Casa, arriva la stangata. L’Europa l’approva definitivamente. Paragone: “Ecco come fregano gli italiani” (VIDEO)

Pubblicato il 12/03/2024 21:15 – Aggiornato il 12/03/2024 21:24

Prima o poi, purtroppo, questa notizia dovevamo darla: il Parlamento europeo ha approvato la controversa (per usare un eufemismo) Direttiva cosiddetta Green. L’Aula di Strasburgo ha approvato con 370 voti favorevoli, 199 contrari, tra cui quelli dei partiti al governo in Italia, e 46 astenuti. La Direttiva, in scia con la nuova religione dell’Unione europea, la “sostenibilità ambientale e climatica” (come se dipendesse dai nostri immobili…), comporterà interventi costosissimi che, ovviamente, saranno a carico dei proprietari degli immobili, e ha ottenuto il voto favorevole del Pd, dei Cinque stelle, Italia Viva e Verdi-Sinistra Italiana, e su questo non avevamo dubbi. Sicché, a partire dal 2030, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti per essere a emissioni zero – in realtà già a partire dal 2028, per gli edifici pubblici – e l’intero patrimonio edilizio dovrà essere climaticamente neutro entro il 2050. Di seguito, la diretta che Gianluigi Paragone, ex senatore, giornalista e fondatore di Italexit, ha dedicato alle “case green”.

Leggi anche  Arriva Molnupiravir l'antivirale anti-Covid

“Cartellino rosso”

Durante la seduta plenaria di Strasburgo, l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca, con tanto di fischietto, ha mostrato un cartellino rosso contro il voto dei colleghi europei, come nel video che anche noi vi mostriamo. I lavori sono stati interrotti quando Ciocca ha iniziato a usare il fischietto e il cartellino rosso, dunque su richiesta della presidente è stato allontanato. Lo stesso Ciocca ha rilasciato una nota per spiegare l’accaduto, che non si discosta dalla posizione del suo partito e della coalizione di governo italiana: “Un cartellino rosso e un fischietto per ribadire l’opposizione a regole europee che strozzano famiglie e imprese“. Ora la direttiva concluderà il suo percorso legislativo con l’adozione anche da parte del Consiglio. L’accordo dovrà essere confermato dai governi nazionali per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrare in vigore venti giorni più tardi.  I Ventisette Paesi membri della Ue avranno due anni di tempo per adeguarsi presentando a Bruxelles le loro tabelle di marcia per indicare la via che intendono seguire per centrare gli obiettivi di efficientamento. Una unica nota positiva riguarda talune esenzioni: i Paesi membri potranno decidere di escludere anche gli edifici protetti per il particolare valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto.

 

Gli obblighi

Inutile aggiungere che un edificio non a norma vedrebbe il proprio valore quasi dimezzato: per la Codacons si potrebbe arrivare ad una svalutazione fino al 40%. Una sorta di “rottamazione” delle case, con le banche e gli speculatori dei fondi di investimento pronti ad approfittarne. Il quotidiano Libero, tra gli altri, riassume quello che cambierà: per gli edifici non residenziali, il 16% di quelli con le peggiori prestazioni sarà destinato alla ristrutturazione entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Agli edifici residenziali si applicherà un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% al 2030 e del 20-22% entro il 2035. Le misure di ristrutturazione adottate dal 2020 saranno conteggiate ai fini dell’obiettivo. Per quel che riguarda gli impianti fotovoltaici, l’obbligo di installarli riguarderà i nuovi edifici pubblici e sarà progressivo, dal 2026 al 2030. Dovranno inoltre essere attuate strategie, politiche e misure nazionali per dotare di impianti solari gli edifici residenziali. Invece, per quel che attiene alle caldaie, i Paesi avranno tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili, mentre dal 2025 saranno aboliti tutti i sussidi per le caldaie autonome a combustibili fossili.

Leggi anche  “Tutti con lo stesso cancro”. Il mondo dello sport sotto shock. Cosa succede nel calcio tedesco

Content retrieved from: https://www.ilparagone.it/attualita/case-green-quanto-costera-direttiva-efficientamento-energetico-2/.

UNISCITI AI NOSTRI SOCIAL PER RIMANERE AGGIORNATO

Adesso puoi rimanere aggiornato con le nostre rubriche, le ultime novità dell’ultima ora e attualità.

/ 5
Grazie per aver votato!