BTC si aggrappa ai 20.000$, mentre i titoli statunitensi perdono l’equivalente di quattro volte la capitalizzazione di Bitcoin

Durante questa notte Bitcoin (BTC) ha temporaneamente perso il supporto dei 20.000$, dopo che la forte inflazione statunitense ha provocato l’ennesimo crollo degli asset di rischio.

Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Mercati in perdita nel tentativo di “contrastare la Fed”

Cointelegraph Markets Pro e TradingView confermano i minimi di 19.870$ su Bitstamp per BTC/USD: il peggior risultato dal 9 settembre.

Il movimento è avvenuto nel contesto di un crollo dei titoli azionari innescato dai dati sull’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto, rivelatisi superiori alle aspettative.

Nonostante siano inferiori ai dati di luglio, il mercato sperava in un più rapido contenimento dell’inflazione in generale, e quindi nella possibilità di un più rapido allentamento della politica della Federal Reserve.

Con tale prospettiva ormai labile, gli indici azionari hanno subito un’emorragia, con Apple che ritraccia di 154 miliardi di dollari: la sesta perdita giornaliera più forte nella storia del mercato azionario statunitense.

Il crollo del mercato tech di martedì è stato particolarmente costoso per Apple. La società più quotata al mondo ha perso 154 miliardi di dollari di valore di mercato: un crollo che si colloca tra le 10 peggiori perdite di valore di un singolo giorno nella storia del mercato azionario statunitense, secondo BBG. Si tratta di una cifra superiore al valore di mercato di circa il 90% dei titoli dell’S&P 500.

“I mercati hanno tentato disperatamente di creare un rialzo e di contrastare la Fed. Sostanzialmente, questo è un posto pericoloso in cui stare”, dichiara Carol Schleif, deputy chief investment officer di BMO Family Office a Bloomberg.

Leggi anche  Bitcoin scivola a 23.000$: ultima capitolazione prima di una ripresa Ecco il parere degli analisti

In totale, i titoli statunitensi sono crollati di circa 1.600 miliardi di dollari, più di quattro volte la capitalizzazione del mercato di Bitcoin.

Di conseguenza, il dollaro americano si è rafforzato e l’indice del dollaro statunitense (DXY) è tornato a salire verso i massimi ventennali.

Al momento della stesura, l’indice si aggira appena sotto i 110, meno dello 0,9% al di sotto del picco macro registrato ad inizio mese.

Grafico orario dell’indice del dollaro americano (DXY). Fonte: TradingView

Il “Septembear” torna a perseguitare i bull di BTC

Attualmente, le crypto liquidazioni cross-market hanno totalizzato 355 milioni di dollari, con la giornata di ieri che ha rappresentato uno dei più grandi eventi di liquidazione long delle ultime settimane.

Leggi anche  In vista del Merge, le whale di ETH spostano le loro monete sugli exchange

I dati offerti dalla risorsa di monitoraggio on-chain Coinglass hanno anche rilevato 88 milioni di dollari di liquidazioni short durante ieri.

Totale delle liquidazioni crypto. Fonte: Coinglass

Il sell-off lascia BTC/USD in rialzo di appena l’1% per il mese attuale, che rimane comunque il primo settembre “verde” dal 2016, come riportato da Coinglass.

Ritorni mensili su BTC/USD (screenshot). Fonte: Coinglass

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.

Fonte: cointelegraph

Leggi anche  Crolla il peg di Terra: UST capitola a 0,61$

UNISCITI AI NOSTRI SOCIAL PER RIMANERE AGGIORNATO:

Sostieni D TUTTO E D+
/ 5
Grazie per aver votato!