Nel Metcalfe.

    Italia: 15 ⁠Beatrice Capomaggi, 14 ⁠Aura Muzzo, 13 ⁠ Alyssa D’Incà, 12 Beatrice Rigoni, 11 ⁠Vittoria Ostuni Minuzzi, 10 ⁠Emma Stevanin, 9 ⁠Sofia Stefan, 1 Silvia Turani, 2 Vittoria Vecchini, 3 ⁠Sara Seye, 4 ⁠Sara Tounesi, 5 ⁠Giordana Duca, 6 Ilaria Arrighetti, 7 Francesca Sgorbini⁠, 8 Elisa Giordano (c)
    A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 ⁠Gaia Maris, 18 ⁠Lucia Gai, 19 ⁠Valeria Fedrighi, 20 Isabella Locatelli, 21 Beatrice Veronese, 22 Veronica Madia, 23 Francesca Granzotto

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  • Richard Hodges, allenatore della difesa delle Zebre, verso la Nazionale

    Zebre, Richard Hodges – ph. Zebre Rugby

    L’attuale allenatore della difesa delle Zebre, il gallese Richard Hodges, sembra destinato a rilevare il ruolo di Marius Goosen come tecnico specialista all’interno dello staff dell’Italia.

    Lo sostengono diverse fonti, italiane e gallesi, che negli ultimi giorni hanno accostato il nome del tecnico della franchigia ducale a quello della nazionale azzurra, all’interno di un domino che vedrebbe Massimo Brunello e Mattia Dolcetto entrare nello staff delle Zebre.

    Hodges, 48 anni, ha in passato fatto parte degli staff di Cardiff e del Galles U20. Dalla scorsa estate è entrato nel gruppo tecnico alla guida della franchigia ducale, contribuendo alla sostanziale crescita di competitività dei gialloblù.

    Leggi anche: Massimo Brunello verso la panchina delle Zebre

    Il prossimo 8 maggio la Federazione Italiana Rugby ha programmato una conferenza stampa di sintesi dell’attività internazionale svolta fino a qui e si presume che possa essere l’occasione per annunciare ufficialmente l’evoluzione dello staff azzurro.

    Con l’arrivo di Gonzalo Quesada sulla panchina dell’Italia è stato sin da subito chiaro che ci sarebbe stato un ampliamento delle figure a disposizione del tecnico argentino rispetto al recente passato. In occasione del Sei Nazioni 2024, Quesada è stato affiancato da Marius Goosen, Andrea Moretti, German Fernandez e Philippe Doussy.

    Le prossime sfide degli Azzurri sono previste contro Samoa, Tonga e Giappone nel mese di luglio, ampiamente dopo la fine della stagione del rugby di club. Richard Hodges potrebbe quindi già viaggiare in tournée con la nazionale per i tre test estivi dell’Italia.

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  • Varney contro Vincent nella domenica pomeriggio di Premiership

    Stephen Varney e Billy Twelvetrees del Gloucester – ph. Thibaud MORITZ / AFP

    Gli Azzurri Stephen Varney e Ross Vintcent si troveranno l’uno di fronte all’altro nel corso di Gloucester-Exeter Chiefs, match della sedicesima giornata di Premiership, di scena domenica 28 aprile.

    Il mediano di mischia classe 2001 partirà titolare nella gara che anticipa lo scontro di Challenge Cup contro il Benetton del prossimo 4 maggio, mentre il terza linea sarà in panchina, pronto a entrare a partita in corso in quella che è una trasferta importante per le residue speranze dei Chiefs di centrare i playoff.

    Nell’anticipo del venerdì, intanto, i Saracens hanno battuto il Bath 12-15 in un match molto tirato che ha visto i londinesi andare avanti 0-12, venire raggiunti nel corso della ripresa e poi sigillare la partita con un piazzato di Owen Farrell al 77′. Marco Riccioni è entrato al 50′.

    Sabato pomeriggio spazio agli Harlequins di Louis Lynagh, ancora una volta titolare per il club con la maglia numero 14. Ospiteranno in casa i Northampton Saints primi in classifica in un match cruciale per la corsa ai playoff.

    Leggi anche: Filippo Alongi e Joshua Furno sono vicini ai playoff di ProD2

    In Francia altro lotto di italiani all’estero pronti a scendere in campo. Si parte da Federico Mori, numero 12 per il Bayonne che ospita il Bordeaux alle 17:00 di sabato 27 aprile. I biancocelesti cercano punti che li tengano lontani dalla zona retrocessione.

    Pietro Ceccarelli titolare nella sfida tra Montpellier e Perpignan. Per gli heraultais è un match decisivo per la salvezza, mentre i catalani sembrano aver acquisito una solida distanza di sicurezza.

    Monty Ioane confermato per Lione nella sfida casalinga contro Pau. Ai rossoneri serve assolutamente una vittoria per tenere a distanza proprio Montpellier e provare a scavalcare Clermont. Martin Page-Relo partirà ancora una volta dalla panchina.

    Infine, non sono state ancora ufficializzate le formazioni per il posticipo di domenica tra La Rochelle e Tolone, ma secondo le probabili formazioni diramate da Midi Olympique Paolo Garbisi dovrebbe vestire di nuovo la maglia numero 10 dei rossoneri.

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  • Filippo Alongi e Joshua Furno sono vicini ai playoff di ProD2

    Filippo Alongi e Joshua Furno sono vicini ai playoff di ProD2

    Anche la stagione della ProD2, seconda divisione del rugby francese, volge al termine. Quando mancano soltanto 160 minuti alla fine della stagione regolare il Beziers di Filippo Alongi e il Dax di Joshua Furno sono ben posizionati per poter aspirare ai playoff promozione.

    Alongi, pilone classe 2000 arrivato in Francia a inizio aprile come joker medical, ha giocato venerdì la sua prima partita da titolare con il nuovo club. A Grenoble, il Beziers è stato battuto 34-19, ma in classifica ha mantenuto il terzo posto dietro Vannes e Provence, ormai lanciate verso le prime due posizioni. Per l’Azzurro 44 minuti in campo.

    Furno, instancabile giramondo alla sua tredicesima esperienza con un club diverso in quindici anni di carriera, continua a macinare minuti e chilometri in campo: con Dax ha accumulato 18 presenze, di cui 13 da titolare, e ha sfondato il muro dei 1000 minuti stagionali.

    Leggi anche: URC: gli highlights di Ulster-Benetton

    Venerdì sera Dax ha battuto Mont-de-Marsan in trasferta per la prima volta dopo 18 anni. Il risultato di 13-18 premia i biancorossi, con Furno in campo per gli interi 80 minuti. Dax mantiene così il quinto posto in classifica con 4 lunghezze di vantaggio proprio su Mont-de-Marsan e su Nevers, sesta e settima.

    A Mont-de-Marsan, intanto, non ha avuto molta fortuna Cherif Traoré. L’ex pilone del Benetton, arrivato a inizio stagione, ha raccolto appena due presenze. Otto, invece, le apparizioni per Edoardo Gori con Colomiers: il club nono in classifica ha quest’anno puntato maggiormente su alcune nuove leve nella posizione di mediano di mischia, lasciando all’ex numero 9 azzurro soltanto un paio di presenze da titolare e 227 minuti in totale.

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  • URC: gli highlights di Ulster-Benetton

    Gli highlights di Ulster-Benetton – ph. Benetton Rugby

    Fallita la missione irlandese del Benetton.

    A Belfast i biancoverdi partono forte, segnano subito e danno l’impressione di poter fare la partita, ma pian piano scivolano in una serie di errori che consente ai padroni di casa di Ulster di prendere in mano l’incontro.

    All’intervallo il tabellone dice 21-8, una montagna davvero dura da scalare. La franchigia veneta è ostinata e risale fino al 28-27 del 65′, ma poi concede immediatamente 10 punti in fila che uccidono i sogni di gloria biancoverdi.

    Solo la marcatura nel finale di Albornoz salva il salvabile e consente di portare a casa almeno due punti, che saranno preziosi alla fine della giornata per la classifica.

    Leggi anche: URC: a Belfast il Benetton segna 5 mete ma non basta. Vince Ulster 38-34

    Gli highlights di Ulster-Benetton

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  • URC: a Belfast il Benetton segna 5 mete ma non basta. Vince Ulster 38-34

    URC: a Belfast il Benetton segna 5 mete ma non basta. Vince Ulster 38-34

    La 15esima giornata di URC si apre con la sconfitta del Benetton: al Kingspan stadium vince l’Ulster 38-34. Cinque le mete per la squadra di Marco Bortolami che dopo un buon avvio di match e una buona mezz’ora di gioco cala in difesa e lascia troppo spazio agli avversari che si prendono il match e cinque punti fondamentali per la corsa ai playoff.

    La franchigia veneta gioca bene a tratti ma subisce per troppo tempo la difesa asfissiante dei nordirlandesi e il loro possesso palla. Nella ripresa i Leoni reagiscono e a cavallo del 60′ recuperano il risultato grazie anche alla serata positiva al piede di Tomas Albornoz. Sarà proprio l’argentino nel finale a ridurre lo svantaggio e a permettere al Benetton di portare a casa un punto di bonus offensivo e uno difensivo.

    Per Treviso due punti fondamentali grazie alle cinque mete di Tommaso Menoncello, Jacob Umaga, Toa Halafihi, Ivan Nemer e di Tomas Albornoz. Nella classifica generale Benetton e Ulster si ritrovano appaiate a 44 punti, in attesa dei match del sabato. Il prossimo week-end la squadra di Marco Bortolami sarà impegnata nella semifinale di Challenge Cup con il Gloucester, prima di volare in Sudafrica per la 16esima giornata di Urc.

    Leggi qua: URC: dove si vede la sfida tra Zebre e Glasgow Warriors in TV e streaming

    La cronaca

    Il Benetton parte forte. Al primo possesso i trevigiani tengono il pallone per diversi minuti, l’azione è lunghissima e le fasi di gioco sono oltre le venti. La difesa di casa difende bene ma, dopo l’ennesima accelerazione, Rhyno Smith gioca il 2 contro 1 per Tommaso Menoncello che segna in bandierina la prima meta. 0-5.

    L’Ulster non sta a guardare e risponde con la stessa moneta: il gioco dei nordirlandesi è altresì veloce ed efficace. John Cooney raccoglie il pallone da una ruck e corre nello spazio lasciato indifeso dal Benetton. Sotto mano per Tom Stewart e meta sotto i pali. 7-5.

    Il Benetton è in serata, è consapevole dei propri mezzi e gioca bene in attacco contro una difesa solida ma a volte indisciplinata; al 25′ Jacob Umaga centra i pali da calcio di punizione, 7-8. L’Ulster ribatte di nuovo pochi minuti più tardi. Touche lanciata e conquistata nei 22 dei veneti e l’avanzamento di Cooney è ancora una volta decisivo. I padroni di casa formano un punto d’incontro al limite della meta del Benetton che difende i raccogli e vai ma non può nulla sul tentativo di Reuben Crothers che va oltre. 14-8.

    La difesa del Benetton cala e non mette la stessa pressione dei primi 20′. L’Ulster invece non frena la propria offensiva e Stuart McCloskey inventa una gran giocata. Calcetto a scavalcare del centro, Jacob Stockdale recupera l’ovale, rompe due placcaggi e segna la terza meta per i padroni di casa. All’intervallo il risultato è 21-8.

    Il secondo tempo si apre ancora con l’Ulster in attacco ma al 47′ i padroni di casa perdono il pallone sui propri 22m; Andy Uren è lesto a recuperare l’ovale e a servire l’accorrente Jacob Umaga che segna la seconda meta per il Benetton. 21-13.

    I padroni di casa sono agguerriti e al 50′ segnano la quarta meta, quella del bonus offensivo. I nordirlandesi avanzano con il pallone in mano, Billy Burns sposta la palla a destra per l’estremo Mike Lowry che con un lungo passaggio serve Will Addison che marca il 28-13.

    Gli ospiti approfittano di un piccolo calo di tensione dell’Ulster e al 57′ segnano la terza meta con un’azione lunga fatta di tante fasi. Tommaso Menoncello riceve la palla, scarta un difensore ed effettua un lungo passaggio per Toa Halafihi che segna indisturbato il 28-20.

    Il Benetton torna a giocare un buon rugby e a mettere pressione all’Ulster con un calcio in profondità di Jacob Umaga. Mike Lowry recupera la palla sulla linea di meta ma l’avanzamento dei veneti costringe i padroni di casa a subire la spinta dei trevigiani. Al 63′ Ivan Nemer strappa la palla dalle mani di un avversario e segna la quarta meta del match per il 28-27 dopo la trasformazione di Tomas Albornoz.

    L’Ulster si fa vivo nuovamente dalle parti del Benetton, tanti i pick and go che consentono alla squadra di Belfast di portare avanti l’ovale e a Cormac Izuchukwu di marcare la quinta meta per il 35-27 dopo la quinta trasformazione di John Cooney. Al 74′ il piede di John Cooney è ancora preciso e centra i pali con un facile calcio di punizione. +11 per l’Ulster.

    Il finale è concitato. Il Benetton attacca e l’Ulster difende il risultato come può anche con qualche fallo di troppo. All’80’ l’arbitro Sam Grove White estrae un cartellino giallo per un avanti volontario, Tomas Albornoz gioca velocemente la punizione e segna la meta sorprendendo tutti. Dopo la trasformazione dell’argentino, lo score finale è 38-34.

    Il tabellino di Ulster-Benetton

    Ulster: 15 Mike Lowry, 14 Rob Baloucoune, 13 Will Addison, 12 Stuart McCloskey, 11 Jacob Stockdale, 10 Billy Burns, 9 John Cooney, 8 David McCann, 7 Reuben Crothers, 6 Dave Ewers, 5 Alan O’Connor (C), 4 Harry Sheridan, 3 Scott Wilson, 2 Tom Stewart, 1 Eric O’Sullivan
    A disposizione: 16 John Andrew, 17 Andrew Warwick, 18 James French, 19 Cormac Izuchukwu, 20 Greg Jones, 21 Dave Shanahan, 22 Luke Marshall, 23 Ethan McIlroy

    Mete: Stewart (16′), Crothers (34′), Stockdale (40′), Addison (50′) Izuchukwu (67′)
    Trasformazioni: Cooney (17′, 35′, 40′, 51′, 68′)
    Punizioni: Cooney (74′)

    Benetton: 15 Jacob Umaga, 14 Leonardo Marin, 13 Tommaso Menoncello, 12 Marco Zanon, 11 Rhyno Smith, 10 Tomas Albornoz, 9 Andy Uren, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Alessandro Izekor, 5 Edoardo Iachizzi, 4 Scott Scrafton, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Thomas Gallo
    A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, Ivan Nemer, 18 Tiziano Pasquali, 19 Niccolò Cannone, 20 Riccardo Favretto, 21 Toa Halafihi, 22 Alessandro Garbisi, 23 Filippo Drago

    Mete: Menoncello (6′), Umaga (47′), Halafihi (57′), Nemer (63′), Albornoz (80′)
    Trasformazioni: Albornoz (58′, 64′, 81′))
    Punizioni: Umaga (25′)

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  • URC: la preview di Ulster-Benetton

    Benetton-Ulster, la preview. In foto: Niccolò Cannone – ph. Benetton Rugby

    L’ennesima partita decisiva di una fase topica dell’anno sportivo 2023/2024: è quella che vede il Benetton in trasferta a Belfast per sfidare l’Ulster nella quartultima giornata dello United Rugby Championship.

    Una gara cruciale nel cammino dei Leoni, forse ancor più dei recenti incontri definiti tali: gli irlandesi sono una diretta concorrente nella bellissima corsa per la qualificazione ai playoff che sta animando il campionato, con 7 squadre a concorrere per 4 posti e separate in classifica da soli 3 punti.

    Nelle ultime settimane della propria stagione, il Benetton deve cercare e trovare fortuna lontano dalle mura di Monigo.

    A Treviso quest’anno il Benetton ha perso soltanto una gara delle dodici giocate in casa fra campionato e coppa, ergendo un vero e proprio fortino tra gli applausi del proprio pubblico. Se lo scorso anno le trasferte erano state il tallone d’Achille della formazione veneta, è proprio qui che i progressi si sono visti maggiormente: nelle 8 partite lontano da casa giocate dai biancoverdi, ne sono state vinte quattro.

    Leggi anche: Benetton, Bortolami: “Affronteremo 4 settimane di trasferte, ma abbiamo un piano”

    Anche Ulster è una squadra che fa del proprio stadio, il Ravenhill, un’arma importante: quest’anno solo due sconfitte tra le mura amiche, contro il Tolosa in Champions Cup e contro Edimburgo in URC. Il ruolino di marcia casalingo ha permesso agli irlandesi di mantenersi in corsa per i playoff e di avere un record positivo in URC (8 vittorie, 6 sconfitte) malgrado una stagione tutt’altro che semplice.

    Dopo un’avvio mediocre rispetto agli standard degli scorsi anni, la franchigia ha deciso di privarsi dei servizi del capo allenatore Dan McFarland lo scorso febbraio. Dopo la pausa per il Sei Nazioni la squadra è stata rilevata dall’allenatore dell’Irlanda U20 Richie Murphy.

    Sia Ulster che Benetton riscontrano tante assenze per l’occasione. Gli irlandesi devono fare a meno di tanti dei propri internazionali: mancano i piloni Tom O’Toole e Steven Kitshoff (stagione finita per il sudafricano), il tallonatore Rob Herring, Iain Henderson e Kieran Treadwell in seconda, Nick Timoney in terza linea. Dietro l’unica versa assenza è quella di James Hume, costretto a un lungo stop. La franchigia ha perso anche la giovane coppia mediana composta da Nathan Doak e Jake Flannery, ma ha recuperato gli esperti John Cooney e Billy Burns.

    Marco Bortolami ha invece perso Onisi Ratave per infortunio. L’ala figiana aveva giocato ininterrottamente ogni gara del Benetton da dicembre ad oggi, segnando 8 mete in 13 presenze. La qualità della backline, piuttosto rimaneggiata rispetto a quella ideale, è comunque all’altezza di un compito il cui peso ricadrà soprattutto sul pack.

    Sarà con gli avanti che il Benetton dovrà avere la meglio contro una squadra che non riesce a prescindere dal contributo dei propri avanti al gioco. Ed è lì che la maggiore qualità complessiva del Benetton potrebbe bilanciare la difficoltà della trasferta.

    Il calcio d’avvio della gara è previsto per le 20:35, arbitra lo scozzese Sam Grove-White.

    Ulster: 15 Mike Lowry, 14 Rob Baloucoune, 13 Will Addison, 12 Stuart McCloskey, 11 Jacob Stockdale, 10 Billy Burns, 9 John Cooney, 8 David McCann, 7 Reuben Crothers, 6 Dave Ewers, 5 Alan O’Connor (C), 4 Harry Sheridan, 3 Scott Wilson, 2 Tom Stewart, 1 Eric O’Sullivan
    A disposizione: 16 John Andrew, 17 Andrew Warwick, 18 James French, 19 Cormac Izuchukwu, 20 Greg Jones, 21 Dave Shanahan, 22 Luke Marshall, 23 Ethan McIlroy

    Benetton: 15 Jacob Umaga, 14 Leonardo Marin, 13 Tommaso Menoncello, 12 Marco Zanon, 11 Rhyno Smith, 10 Tomas Albornoz, 9 Andy Uren, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Alessandro Izekor, 5 Edoardo Iachizzi, 4 Scott Scrafton, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Thomas Gallo
    A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Ivan Nemer, 18 Tiziano Pasquali, 19 Niccolò Cannone, 20 Riccardo Favretto, 21 Toa Halafihi, 22 Alessandro Garbisi, 23 Filippo Drago

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  • Sei Nazioni femminile: record di pubblico a Cardiff per Galles-Italia

    Sei Nazioni femminile: record di pubblico a Cardiff per Galles-Italia – ph. Sebastiano Pessina

    Malgrado l’ultima posizione nel Sei Nazioni femminile e un ultimo turno con un traguardo limitato in palio, il Galles è destinato a infrangere il proprio record di pubblico per una partita casalinga quando sabato ospiterà l’Italia al Millennium Stadium.

    Sono stati venduti infatti circa 10mila biglietti per la gara di Cardiff tra le Azzurre e le padrone di casa, che non avevano mai goduto di un così largo pubblico a loro sostegno.

    Il precedente record per un test match della nazionale femminile gallese era di 8500 tifosi assiepate sulle tribune dell’Arms Park per la gara del Sei Nazioni dello scorso anno contro l’Inghilterra.

    Leggi anche: Top 14: le ultime 10 partite saranno trasmesse da TV5 Monde

    Italia e Galles si sfideranno a partire dalle 13:15 italiane in quello che è uno scontro che per le Azzurre vale ancora le ultime, residue aspirazioni di chiudere al terzo posto il Torneo, ma soprattutto di dimostrare il proprio valore in una competizione fin qui parca di gioie.

    Hannah Jones, capitana del Galles, ha detto: “I tifosi ci sono rimasti vicini e questo per noi è importante. Questo è il momento in cui abbiamo più bisogno di loro. Perdere fa male e vogliamo mettere le cose a posto contro l’Italia. Per noi stesse, ma anche per i nostri tifosi sempre leali e capaci di farsi sentire.”

    “Inoltre, è incoraggiante vedere le molte ragazze tra la gente, sentire le loro voci dagli spalti durante le partite e vederle attenderci dopo le gare per supportarci, indipendentemente dal risultato.”

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  • Owen Farrell pronto a sfidare la Francia il prossimo giugno

    Owen Farrell sfiderà la Francia a giugno – ph. Sebastiano Pessina

    L’esilio volontario dal rugby internazionale di Owen Farrell è destinato a cessare. Il mediano di apertura dei Saracens, destinato a vestire la casacca del Racing 92 di Parigi nella prossima stagione, sfiderà la Francia con la maglia del World XV quando le due squadre si troveranno di fronte il prossimo 22 giugno allo stadio San Mamès di Bilbao.

    Il test darà il via all’estate dei test match e sarà giocato nello stesso giorno del doppio appuntamento a Twickenham con Sudafrica-Galles e Barbarians-Fiji, mentre l’Inghilterra sarà a Tokyo contro il Giappone.

    Il 22 giugno è inoltre prevista la seconda semifinale del Top 14, il massimo campionato francese. La nazionale transalpina, pertanto, non attingerà nell’occasione ai giocatori delle quattro migliori squadre della propria lega domestica.

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    Farrell è uno dei primi nomi ufficializzati per il World XV, che sarà allenato dall’ex All Black Ian Foster insieme al tecnico del Montpellier Patrice Collazo, e dovrebbe vedere tra i convocati anche Mako e Billy Vunipola, attuali compagni del numero 10 ai Saracens.

    “La prospettiva di giocare con la squadra del World XV è entusiasmante – ha detto Farrell – Per me sarà la prima volta in una squadra ad inviti. Giocare insieme a coloro contro i quali solitamente ti trovi di fronte come Semi Radradra, Camille Lopez e Maxime Machenaud, in un contesto con poca pressione, è qualcosa che volevo davvero fare.”

    “Sono sicuro che vorremo tutti dare spettacolo in campo per intrattenere il pubblico basco e francese.”

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