Tennis

Amate il tennis oppure volete semplicemente rimanere aggiornati sulle ultime novità dal mondo della racchetta, siete nel posto giusto!

In questa pagina, potrete trovare svariati articoli interessanti e accurati sulle ultime notizie dei più importanti tornei di tennis al mondo come Wimbledon, gli US Open, il Roland Garros e l’Australian Open. Non limitandoci alle novità del circuito internazionale, vi offriamo anche informazioni sui tornei minori, curiosità sulle stelle del tennis, analisi dei punteggi e molto altro ancora…

    Ubitennis

  • Roma, il programma di giovedì 9: in campo Nadal, Swiatek e quattordici azzurri-

    Con gli incontri sospesi e cancellati causa pioggia nella giornata di mercoledì, il programma del primo primo giovedì romano offrirà tantissimi incontri. Si parte alle 11, con il Centrale aperto da Lucrezia Stefanini opposta a Linda Noskova. Non prima delle 13, l’atteso ritorno di Rafael Nadal che se la vedrà con il belga Zizou Bergs. A seguire, Matteo Arnaldi sfiderà Tomas Machac. La sessione serale, non prima delle 19, vedrà la numero 1 del mondo Iga Swiatek affrontare la statunitense Bernarda Pera e, non prima delle 20.30, chiuderà Lorenzo Sonego contro Dusan Lajovic.


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    Gli altri azzurri in gara sono Andrea Vavassori (opposto a Koepfer), Federica Di Sarra (Gracheva), Elisabetta Cocciaretto (Zarazua), Francesco Passaro (Rinderknech), Matteo Gigante nel derby con Giulio Zeppieri, Sara Errani (Anisimova), Fabio Fognini (Evans)e Luca Nardi (Altmaier)

    Qui il programma completo:

  • WTA Roma, Osaka: “Mentalmente un passo avanti. La classifica? Provo a non pensarci più”-

    Ottima versione di Naomi Osaka al primo turno degli Internazionali di Roma 2024, battuta la la francese Clara Burel in due set, 7-6(2) 6-1, in poco meno di un’ora e mezza di gioco. La giapponese è alla ricerca delle migliori sensazioni dopo il rientro e un complicato, ma comprensibile, inizio di stagione. I 15 mesi di stop sono ancora da smaltire, le prestazioni e i risultati, in crescita.

    L’attuale numero 173 WTA chiude con 8 ace e l’82% di punti vinti con la prima, rispolverando quella battuta in grado di portarla 4 volte al trofeo in uno slam.

    Ecco le sue parole a fine partita.

    D: Alla fine del set sembrava che fossi un po’ delusa dal rendimento del tuo dritto. Come hai superato quel momento? Cosa ti sei detta per lasciare alle spalle le difficoltà?

    Naomi Osaka: “Si, mi stavo dicendo che il dritto è una delle mie armi migliori, e non devo scoraggiarmi cosi tanto. Sapevo che i colpi che stavo sbagliando erano giusti. Non so. Stavo semplicemente dicendo a me stessa che dovevo continuare con i miei colpi, sperando iniziassero ad entrare“.


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    D: Senti che questa vittoria rappresenta un passo in avanti per te? Cosa rappresenta per la tua stagione sulla terra?

    Naomi Osaka: “Penso che non sia stato importante dal punto di vista tennistico, quando più da quello mentale. Ero sopra 5-3, servivo per il set, e mi sono fatta rimontare. Riuscire a mantenere la concentrazione e chiudere alla fine il set è qualcosa di cui vado molto fiera. Poi ovviamente nel secondo set ho giocato molto meglio. Spero che nella prossima partita sarò in grado di mettere in campo ciò che ho imparato e migliorare“.

    D: Ci sono due scuole di pensiero, pensi sia meglio adattare il proprio gioco alla terra o semplicemente applicare la propria tattica su cemento, al rosso?

    Naomi Osaka: “E’ difficile per me… Nell’ultima partita che ho giocato a Madrid sono stata molto più difensiva di quanto avrei voluto, ma sinceramente non sono sicura che fosse a causa della superficie in terra. Volevo solo giocare qualche scambio in più. Oggi ho detto a Wim [Fissette] che avrei voluto essere molto più offensiva, ma evidentemente non è successo. Ci sono un po’ di alti e bassi. A volte penso che Ostapenko ha vinto il Roland Garros, quindi forse dovrei limitarmi alle mie armi. Onestamente, non provo solo a spaccare la palla, però succede. Voglio dare più topspin e, quando sarò in grado di farlo, la palla sarà sufficientemente pesante e quello sarà il mio gioco su terra”.

    D: C’è stato un momento, magari da giovane, quando la classifica era troppo nella tua testa? Pensavi a quella e non alle singole partite.

    Naomi Osaka: “Onestamente non sono mai stata una giocatrice fissata con la classifica. Nella mia testa, la classifica contava solo ai fini dell’entrata nel tabellone principale o per essere testa di serie in uno Slam. E forse quando dovevo entrare in top 10. L’unico momento in cui ho davvero pensato alla classifica è stato quando ho affrontato Kvitova per la posizione da testa di serie numero 1 in Australia. E’ stato molto stressante per me. Provo a non pensarci più“.

  • Tennis in TV: sulla Rai un match al giorno degli Internazionali d’Italia-

    Il tennis approda ancora una volta sulla Tv di Stato. In virtù dell’accordo raggiunto da Rai e Sky, una partita al giorno degli Internazionali BNL d’Italia sarà trasmessa sulla tv pubblica. Tale diritto varrà anche per l’edizione 2025.

    In totale saranno undici i match singolari trasmessi dalla Rai, uno al giorno, del torneo maschile più la finale singolare o in alternativa la finale di doppio maschile o femminile. I diritti valgono anche per la trasmissione radio, tv e web.

    E’ chiaro che nella scelta del match da trasmettere influirà molto il forfait sia di Sinner che di Berrettini. Giovedì 9 maggio, infatti, spazio per il ritorno al Foro Italico di Rafa Nadal. Sfiderà Zizou Bergs, il ventiquattrenne belga proveniente dalle qualificazioni. 

    Per chi non riuscirà a seguire il match in diretta, tutti i giorni su Rai2 alle ore 13.00 ci sarà il racconto di Marco Fiocchetti con Adriano Panatta e le interviste di Maurizio Fanelli. In studio ci sarà Cristina Caruso con Rita Grande

  • La pioggia ferma Roma a metà del programma. Tutto rinviato a giovedì 9 maggio-

    Da Roma, il nostro inviato

    Era difficile prospettare un inizio peggiore per l’edizione degli Internazionali d’Italia probabilmente più attesa del XXI secolo. Sinner sulla cresta dell’onda, l’ultimo giro di Nadal, il ritorno tanto atteso al Foro di Matteo Berrettini…peccato che i due azzurri siano stati costretti a rinunciare al torneo per problemi fisici. E, come se non bastasse, anche il clima ci si è messo d’impegno nella giornata di mercoledì 8 maggio.

    Dalle 17:00 alle 21:00 si è giocato poco più di un’ora a causa di una forte pioggia abbattutasi sui campi del Foro Italico, nessuno dei quali munito di tetto. Ciò ha comportato dei consistenti ritardi sulla programmazione e una sfasamento pressoché totale degli incontri. Infatti, poco dopo le 22.0 è stata annunciata la cancellazione del programma del giorno. Ben 14 match non si sono infatti conclusi, con addirittura 10 di questi neanche cominciati. Un inizio a rilento che comporterà un importante appesantimento nella giornata di giovedì 9 maggio dunque, che avrebbe dovuto inaugurare i secondi turni femminili e chiudere la tornata maschile di primi turni.

    Non sarà così, o quantomeno non del tutto, dato che dovrà anche concludersi il programma di oggi, con tanti nuvoloni e poche stelle visibili ad accompagnarne la fine. Non sono previste precipitazioni per la giornata di domani, con l’unica fascia orario a rischio che è quella tra le 16:00 e le 17:00. Tra le partite da recuperare spiccano FogniniEvans, il derby GiganteZeppieri e l’eterna Sara Errani contro Anisimova. Oltre a Francesco Passaro, avanti 6-5 con break nel secondo set con Arthur Rinderkenech dopo aver perso il primo e annullato due match point.

  • WTA Roma: nulla da fare per Brancaccio e Bronzetti, sconfitte da Siniakova e Kenin-

    Forse dovevamo capirlo subito che non sarebbe stata una bella giornata per il tennis italiano. Un mercoledì apparentemente tranquillo ma squarciato dalla clamorosa notizia del ritiro dal tennis (in sordina) di Camila Giorgi, cui purtroppo, nel pomeriggio, ha fatto seguito anche quello da Roma di Matteo Berrettini.

    Per fortuna ci hanno pensato Luciano Darderi e Flavio Cobolli a colorare parzialmente di azzurro questa giornata grigia, colore predominante del cielo su Roma. Quella degli Internazionali BNL d’Italia è infatti stata una partenza a singhiozzo, tra ritiri vari e condizioni atmosferiche avverse. Anche dal torneo femminile non arrivano buone notizie, con due sconfitte nei primi due match con italiane protagoniste. Nulla da fare per Nuria Brancaccio e Lucia Bronzetti, rispettivamente eliminate da Katerina Siniakova (6-4 6-2) e da Sofia Kenin (6-3 6-2).

    K. Siniakova b. [WC] N. Brancaccio 6-4 6-2

    Terza azzurra al debutto in quel del Foro Italico, Nuria Brancaccio – che ha ricevuto una wild card – affronta sulla Grandstand Arena la numero 36 del mondo, Katerina Siniakova. Buona partenza per Brancaccio nel primo parziale disputato contro la tennista ceca. La giocatrice campana, infatti, riesce a portarsi subito in vantaggio di un break, esibendosi in delle giocate (almeno agli albori della gara) piuttosto incisive. Tuttavia Siniakova, pur non sciorinando un tennis trascendentale, riesce a risalire la china, sfruttando qualche errore di troppo commesso dall’avversaria. A quel punto, la ventisettenne ceca riesce a capovolgere la situazione e a portarsi sul 4-3, dopo essere stata sotto di due giochi. Ad ogni modo, è l’equilibrio a regnare sovrano. Almeno fino al decimo e decisivo gioco, quando è Siniakova a spuntarla, piazzando il primo sigillo 6-4 ad una gara tutt’altro che entusiasmante dal punto di vista tecnico.

    Il secondo set riparte nuovamente all’insegna dell’equilibrio. Siniakova e Brancaccio, infatti, si spartiscono un gioco per parte. La tennista di Torre Del Greco riesce a strappare il servizio alla propria rivale grazie ad una serie di giocate che le donano nuova linfa. Il terzo game, però, riporta l’inerzia del match dalla parte della n°36 del mondo, dopo una serie di errori commessi dall’italiana. Il vero e proprio switch dell’incontro avviene durante il sesto game, quando Siniakova sfrutta a dovere il proprio turno di servizio per portarsi in vantaggio di un break, salvando una palla break e riuscendo per prima a tenere la battuta dopo cinque break consecutivi. Il sipario virtuale della partita inizia a calare proprio in quel momento: Brancaccio crolla sotto i colpi della giocatrice ceca, lesta a sfruttare gli errori dell’atleta italiana, che in tutta la partita riuscirà a tenere la battuta soltanto due volte su nove. Sul 6-4 5-2 e servizio in favore di Siniakova il match viene interrotto per pioggia, ma alla ripresa del gioco (dopo oltre un’ora di pausa) la ceca non trema, salva l’ennesima palla break e archivia la pratica 6-4 6-2. Al secondo turno sfiderà la n°27 del seeding Elise Mertens: chi vince troverà probilmente Elena Rybakina.

    S. Kenin b. L. Bronzetti 6-3 6-2 (di Giovanni Pelazzo)

    Tutto più o meno facile per Lucia Bronzetti in avvio di primo parziale. La tennista originaria di Rimini gioca bene e riesce subito a portarsi in vantaggio di un break contro Sofia Kenin. Le sue giocate, nel corso delle prime schermaglie del match, risultano piuttosto incisive, ma poi la gara si perde tra le pieghe imprevedibili dell’andamento altalenante delle due giocatrici. La statunitense ricuce lo strappo dall’1-3 al 3-3, quando la partita viene sospesa per pioggia, che impedirà la ripresa del gioco per una buona ora e mezza.

    Alla ripartenza delle operazioni, tuttavia, la musica cambia radicalmente. Kenin spazza via i dubbi in avvio e sembra tutt’altra giocatrice, iniziando a dominare lo scambio da fondo e commettendo pochissimi errori. La campionessa dell’Australian Open 2020 vince quattro giochi consecutivi dallo stop, chiudendo non soltanto il primo set senza troppi problemi (6-3), ma partendo alla grande anche nel secondo. La statunitense conquista un game lottatissimo da 13 minuti e 16 punti e alla prima chance parte avanti di un break.

    Bronzetti è bravissima però a scuotersi, lasciando indietro un po’ di tensione e frustrazione, e trova il contro-break immediato, salendo sul 2-1. Il vantaggio però dura poco, perché Kenin torna a spingere sull’acceleratore, colpendo alla grande soprattutto con il rovescio. La nordamericana strappa tutti gli ultimi cinque game dell’incontro, grazie anche a due doppi falli di fila dell’italiana nel settimo game che sono il preludio della resa. Nonostante la pioggia che negli ultimi istanti di partita torna a cadere copiosa, la n°58 del mondo riesce a velocizzare le operazioni, salvando ancora due break point e imponendosi 6-3 6-2. Al secondo turno sfiderà Ons Jabeur, testa di serie n°8, con cui ha vinto cinque precedenti su sette.

  • Clamoroso ad Amburgo: il torneo WTA “sfrattato” da un rapper-

    Clamoroso ad Amburgo! Il torneo WTA, che si sarebbe dovuto disputare dal 20 al 26 luglio, è stato sfrattato a causa di due concerti di un rapper. L’European Open non s’ha da fare e a comunicarlo è stato il consiglio direttivo del Circolo THC Horn-Hamm: “Non siamo a conoscenza di tutti i motivi della cancellazione nel parco cittadino, ma vi informeremo assieme agli organizzatori”.

    Per organizzatori si intende la famiglia Reichel che detiene i soli diritti del torneo femminile, mentre appartiene alla Federazione tedesca la licenza dell’ATP per organizzare il torneo maschile. Sul finire del 2023 aveva presentato presentato i suoi programmi per il torneo WTA indipendente di Amburgo. L’evento si sarebbe dovuto tenere presso l’idilliaca struttura THC Horn-Hamm nel parco cittadino. Si parlava di un campo centrale temporaneo per un massimo di 2.000 posti: “Siamo in mezzo alla campagna e le stelle saranno così vicine come in nessun altro torneo al mondo. Non vedo l’ora di creare un’atmosfera incredibilmente familiare”, aveva dichiarato Sandra Reichel.

    Tutta l’organizzazione è andata in frantumi come ha confermato Reichel in un comunicato pubblicato da Tennis Magazin: “Il serrato calendario dei tornei nell’anno olimpico e la divisione tra torneo femminile e maschile non hanno consentito che quest’anno un torneo WTA 250 nella consueta sede dello stadio Rothenbaum. Anche la sede alternativa prevista per l’anno di transizione 2024, ovvero l’impianto di tennis nel parco cittadino di Amburgo, è naufragata con breve preavviso. Il motivo è che ci saranno due concerti confermati di un rapper sul palco all’aperto nel parco cittadino in concomitanza con la semifinale e la finale, malgrado i ticket già esauriti. Dal punto di vista del team organizzatore e della WTA, gli effetti dell’operazione concerto sono così immensi che il torneo non può essere organizzato con la qualità che dobbiamo garantire ai giocatori e ai tifosi. Attualmente stiamo lavorando intensamente su una soluzione alternativa; vogliamo annunciare una nuova sede il prima possibile”.

    L’impianto da tennis THC Horn-Hamm si trova nelle immediate vicinanze di un palco all’aperto dove in estate si svolgono regolarmente concerti più grandi della serie “Stadtpark Open Air” con un massimo di 4.000 visitatori. Per inciso, i concerti menzionati saranno tenuti dal rapper berlinese Finch: “Uno dei fattori che ci ha fatto propendere per il trasloco è il volume sonoro, compresi i sound check, che è esattamente nella direzione in cui è stato progettato il campo centrale. Ma giocano un ruolo anche gli aspetti logistici e di sicurezza con due flussi di visitatori in due manifestazioni immediatamente adiacenti. Bisognava tenere conto anche degli scenari meteorologici sfavorevoli”, spiega Reichel.

    Occorre ora trovare un luogo in cui, entro dieci settimane, si possa dar vita a un torneo WTA.

  • ATP Roma, Cobolli: “Io e mio padre lavoriamo bene. Il segreto per migliorare? Dovremmo ascoltarci un po’ di più”-

    Roma è dei romani. Una frase che spesso si attacca un po’ dappertutto, nello sport e non solo. Calzano sicuramente a pennello nel caso di Flavio Cobolli, romano e romanista doc, che ha ottenuto la sua prima vittoria agli Internazionali d’Italia. Una bella vittoria, convincente, che ha contribuito certamente in positivo sull’umore dell’azzurro, apparso quantomai rilassato e molto felice nella conferenza stampa post match.

    D: “Complimenti. Ieri quando ho visto sull’ordine di gioco che eri sul Grandstand sei la prima persona a cui ho pensato. Ti chiedo come l’hai presa. Poi scegli tu se dal punto di vista dell’atmosfera o dal punto di vista che è un campo veloce e ti favorisce meno, la voglia di giocare una volta sul Centrale o sul Pietrangeli. Vedi tu

    Cobolli: “Credo che alla fine sono tutti campi da tennis, quindi è indifferente dove si gioca. Però credo che tutti noi vogliamo giocare sul Pietrangeli una volta nella vita, quindi avrei avuto il piacere di giocarci, magari succederà la prossima partita. L’arena è un bel campo, veloce come piace a me, mi è piaciuto giocarci. Sono contento del risultato, adesso vediamo come va la prossima


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    D: “Hai giocato una grande partita, anche se nei primi minuti forse un po’ meno. Quanto ti sono serviti i match negli anni. Ricordo che con Brooksby eri bloccato, abbastanza teso. Invece oggi sei partito male ma hai gestito un po’ le emozioni, tutto quello che è il Foro per un romano

    Cobolli: “Oggi son partito male, ma non per tensione, sapevo come gestire questa cosa dopo aver passato tre anni abbastanza turbolenti per questo. Sono più maturo, più giocatore, quindi son partito male ma sono riuscito anche a giocare sempre meglio man mano nei game. Sono molto contento della prestazione

    D: “A livello emotivo la vittoria a Roma, la tua città, com’è stata? Non so quanti amici, familiari c’erano, se li hai voluti o meno

    Cobolli: “Ho sfatato tre tabù: l’arena, la prima vittoria a Roma e finalmente ho vinto dopo un anno con mio fratello in panchina (ride), che non ce la faceva più. Ha fatto una serie di 8,9 primi turni, quindi sono molto contento anche per lui. C’erano tante persone a cui voglio molto bene, mi ha fatto piacere vincere davanti a loro

    D: “Senza Berrettini e Sinner senti un po’ di più la pressione? Oppure è uno stimolo in più, per chi è venuto a vedere gli italiani, di fare un po’ meglio di quanto ti eri proposto?

    Cobolli: “Non credo di essere sotto pressione adesso che non ci sono loro due. Dispiace al torneo, a tutti noi, sono due grandi giocatori e sarebbe stato bello se ci fossero stati anche loro a questo torneo, che è il nostro torneo. Penso a me però, sono contento di giocare e stare bene

    D: “C’è stata più di una partita in cui magari hai iniziato sottotono per poi salire; è un problema di approccio, nel senso che magari ti metti troppe aspettative e fai più fatica a entrare nel clima del match? Anche se poi pur partendo male vinci, quindi va bene anche questa strada

    Cobolli: “Sto cercando di lavorarci su, perché parto sempre male e non va bene. Perché è importante partire subito forte, sto bruciando i riscaldamenti in maniera differente. Oggi era una partita un po’ più particolare rispetto alle altre, ed ero più teso e contratto, quindi ci ho messo un po’ di più a sciogliermi

    D: “Ci sono tanti giocatori e giocatrici allenati dai genitori. Che tipo di rapporto c’è con tuo padre? Ti è risultato facile sin dall’inizio separare i due ruoli?

    Cobolli: “É un processo, una cosa che va coltivata nel tempo. Sto lavorando molto con lui, mi trovo molto bene. Ovviamente abbiamo dei giorni no come tutti. Abbiamo due caratteri molto simili, è più facile per noi scontrarci. Credo che per migliorare bisogna imparare ad ascoltarsi un po’ di più, e ce la sto mettendo tutta per farlo

  • Andy Murray pronto al rientro: wild card a Ginevra-

    Wild card per il 3 volte campione slam, Andy Murray, pronto al rientro in campo dopo l’infortunio subito durante il terzo turno perso con Machac all’Open di Miami. Lo scozzese, vittima di una rottura dei legamenti della caviglia, sembra aver rifiutato l’intervento chirurgico che avrebbe allungato i tempi di recupero. L’obiettivo? Roland Garros, WImbledon e, ovviamente, le olimpiadi, in quello che molto probabilmente sarà l’ultimo anno della sua carriera. Andy, ora, vuole solo giocare: godersi il più possibile gli ultimi impegni più importanti, pronto al remake del suo addio.

    Dal ritorno dopo il primo ritiro, Murray ha giocato a Parigi una sola volta: nel 2020, sconfitto al primo turno da un certo Stan Wawrinka.

    Il due volte campione di Wimbledon è iscritto al torneo di Stoccarda per inaugurare la stagione su erba, poi Londra e Olimpiadi. Calendario fitto, ma Murray ha spiegato come non voglia sovraccaricare la propria estate. L’aria romantica della competizione olimpica è l’ultima che Andy vuole respirare a tutti i costi.

    Il 18 maggio, sulla terra svizzera dell’Open di Ginvera, Murray è pronto a tornare in campo per preparare il secondo torneo slam della stagione, grazie ad una wildcard assegnategli dall’organizzazione.

    L’entry list dell’evento sembra promettere grande spettacolo: con l’ex numero 3 del mondo, Casper Ruud, gli americani Fritz, Shelton e Paul, Sebastian Baez, Jarry… Tanti, tantissimi, grandi nomi, ma nessun italiano al momento iscritto al tabellone principale. Presenti solamente Berrettini e Nardi come alternates.

    Servirà testare le condizioni di Sir. Andy Murray su quella che è sempre stata la superficie a lui meno congeniale, verso l’impegno più importante: il Roland Garros, dove ha giocato una sola finale nel 2016, sconfitto da Novak Djokovic.

    Godiamocelo, godiamoci Andy, negli ultimi mesi d’una carriera di trionfi indimenticabili.

  • ATP Roma, Darderi: “Non c’è niente di strano a giocare per un diverso Paese da quello di nascita”-

    Da Roma, il nostro inviato

    Esordio vincente, che meglio non si poteva, per Luciano Darderi agli Internazionali d’Italia contro Denis Shapovalov. Una super vittoria in tre set che gli ha permesso di vincere per la prima volta in Italia e raggiungere il secondo turno al Foro Italico. Con la consueta umiltà e la voglia di migliorarsi costantemente, che mostra anche in una conferenza stampa in cui trasuda felicità ed entusiasmo.

    D: “2019, perdi la finale degli Assoluti Regionali qui con Ortensi. A pensarci oggi, 5 anni fa, che pensieri ti vengono in mente?

    Darderi: “Ieri stavo parlando di quella finale. Siamo passati dal Circolo dei Canottieri a dove siamo. Il percorso è stato lungo, ma sono contento di dove sono arrivato. Oggi è stata una partita speciale, la prima volta qui al Foro Italico“.

    Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “Congratulazioni, Lucio. Quale credi sia stata la chiave della partita di oggi?

    Darderi: “Penso che sia stata avere profondità, stargli sempre dietro. Perché lui comunque è un giocatore che a momenti fa molto bene, a momenti fa tanti errori. Quindi stargli dietro ogni punto è stata la chiave. Ero un po’ teso però sono riuscito comunque a giocare anche dovevo giocare tatticamente, quindi penso di essere stato molto bravo all’ultimo“.

    D: “Le partite combattute stanno diventando un po’ il tuo pane. Ti chiedo se questo spirito di battaglia lo hai solo in campo e se invece fuori sei più tranquillo oppure sei così anche nella vita di tutti i giorni?

    Darderi: “Più che altro in campo, in campo mi trasformo un pochettino, e penso che una cosa che a volte va dalla parte mia, a volte no. Però è il mio carattere così, quando entro in campo cerco sempre di lottare, di giocare fino all’ultima palla“.

    D: “Oggi è stata una giornata di grandi rivincite, perché l’anno scorso eri rimasto fuori di uno, e ne avevamo parlato. C’è tutto un percorso, magari poche wild card, i tornei ITF, giocare gli Open per raccogliere un po’ di soldi. E la rivincita a Shapovalov contro cui hai perso a Miami. Quindi sei puoi fare un discorso su tutto questo, e come sta la gamba?

    Darderi: “Ho fatto un altro tipo di strada, un pochino più lunga e difficile. Ma alla fine sono arrivati i risultati e oggi sono qua, sono contento del livello. La gamba niente di che, ho avuto un crampo all’ultimo, però penso che erano un po’ anche i nervi della partita dopo 3 ore. Penso la stanchezza, un po’ di tutto, però niente di grave“.

    Dell’Anno: “Qualche anno fa a Londra, alle Finals, hai fatto da sparring a Tsitsipas, Djokovic, Schwartzman. Volevo chiederti se avessi in programma di allenarti con qualcuno di loro in questi giorni

    Darderi: “No, non ho chiesto di allenarmi con nessuno. Facciamo un po’ di allenamenti con mio padre e il mio altro allenatore, su quello a cui lavorare. Ho avuto però pochi giorni per allenarmi, sono arrivato domenica da Cagliari e mi sono allenato un giorno, quindi i tempi sono un po’ stretti“.

    D: “In tutto questo stai ricorrendo anche il sogno olimpico. Come stai vivendo questa cosa? E se magari hai parlato con qualcuno, con Volandri o dopo la partita o in questi giorni

    Darderi: “La carriera olimpica è una race, quindi spero di qualificarmi. Non c’è tanto da parlare con Filippo o gli altri. Li ho visti dopo la partita, sono contento di essere nella Race delle Olimpiadi e spero magari di qualificarmi, da qua fino al Roland Garros“.

    D: “Quando ti dà fastidio che quando sei in Argentina ti chiedono quanto sei argentino e quando sei in Italia ti chiedono quanto sei italiano?

    Darderi: “Si parla spesso di questo, ma io non lo sento tanto. Sono nato in Argentina ma gioco per l’Italia ormai da 12 anni. Non penso sia niente di strano, tanta gente è nata in un Paese ma gioca per un altro“.

  • WTA Roma, Sabalenka: “Oggi so perdere e sorridere, l’importante è accettare il verdetto”-

    Aryna Sabalenka ha da poco compiuto 26 anni (il 5 maggio, data della splendida e sfortunata finale di Madrid) e qualcuno gli fa gli auguri subito prima che inizi il suo incontro pre-torneo con la stampa. Lei ringrazia al volo e si concede alle domande dei giornalisti, dichiarandosi ultra-felice di essere di nuovo a Roma. La prima domanda riguarda il rapporto con il team.

    D: Vorremmo sapere in merito alla tua squadra: quanto è importante essere in un gruppo affiatato? Si riesce a viaggiare e a lavorare con tante persone?

    Sabalenka: “E’ fondamentale essere affiatati: adoro il mio team, loro sono la mia grande famiglia. Ci sono da sempre e mi sono vicini in ogni difficoltà. Io cerco di ripagarli allo stesso modo e sono felice se posso aiutarli. La mia squadra è abbastanza numerosa ma potrebbe essere di dieci come di una sola persona: l’essenziale è il tipo di rapporto che sussiste tra loro e me”.

    D: Dopo una finale così combattuta e persa come quella di Madrid, quali tecniche utilizzi per andare oltre, per rimanere positiva e dimenticare?

    Sabalenka; “La mia tecnica passa attraverso le emozioni (ride). In realtà se avessi perso 6-0 6-0 sarei stata malissimo perché certamente non sarei riuscita a dare il mio meglio. Ma in questo caso ho giocato bene e il problema è stato che Iga ha saputo sfoderare i colpi migliori. La prossima volta cercherò di fare meglio; per me è già tutto nel passato, ora devo mettermi a lavorare per fare qualcosa in più quando davvero conterà”.

    D: Tra te, Swiatek e Rybakina ci sono spesso grandi sfide; altre sono forti, ma non perfette come voi. Le differenze tra voi sono nel cambio di superficie o semplicemente legate al momento della partita?

    Sabalenka: “Intanto io non sono perfetta… Sì, Iga è la migliore sulla terra ed Elena sull’erba, mentre io forse lo sono sul cemento. In effetti non è solo questo; io posso vincere anche sul rosso o sui prati, spesso i dettagli decidono il destino del match”.

    D (Ubaldo Scanagatta): Ho visto parecchi ragazzini iniziare a competere a otto o dieci anni; quando perdevano reagivano piangendo e lamentandosi presso i propri genitori. Tu dopo la sconfitta, soprattutto di recente, sai reagire con il sorriso: per te è sempre stato così o piuttosto hai imparato ad accettare la sconfitta in un altro modo?

    Sabalenka: “Bella domanda! In realtà ci soffro; l’ultima volta ho rotto una racchetta e dopo sono stata meglio. Anche io ero triste e arrabbiata quando perdevo, ho sempre sentito molto le mie emozioni. Quello che ho imparato dal passato è che quando esci sconfitta devi imparare ad accogliere il verdetto e pensare a lavorare su te stessa; quando giochi ad alto livello e raggiungi le finali, è chiaro che non sempre può andare bene. Ma dai momenti negativi puoi trarre delle lezioni che ti saranno utili magari in una finale importante”.

    D: In passato il ranking aveva certo un peso più importante nei tuoi pensieri: quanto ti influenzava?

    Sabalenka: “Molto. Era il 2018 quando sono entrata nelle top 10 e per tutto l’anno successivo non ho fatto altro che pensare a come avrei difeso i punti in classifica. È stato frustrante, nonostante io sia poi riuscita nell’intento. Con l’esperienza ho imparato che non devo preoccuparmi se inizio male un anno, perché so che la strada è lunga e se gioco bene in sei-sette occasioni, allora rimarrò senz’altro tra le prime dieci. Tutte cose che ho imparato con il tempo: se sto bene fisicamente e mentalmente so che arriverò in fondo al torneo”.

  • WTA Roma: Osaka ritorna al successo contro Burel. Bene Maria, Avanesyan, Tsurenko e Blinkova-

    Prosegue il torneo WTA 1000 di Roma con la giornata dedicata ai primi turni della parte bassa del tabellone. Ecco una carrellata con i risultati del mercoledì romano.

    T. Maria b. [Q] L. Fruhvirtova 7-6(5) 3-6 6-2

    Due ore e mezzo di tennis sono servite a Tatjana Maria per imporsi sulla giovane qualificata ceca Linda Fruhvirtova. Lo score finale 7-6(5) 3-6 6-2 in favore della teutonica, che avanza così al secondo turno dove sfiderà Daria Kasatkina. In questo match d’esordio il servizio è stato un optional per le due tenniste che, sommando i break ottenuti da entrambe, si sono strappate la battuta ben 17 volte. Nel parziale decisivo però Maria è stata più attenta da questo punto di vista e, senza offrire palle break in tutta la frazione, si è portata a casa l’incontro.

    E. Avanesyan b. C. Bucsa 6-7(3) 6-0 7-5

    Anche qui poco più di due e ore e mezzo di gioco per Elina Avanesyan contro Cristina Bucsa. La numero 72 WTA ha superato la tennista spagnola con il punteggio di 6-7(3) 6-0 7-5 e avanza così al secondo turno dove se la vedrà con Barbora Krejcikova. Dopo un primo set durato più di un’ora, terminato a favore dell’iberica, Avanesyan ha reagito nel secondo parziale non lasciando nemmeno un punto all’avversaria in risposta alla sua prima di servizio (10 su 10 i punti per la russa, nessuna palla break offerta). Nel terzo, le montagne russe. Prima un break di vantaggio per Avanesyan, poi per Bucsa, capace di issarsi sino al 5-3 con tanto di match point nel decimo gioco. Sfumata la chance è stata la volta di Avanesyan. Al terzo tentativo il campo parla russo.

    L. Tsurenko b. D. Vekic 6-2 3-6 7-6(5)

    Altro match in tre set, altra maratona. In due ore e quarantuno minuti è Lesia Tsurenko la sopravvissuta di questo incontro. Donna Vekic si è arresa con lo score di 6-2 3-6 7-6(5) per la terza volta su quattro contro la tennista ucraina (l’unica sua vittoria è arrivata per ritiro di Tsurenko). Nella cornice del Grand Stand al loro primo testa a testa sul rosso la lotta c’è stata eccome, specialmente nel terzo frangente della partita. La numero 44 WTA si è trovata sopra di un break (3-0) in un match che sembrava poter durare ancora poco. Ma la croata è stata brava a risalire la china e, con grinta, ha portato al tie-break l’avversaria. Un vantaggio iniziale di 2-0, poi, non è stato sfruttato bene da Vekic che, perdendo cinque punti consecutivi e in seguito il match, ha lasciato andare l’incontro tra le mani della sfidante. Al secondo turno per Tsurenko sarà derby con la finalista in carica Anhelina Kalinina.

    A. Blinkova b. D. Parry 6-2 6-3 (a cura di Cipriano Colonna)

    Nella seconda partita programmata sul Nicola Pietrangeli, nel Day 2 di Roma 2024, la russa Anna Blinkova ha nettamente superato la transalpina Diane Parry per 6-2 6-3 in settantasei minuti di partita. La venticinquenne di Mosca, classificato quattro posizioni più su nel ranking mondiale (46° contro 50° posto), è stata molto abile nel partire con il piede subito ben posizionato sull’acceleratore: breakkando in apertura e poi trovando il doppio vantaggio sul 3-1. Ma è nel secondo set che si è decisa veramente la sfida, la monomane nizzarda si è portata sul 3-0 “leggero” prima di spegnersi fragorosamente perdendo tutti e 6 i successivi games: consegnando così la vittoria a Blinkova. Malissimo al servizio, la 21enne francese: 0 aces e la bellezza di 7 doppi falli – male anche la russa da questo punto di vista con 4 doppi errori -, solamente un misero 45% di prime in campo e addirittura 29% di resa con la seconda palla. Per Anna, ora l’asticella si alza in maniera siderale: ai trentaduesimi, difatti, se la vedrà con la testa di serie n.° 13 Danielle Collins.

    [PR] N. Osaka b. C. Burel 7-6(1) 6-1 (a cura di Cipriano Colonna)

    L’ex numero 1 Naomi Osaka è tornata in gara agli Internazionali BNL d’Italia per la prima volta dal 2021 e lo ha fatto ritrovando immediatamente il successo, che invece le mancava addirittura dall’edizione del 2019 (sono trascorsi 1819 di giorni), la nipponica ha infatti battuto la numero 45 WTA Clara Burel per 7-6(2) 6-1 in quasi un’ora e mezza di gioco. Questa è la prima affermazione di Naomi contro una Top 50 sulla terra battuta da quando sconfisse Victoria Azarenka al Roland Garros del 2019. L’attuale n.° 173 del ranking mondiale, al secondo turno, affronterà la testa di serie numero 19 Marta Kostyuk. Sarà il secondo confronto diretto in carriera con l’ucraina, recentemente finalista al WTA 500 di Stoccarda il mese scorso. Osaka ha vinto il primo incrocio al 3°T dello US Open 2020, con lo score di 6-3 (4)6-7 6-2

    Per la prima volta dinanzi alla ventitreenne di Rennes, la 26enne giapponese si è ripresa dopo un visto passaggio a vuoto avuto nelle fasi finali del secondo set. Dopo infatti essersi scambiate 7 break consecutivi per aprire le danze, la quattro volte campionessa Slam ha trovato l’acuto decisivo per salire 5-3 e poi costruirsi un set point – sul 40-30 – sul 5-4 mentre stava servendo per il primo parziale. Tuttavia, una serie di ottimi dritti hanno permesso a Burel di recupere lo svantaggio. Giunti così al tie-break, però, Naomi ha ritrovato il suo miglior livello accelerando definitivamente sul 2-2 e completare il tutto con un ace – a fine saranno 8 quelli messi a segno – sul secondo set point. Dopodiché, la due volte vincitrice di Melbourne non si è più voltata indietro frantumando qualsiasi speranza di rimonta della rivale con un secondo set mai in discussione.

  • ATP Roma: Monteiro stende Monfils. Dall’Est la carica di Zhang e Nishioka-

    Si apre il torneo ATP di Roma con i primi turni della parte alta del tabellone, dunque i match senza teste di serie. Raccontato delle vittorie di Cobolli e Darderi, ecco altri risultati della prima parte del mercoledì al Foro Italico.

    Y. Hanfmann b. J. Mensik 6-3 6-2

    Match a senso unico quello tra Jakub Mensik e Yannick Hanfmann, vinto dal nativo di Karlsruhe. Il tennista tedesco ha dominato fin dal primo game, martellando il suo avversario con un’ottima percentuale di prime (circa il 75%). Niente da fare per il ceco che – con i continui errori dal servizio – chiude la partita con 6 doppi falli. Al prossimo turno per il giocatore teutonico ci sarà la testa di serie numero 29: il cileno Alejandro Tabilo

    Z. Zhang b. D. E. Galan 6-2 7-5

    Giornata da dimenticare anche per Daniel Galan. Il colombiano ha partecipato la scorsa settimana al Challenger 175 di Cagliari raggiungendo la semifinale. Tuttavia, è stato eliminato sul più bello da uno dei favoriti, uomo di casa, Lorenzo Musetti. Continua a non essere dei migliori il feeling con l’Italia. Il 27enne viene eliminato anche dagli Internazionali BNL d’Italia dopo aver perso 6-2 7-5 in 1h44‘ di partita con Zhang. Il cinese inizia molto forte, rallenta nel secondo dove salva un set point e chiude la sfida. Ai trentaduesimi di finale, l’ostacolo per il classe ’96 di Shanghai si chiama Adrian Mannarino: diciannovesima testa coronata del tabellone di Roma.

    Y. Nishioka b. S. Ofner 6-3 2-6 7-6(4)

    Partita lunga e al cardiopalma quella invece tra Nishioka e Ofner, alla fine ad aggiudicarsela al termine di oltre due ore e venti di scontro è stato il tennista nipponico con il punteggio di 6-3 2-6 7-6(4). La sfida è stata una vera e propria montagna russa: il tennista giapponese domina la prima frazione, mentre nella seconda succede l’esatto opposto. Nel terzo set regna l’equilibrio, entrambi hanno una percentuale di prime intorno al 65% e fino al tie-break non si palesa nemmeno una palla break. Nell’ultimo atto della partita, Ofner va avanti 3-0, ma il nativo di Mie rimonta, sfrutta l’errore del canadese sotto rete e passa il turno: dove troverà il finalista di Miami, ottava testa di serie, Grigor Dimitrov.

    N. Borges b. P. Martinez (3)6-7 6-4 7-6(8)

    Ad aprire le contese su Campo 2 dell’impianto romano, un match dall’andamento folle: il numero 1 portoghese Nuno Borges ottiene una pazzesca rimonta ai danni dello spagnolo Pedro Martinez, estromettendolo dal torneo dopo 3 ore e 40 minuti di gladiatoria battaglia e salvando due match point – ambedue nel tie-break finale – prima di trionfare (3)6-7 6-4 7-6(8). Il ventisettenne nativo di Maia dopo aver perso il primo set, è riuscito a compiere la rimonta ed infine a strappare la vittoria dopo un tie-break tesissimo. Per Nuno (n.°53 ATP) si tratta del secondo successo a livello di Masters 1000, anche il primo in assoluto si era materializzato nella Città Eterna. Ora, al prossimo round, incrocio con la testa di serie n. 15 Alexander Bublik.

    P. Kotov b. A. Michelsen 6-1 6-1

    Nel secondo incontro di giornata, programmato sul Campo 12 del Foro Italico, il russo Pavel Kotov (n.° 63 ATP) ha dominato lo statunitense Alex Milchelsen (n.° 69 ATP) concedendogli appena due games in poco più di un’ora e venti di “non partita”. Un doppio 6-1 che non lascia spazio ad interpretazioni: il venticinquenne moscovita è sempre stato in controllo del match, mettendo pressione anche negli unici due turni di servizio tenuti senza subire break dal diciannovenne californiano. Il finalista di Newport 2023 ha infatti vinto i suoi due turni di battuta, uno per set, ai vantaggi offrendo perfino una palla break nella seconda circostanza. 4 aces per Pavel, 3 doppi falli per Alex. Il giovane americano ha portato a casa a malapena il 47% dei punti iniziati con la prima di servizio, arrivando in risposta al massino – in un paio di occasioni – ad oltranza senza però costruirsi reali chances di break. Il n. 5 di Russia ha invece trasformato il 73% (8/11) dei quindici al servizio sulla seconda palla, mettendo inoltre a referto 27 vincenti – e 9 gratuiti – al contrario recita un saldo negativo il bottino winners-unforced del classe 2004 (9-14).

    Per Kotov, nella sfida odierna troppo superiore ad un ancora acerbo Michelsen nel districarsi sul mattone tritato, secondo turno con il mancino di Atlanta Ben Shelton (tds n. 12 e beneficiario di un bye all’esordip): scongiurato, dunque, il derby tra promesse d’Oltreoceano.

    [Q] T. Monteiro b. G. Monfils 6-2 7-5

    Nel terzo match di scena sul Pietrangeli, il qualificato brasiliano Thiago Monteiroreduce dallo scalpo Tsitsipas in quel di Madrid – ha sconfitto al debutto il veterano francese Gael Monfils: 6-2 7-5 in quasi un’ora e mezzo di match. Addirittura 7 aces per il sudamericano, accompagnati dal 71% di prime in campo, il 79% di realizzazione e il 75% di conversione della seconda palla di servizio. Nel confronto tra vincenti ed errori non procurati, +6 per il mancino di Fortaleza (18-12), -2 per il trentasettenne parigino (11-13). Per Monteiro adesso incrocio con l’australiano, trentaduesima testa coronata, Jordan Thompson.

    Hanno collaborato Lorenzo Celenza e Cipriano Colonna

  • ATP Roma, Berrettini si arrende: altro forfait di Matteo. “Devo mettere da parte il cuore” [VIDEO]-

    dal nostro inviato a Roma

    Matteo Berrettini dà forfait per Roma. Il tennista azzurro saluta il Foro dopo averci passato dei giorni, tra allenamenti e interviste, con l’obiettivo di fare di tutto per poter competere dopo la tonsillite che lo aveva fermato per il torneo di Madrid. Nel pomeriggio di mercoledì ha però deciso di fare un nuovo passo indietro in un torneo che non gioca dal 2021. “Sono qui solo perchè è Roma”, aveva detto l’azzurro nei giorni scorsi. Ma la decisione finale è quella di non giocare. “Non riuscirò a giocare, ho provato a fare di tutto – ha detto Berrettini -. Ma non sono pronto per competere e giocando rischierei di farmi male e di stare fermo. Ho dovuto mettere da parte il cuore e fare quello che è giusto fare. Mi sembra di aver vissuto già tutto questo, non volevo comunicarlo tramite social visto che siamo in casa. Spero che il 2025 sia l’anno buono per Roma”, ha detto Berrettini durante una conferenza stampa organizzata in un lampo.


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    “Non è un trauma, è la sensazione che potrebbe succedere qualcosa perché qualcosa mi ha debilitato talmente tanto con i medicinali con il pensiero di dover giocare tre ore, con un giorno di riposo. E io qui voglio giocare per arrivare in fondo e vincere. Altrimenti non ha senso giocare qui, soprattutto per la mia storia. Niente di rotto. Solo grandissima tristezza perché questo torneo mi ha fatto scegliere questo mestiere”. Continua dunque il calvario di Berrettini, che sembrava essere tornato a sorridere all’inizio della stagione su terra battuta con la vittoria del torneo di Marrakech. Altra bruttissima tegola per il torneo, dopo il forfait di Jannik Sinner. A sfidare Stefano Napolitano al primo turno sarà il lucky loser americano JJ Wolf.

  • ATP Roma: Cobolli, bell’esordio nel torneo di casa. Marterer battuto in due set-

    F. Cobolli b. [Q] M. Marterer 6-4 6-2

    Buon ingresso di Flavio Cobolli negli Internazionali BNL d’Italia: il da poco (due giorni) ventiduenne azzurro ha eliminato Maximilian Marterer con il punteggio di 6-4 6-2. Flavio ha cominciato sottotono, pagando certamente qualcosa all’emozione, ma ha presto ritrovato l’efficacia dei suoi colpi, evidenziando la sua sostanziale superiorità rispetto al volonteroso ma fragile rivale. Marterer ha perso tutti e sette gli incontri disputati nel circuito nella stagione in corso, cogliendo qualche (non troppe) soddisfazione nei challenger; non è certo nella fase più brillante della sua carriera e a Cobolli è bastato inquadrare meglio il dritto e mettere in sicurezza il rovescio un po’ ballerino all’inizio per dominare la contesa.

    Dall’1-4 del primo set per Marterer il parziale di 11-2 per Flavio esprime gli estremi della sua egemonia sul court; il test è da considerarsi certamente positivo ma il classe 2002 ha bisogno di avversari di livello superiore per testare la propria consistenza in queste prime fasi del torneo. L’americano Korda, testa di serie numero 24 e suo prossimo avversario, arriva così al momento giusto: tennista capace di grandi cose come di pause importanti, sarà il cliente scomodo che ci dirà di più sulle ambizioni di Cobolli.

    Il match

    Entrambi cercano la prima vittoria nel tabellone principale del torneo, essendo Cobolli stato eliminato al primo turno nelle ultime due edizioni e non avendo Marterer superato le qualificazioni della scorsa tornata. L’italiano non è tranquillo in apertura di match e a pagare è così la continuità del suo forcing; il rovescio in particolare manca all’appello delle sue risorse e risulta largo quando prova a pungere in cross e fuori misura in profondità. In un caso il colpo si impenna dopo aver toccato il nastro e apparecchia lo scambio per l’affondo del tennista tedesco.

    Nei primi quindici minuti dell’incontro Marterer si limita ad assecondare le incertezze del rivale, senza nemmeno essere troppo ficcante con la battuta; Cobolli cede il servizio nel secondo game nonostante un ace e un bellissimo dritto a sventaglio a uscire e il numero 98 del ranking si porta senza nulla rischiare sul punteggio di 4-1. Flavio tiene con buona sicurezza il successivo turno al servizio e il numero di errori decresce; sul punteggio di 2-4 il ragazzo nato a Firenze manda a segno un passante lungolinea di dritto e si apre la strada al contro-break. Al salire del ritmo degli scambi Marterer palesa i propri limiti nel tenere il centro del campo ma anche in fase offensiva, offrendosi con approcci al net troppo corti al passante di Cobolli.

    L’atleta tedesco cede la battuta anche sul 4-4: nonostante riesca ad annullare due palle-break con un ace e un servizio vincente, la sua palla è inconsistente per reggere la rinnovata spinta dell’italiano, che trasforma la terza occasione beneficiando di un dritto alquanto smorto del rivale che si spegne sul net. Cobolli ha bisogno di ben cinque palle-set nel decimo game per completare il pokerissimo che gli dà il primo set, ma conclude ugualmente con due servizi vincenti. In quarantaquattro minuti registriamo undici colpi vincenti e altrettanti errori non forzati per lui, i secondi concentrati in gran parte nei primi cinque giochi; per Marterer gli errori sono quattordici a fronte di solo sei winner.

    Marterer sale 30-15 nel game d’esordio con un bel passante di rovescio lungolinea che coglie Cobolli in contropiede, ma di nuovo soffre il ritorno dell’italiano che gli prende la rete prima e lo assilla poi dalla linea di fondo in progressione, mettendone in evidenza i chiari limiti in contenimento: due dritti del tedesco si affossano in rete e Max cede il servizio. Flavio si muove meglio, ha più energia nei colpi e l’atleta di Norimberga è troppo leggero per sostenerne la cadenza.

    Cobolli continua a essere sostenuto dalla battuta e la sua azione servizio-dritto causa danni continuamente nelle retrovie del tedesco, che di contro è decisamente più macchinoso e impreciso se si trova a dover spingere appena oltre la sua velocità di sicurezza. Marterer vince il terzo game, interrompendo una serie di sette giochi a favore del suo avversario e Flavio ha il merito di non fermarsi, evitando così di rinfrancare il rivale: l’italiano riesce a salire sul 5-1 e chiude con il servizio all’ottavo game.

  • ATP Roma, Djokovic: “Da oggi all’Olimpiade è il periodo che mi interessa di più”-

    Dopo l’amico Rafa, è toccato a Novak Djokovic prepararsi per gli Internazionali d’Italia 2024, torneo dove ha sempre avuto grande successo, di pubblico e in termini di vittorie. Arriva dopo un 2024 finora decisamente complicato, in cui non ha ancora vinto nulla e in cui c’è qualche dubbio sulle condizioni fisiche. Dubbi che ha fugato nella conferenza prima del torneo.

    D: “Fisicamente come ti senti? Tutto bene rispetto a Montecarlo? C’erano dei problemi? Ci hai lavorato?

    Djokovic: “Sì, mi sono riposato, e mi sono allenato bene. Sono arrivato due giorni fa qui, e subito sono andato a colpire sul Centrale. Ovviamente allenandomi con top player prima di giocare, per quanto le partite siano diverse rispetto a quelle di allenamento. Spero di riuscire ad essere al meglio per il Roland Garros, e spero che qui giocherò meglio che a Montecarlo. É la prima volta in cui Roma e Madrid sono da 2 settimane, come Indian Wells e Miami, e spero che mi dia più tempo per recuperare, potrebbe essere utile

    D: “Volevo chiederti dei recenti cambiamenti nel tuo team perché tutti pensano che forse è una questione di motivazione, forse è qualcos’altro. Ti chiedo come è cambiato il lavoro fitness da allora

    Djokovic: “Attualmente sto lavorando con un preparatore atletico con cui lavoro da molti anni. Non ci è voluto molto tempo per adattarsi al suo programma e al suo approccio. Ci conosciamo davvero bene, ed ecco perché sento che siamo sincronizzati in termini di ciò che vogliamo fare, di come vogliamo affrontare il programma di allenamento dentro e fuori dal campo. Anche con Nenad, ovviamente. Sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10 giorni in termini di allenamento, di preparazione, guardando a questo torneo, ma in particolare al Roland Garros, Wimbledon e ai Giochi Olimpici. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più. Dobbiamo solo vedere se si trasformerà in una buona prestazione in campo. Come ho detto, l’allenamento che fai con gli sparring partner, magari non con i top player, è completamente diverso da quello che hai con i primi cinque, dieci al mondo, i tuoi più grandi rivali. Ieri ho giocato con Dimitrov, oggi con Rune. È una grande opportunità per me per provare quel tipo di sensazione di gioco

    D: “Molti dei giocatori più giovani hanno ampliato il proprio team. Vedi sempre più entourage, più persone intorno a loro. Quanto è importante per te avere accanto le persone giuste al momento giusto? Inoltre, c’è mai stato un periodo in cui forse c’erano troppe persone intorno a te?

    Djokovic: “Sono sempre un sostenitore di avere un team e un entourage di qualità intorno a te, persone esperte nel loro campo, che hanno esperienza, che hanno conoscenza, che capiscono anche la psicologia, che sanno come avvicinarti emotivamente quando hai bisogno di aiuto o di spazio. È importante anche che un preparatore atletico, un allenatore di tennis, abbia questo tipo di abilità perché trascorri molto tempo insieme nel tour. Li vedi molto più di quanto vedi la tua famiglia, soprattutto quando sei più giovane, quando viaggi letteralmente ogni singola settimana dell’anno. Naturalmente per me è diverso rispetto ai ragazzi più giovani. Non ho avuto il mio vero team finché non ho compiuto 18 anni. Fino a quel momento viaggiavo in gruppo. Inoltre sono cresciuto in Serbia, che a quel tempo stava attraversando molti momenti difficili.

    Economicamente era quasi impossibile per noi. In realtà era impossibile avere un allenatore personale, soprattutto se non hai nessuno che ti sostenga. Per me, si trattava di circostanze diverse rispetto forse ad altri ragazzi che vediamo oggi. Ma se vieni da una federazione italiana, francese o americana o britannica, è diverso. Hai condizioni, infrastrutture e sistemi di supporto che ti semplificano la vita. Ma bisogna imparare anche attraverso le difficoltà. Ho davvero apprezzato il tempo trascorso in viaggio per un po’, le sfide che ho affrontato da solo, senza nessuno. Ho pensato che anche quella fosse un’esperienza di vita molto preziosa per me, capire come posso prendermi cura di me stesso, essere indipendente

    D: “Sarà l’ultimo Roland Garros di Rafa. Descrivi com’è affrontarlo lì

    D: “Probabilmente è una delle più grandi sfide che ci siano, giocare contro Rafa lì. Ci ho giocato probabilmente più al Roland Garros che da qualsiasi altra parte. Il campo è più grande, c’è più spazio per rispondere, e ciò influenza molto visivamente il gioco e la sensazione del giocatore in campo. Gli piace stare molto indietro, rispondere da lontano. E quando si pianta dietro fa pochi errori…sembra impenetrabile, un muro. La tenacia e la voglia che ci mette sono qualcosa che si è visto molto raramente. Sarà molto emozionante per lui a Parigi, visto il record che ha lì

  • ATP Roma: Darderi, prima vittoria al Foro. Sua la battaglia con Shapovalov-

    L. Darderi b. [PR] D. Shapovalov 6-7(4) 6-3 7-6(4)

    L’esordio di Luciano Darderi agli Internazionali BNL d’Italia 2024 non è propriamente dei migliori, ma il tennista italiano riesce comunque a vincere contro Denis Shapovalov in 6-7(4) 6-3 7-6(4). Il canadese, presente in main draw grazie al ranking protetto e alla ricerca della migliore condizione, è stato croce e delizia nel corso del match. Alla fine, però, dopo una battaglia di oltre tre ore, ad avere la meglio è proprio il nostro portacolori. Per il nativo di Villa Gesell, al secondo turno, ci sarà il sorprendente Mariano Navone.

    darderi shapo

    Primo Set: Shapovalov croce e delizia, Darderi non ne approfitta

    In una giornata senza sole, ma comunque calda e umida, con qualche refolo non troppo intenso di vento, Luciano Darderi affronta un Denis Shapovalov ancora alla ricerca di una certa continuità. A cominciare subito molto forte è proprio il tennista canadese, che come di consueto disegna traiettorie magiche con il suo rovescio a una mano. Dall’altra parte il n. 54 del mondo commette qualche errore di troppo e un dritto affossato in rete porta al break in apertura. Un passante largo, un doppio fallo e un rovescio steccato, però, offrono subito due occasioni all’italo-argentino per rientrare e la risposta – in questo senso – è immediata. Nel game successivo il nativo di Villa Gesell perde nuovamente il servizio, questa volta a zero e a quel punto ne approfitta il suo dirimpettaio, che prova a mettere la freccia.

    Sul 3-2 Shapovalov si incarta improvvisamente, soprattutto quando si trova a servire dalla sinistra. Tre doppi falli e diversi colpi fuori misura permettono quindi a Darderi di ritornare in parità, mentre dall’altra parte della rete il suo avversario mostra anche i primi segnali di nervosismo, decisamente ingiustificato. Dopo qualche game senza particolari problemi per il giocatore al servizio, si è arrivati al tie-break. Qui il canadese ha trovato subito un piccolo vantaggio in avvio, perso però quasi immediatamente per un rovescio sparato in corridoio. Come avvenuto per il resto della partita il n. 126 del ranking ATP è stato anche in questo caso croce e delizia, alternando errori marchiani a colpi sopraffini. La linea pizzicata con cui conquista il mini-break, alla fine, risulta decisiva per le sorti del set, chiuso in 1h e 14′.

    Secondo Set: Darderi alza il livello e si rimette in carreggiata

    A differenza del primo parziale, pieno di break e contro-break in avvio, il secondo set si è aperto con un andamento più lineare dei turni di battuta, all’interno dei quali si sono comunque viste le stesse criticità manifestate ad inizio match. Con il passare dei minuti, però, sono aumentati gli scambi spettacolari con ottimi colpi da entrambe le parti, con il pubblico che si è mostrato visibilmente divertito. L’undicesimo doppio fallo della partita da parte di Denis Shapovalov, poi, ha permesso a Luciano Darderi di tentare il primo allungo del set. Dopo una serie di game tranquilli e controllati dal giocatore al servizio, il 25enne di origini israeliane si è definitivamente consegnato al suo avversario, concedendo il secondo break e permettendogli di portarsi in parità nell’incontro.

    Terzo Set: Shapovalov spreca tanto, Darderi al secondo turno

    Anche il terzo parziale, come il secondo, ha visto un avvio piuttosto tranquillo dal punto dei vista dell’andamento dei turni di battuta, con un Luciano Darderi a questo punto rivitalizzato dalla conquista del set precedente. Sul 2-2, però, è lo stesso italiano a concedere la prima palla break, anche e soprattutto per meriti di un Denis Shapovalov a corrente alternata, in grado di trovare un paio di colpi davvero di pregevole fattura. Eppure, nonostante ciò, è proprio il n. 54 del mondo a trovare il primo allungo, seguito dalla risposta praticamente istantanea del suo dirimpettaio.

    Sul 4-4 i due si rendono protagonisti di un game infinito in cui hanno entrambi la possibilità di portarsi ad un passo dalla conquista del match, e ad avere la meglio in quel braccio di ferro è proprio l’israelo-canadese. Quest’ultimo, quando si trova a servire per il match, scivola mentre corre a rete, senza farsi del male ma dando la possibilità a Darderi di rimettersi in corsa. Nonostante qualche problema fisico, si presume di natura muscolare, l’italiano riesce a sfruttare l’occasione e si riporta in parità. Come non detto, nel gioco successivo torna a spingere il 25enne nordamericano che si procura diverse possibilità di tornare avanti, mentre il nostro portacolori aizza il pubblico di casa. Giunti al tie-break, come nel set d’apertura il primo allungo è frutto di una fiammata del nativo di Tel Aviv, cui risponde prontamente Darderi. Il mini-break conquistato con uno smash no-look, poi, risulta decisivo per il match, chiuso dopo una battaglia di 3h e 10′.

  • ATP Roma, Nadal: “Se mi ritiro non è perché creda di non essere più competitivo”-

    Il giocatore più atteso, e non potrebbe essere altrimenti, trattandosi del suo ultimo valzer agli Internazionali d’Italia. Rafael Nadal già da qualche giorno sta mandando in visibilio i fan semplicemente allenandosi e mostrando quanto ancora sia forte la voglia di competizione, di esprimersi al massimo. Concetti che ha ribadito nella sua conferenza prima del torneo tenutasi all’ora di pranzo in una Roma che inizia a diventare sempre più calda…e non solo in termini di entusiasmo per i tanti campioni.

    D: “Com’è stata l’ultima settimana in termini di allenamenti? E volevo sapere se hai compiuto ulteriori passi avanti dopo le ottime sensazioni mostrate a Madrid?

    Nadal: “Sono stato un paio di giorni a casa, e sono arrivato qui sabato così ho potuto allenarmi. A Roma ho vissuto tanti momenti indimenticabili, vedremo giorno per giorno. Intanto è la mia terza settimana di fila in tour, il mio terzo torneo di fila, e non succedeva da un sacco. Per ora le notizie sono buone. Continuerò a lavorare, e capiremo come riuscirò a gestire ogni giorno. Ma sono felice di come mi sento oggi

    D: “Con l’esperienza che hai in termini di grandi tornei e di infortuni, cosa ne pensi di quello che sta accadendo a giovani top player come Jannik, Carlos? Quale credi potrebbe essere la soluzione?

    Nadal: “Gli infortuni cu sono sempre stati. Il fatto che Jannik non giochi qui per voi è terribile. Possiamo parlarne per ore perché alla fine ne parliamo da così tanti anni. Ora che Carlos e Jannik non giocano qui, questione è di nuovo sul tavolo. Non cambia nulla. Solo la coincidenza che due dei migliori giocatori del mondo siano infortunati oggi. Il discorso è molto più ampio Se vogliamo parlare del perché si infortunano, te lo dico molto chiaramente: quando spingi il tuo corpo al limite, alla fine ti infortuni. Quando il gioco diventa sempre più veloce, ti infortuni. Quando giochi per gran parte dell’anno su campi in cemento e le superfici sono più dure per il corpo, ti infortuni.

    Questa è la risposta semplice. Se poi riguarda i tornei, il business, lo sport in sé, questa è un altro discorso. Alla fine i giocatori vogliono guadagnare e anche i tornei, allora è l’intero ciclo che si riunisce. Accettiamo quel ruolo. Le cose accadono. Ho perso molti tornei importanti nella mia carriera a causa degli infortuni. Non puoi lamentarti di questo. Accetti quello che sta succedendo: ti infortuni, devi recuperare bene. Sono giovani. Avranno molte occasioni per giocare a Roma e avere molto successo qui. Nessun dramma. Il torneo sopravvivrà anche senza Carlos e Jannik che sono giocatori estremamente importanti per qualsiasi evento, qualsiasi torneo oggi. Certo non avere Jannik qui per l’Italia è una notizia terribile, anche per me come spettatore e collega. Mi dispiace molto e gli auguro di rimettersi al più presto

    D: “Potrebbe essere la tua ultima volta qui. Cosa significa questo torneo e cosa vuol dire giocare in Italia per te?

    Nadal: “Provo sempre belle sensazioni, il pubblico qui è sempre meraviglioso. Ho giocato grandi match, con Coria, Roger, e ricordo con piacere le prime volte in cui ho giocato. Ho vinto tante volte. È un torneo che è parte della storia del nostro sport, molto tradizionale. Non credevo di poter giocare di nuovo, e sono molto motivato per domani e per il torneo in generale

    D: “Senti un rispetto diverso verso di te da parte degli altri giocatori e delle persone? Qualcosa è cambiato rispetto al passato?

    Nadal: “Niente, o almeno vedo le cose sempre uguali. Mi sono sempre sentito trattato molto bene dai giocatori, dai tornei, dalle persone che ci lavorano. Ho buoni rapporti con quasi tutti. Non è cambiato molto con gli anni. Poi più vai avanti, più giochi ad un torneo, e arrivi a un punto in cui conosci meglio tutti. È fantastico per me dopo quasi due anni essere di nuovo qui e vedere di nuovo tutte queste persone

    D: “Quali pensi saranno le tue emozioni al Roland Garros?

    Nadal: “Non posso predire quali saranno, voglio solo godermi ogni giorno. Mi piace giocare a tennis, tutto dipende dal mio corpo, da dove possa arrivare. Sono felice di quanto stia facendo. Non è che mi ritiri perché non mi senta abbastanza competitivo o perché non mi diverta più a giocare, ma semplicemente il mio corpo non regge più l’allenarsi quotidianamente, a giocare due settimane di fila. Arrivano quei momenti in cui non ha più senso. Se non puoi svolgere la tua routine quotidiana, né fare le cose nel modo giusto e a causa di infortuni e dolore non riesci a godertela come dovresti è quasi impossibile avere successo o continuare a lottare per le cose che mi motivano davvero, no? Ma è la mia terza settimana di fila in tour, è positivo, anche se i risultati non sono quelli a cui ero abituato. Ma vedremo

    D: “Qual è il tuo ricordo più bello qui?

    Nadal: “Il primo. Certo ho vissuto tutti momenti indimenticabili. Ritengo che tutti i migliori match della storia siano quelli 3 su 5. In un certo senso mi manca il passato, quando giocavamo le finali 1000 3 su 5, quel tipo di match sono parte della storia del nostro sport. Sinceramente è impossibile decidere un momento in particolare. Ma scelgo i ricordi delle vittorie contro Coria e Roger, entrambe al quinto, poi ho avuto grandi partite anche contro Novak

    D: “Quali sono le emozioni della prima vittoria qui? Eri un ragazzo al tempo. Cosa sognava quel Rafa?

    Nadal: “Quello fu l’anno in cui vinsi per la prima volta a Montecarlo, Barcellona e Roma. Tutti tornei di tradizione, che guardavo in TV. Vincere a Roma fu fantastico, ero davvero giovane, pieno di energie. Sono sempre stato molto passionale come perdona, specialmente nello sport, anche come fan. Vincere qui la prima volta, in quel modo, dopo 5 ore e 14 minuti di gran tennis, 3-0 sotto nel quinto, il pubblico a sostenermi…non posso dimenticarlo

    D: “Come consideri i miglioramenti da Barcellona all’ultimo allenamento qui?

    Nadal: “Non è ogni giorno lo stesso. Dopo Barcellona ho avuto momenti difficili a Madrid, anche qui i primi giorni. Sono felice di essere a Roma oggi, perché qualche mese fa sembrava tutto impossibile. Mi sto adattando, sto accettando le sfide, accettando che non sempre possa spingere il mio corpo fin dove vorrei. Sto facendo le cose nel modo giusto e cercando di evitare molti rischi in termini di pressione. Madrid è stato un buon test per me, avendo giocato due giorni di fila, una partita da tre ore. Le mie sensazioni sono sempre migliori. Anche per quanto riguarda il tennis. Sono qui per fare del mio meglio. Domani è un inizio. Tutte le partite sono dure per me oggi, difficili e più imprevedibili di quanto lo fossero una volta, soprattutto sulla terra battuta. Accetto il ruolo e accetto questa sfida. Sono entusiasta di come potrò giocare se continuerò a lavorare nel modo corretto e il mio corpo me lo permetterà

  • WTA Roma, Paolini: “L’obiettivo è divertirsi, per noi tennisti italiani non è facile” [ESCLUSIVA]-

     Jasmine Paolini è a Roma per gli Internazionali d’Italia e non potrebbe essere più raggiante. La numero 1 azzurra è in attesa di conoscere il nome della sua avversaria (essendo testa di serie n.11, esordirà al secondo turno contro una tra Martic e Sherif), mentre giovedì scenderà in campo con Sara Errani, coppia consolidata negli ultimi mesi nonostante la sconfitta al primo turno di Madrid, che ha le Olimpiadi di Parigi come obiettivo. 

    Tanti impegni per la sorridente Jasmine ma anche il tempo per rispondere a quale domanda del nostro inviato Pellegrino Dell’Anno, all’interno dello stand ASICS, sponsor della tennista toscana. “Sono venuta a Roma con l’obiettivo di godermi il torneo, godermi il pubblico e divertirmi – ha messo subito in chiaro Paolini. Comunque non è un torneo semplice per noi italiani perché può esserci tanta pressione, quindi l’obiettivo è divertirsi e cercare di tirar fuori il meglio . Vedremo come andrà”

    Il divertimento, suo e del pubblico, non può che passare attraverso lo spettacolo che le giocatrici offriranno in campo, e per questa edizione del torneo romano i nomi di un certo calibro non mancano. “Penso ci saranno tante belle partite. Al top il livello è molto alto. Swiatek, Sabalenka, Rybakina, ma anche Gauff, stanno giocando a livelli pazzeschi  e vanno sempre in fondo ai tornei. Il top è molto solido secondo me ora come ora, e questo porta tante belle partite come abbiamo visto in finale a Madrid. Un 7-6 al terzo è quello che ogni organizzatore di torneo spera. Il tennis femminile si sta alzando com’è normale che sia. Ogni anno si cerca di fare dei miglioramenti”.

    Miglioramenti che però non sono rivolti all’aumento del ranking. “Obiettivi di classifica non ce ne sono assolutamente” afferma Paolini, con le idee molto chiare. “Ne parlo col mio coach, ogni giorno voglio cercare di scendere in campo aggiungendo un mattoncino nuovo al mio gioco e migliorarmi ancora; vedremo questo dove mi porterà, io cercherò di dare il massimo, divertirmi e godermi anche il momento in cui sono”.

    Jasmine Paolini – WTA Roma 2024 (foto Francesca Micheli/Ubitennis)
  • Camila Giorgi carriera finita? Il nome nella lista ITIA dei ritirati-

    Come un fulmine a ciel sereno – anche se forse parzialmente preannunciato vista l’assenza al WTA 1000 di Roma – Camila Giorgi sembra aver terminato la sua carriera da tennista professionista. Nella data inaugurale degli Internazionali d’Italia infatti (7 maggio 2024), il nome di Camila Giorgi viene pubblicato sul sito della International Tennis Integrity Agency, l’organizzazione responsabile della salvaguardia dell’integrità del tennis professionistico in tutto il mondo, che tra le altre cose prende nota dei tennisti che si ritirano. La prima della lista adesso, in ordine cronologico è l’atleta italiana, seguira da Steve Johnson (con data 11 aprile), scorrendo fino ai recenti ritiri di Misaki Doi e John Isner.

    In attesa di conferme da parte della 32enne Giorgi, attualmente numero 116 al mondo, apprendiamo tramite il sito ITIA la notizia del suo ritiro.
    Il suo ultimo match ufficiale è del 23 marzo, quando al secondo turno di Miami perse contro la numero 1 del mondo Iga Swiatek 6-1 6-1, mentre l’ultimo titolo alzato è il Mérida Open in Messico nel febbraio 2023.

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