CONTROLLO SOCIALE MADE IN USA: “PUNTEGGI COVID” PER CONTROLLARE CHI VIOLAVA IL LOCKDOWN

Giovanni Sartori, uno dei massimi conoscitori di scienza politica a livello internazionale, osservando il processo di digitalizzazione ipotizzò la nascita delle “tecnocrazie”. In pratica dei regimi, men che meno democratici, gestiti da una «razza padrona di piccolissime élites che plasma tutto e tutti a propria immagine e somiglianza».

Se al tempo, erano gli anni 90, Sartori venne accusato di essere apocalittico, leggendo il New York Times si pensa che quelle tecnocrazie oggi siano già realtà.

“In vista delle elezioni presidenziali del 2020, una società di analisi degli elettori chiamata PredictWise ha escogitato un nuovo approccio per spingere le campagne democratiche, prendendo di mira i cittadini repubblicani indecisi attraverso dei punteggi di preoccupazione per il Covid“.

Il punteggio Covid

Per creare questi “punteggi” PredictWise ha raccolto un’immensa quantità di dati provenienti dai GPS dei cellulari dei repubblicani. Analizzando gli spostamenti ha poi attribuito agli elettori un punteggio in base a quanto rispettavano o meno le norme anti-Covid che imponevano il lockdown.

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Le persone rimaste per più tempo a casa sono state considerate preoccupate per la pandemia “quasi come i cittadini democratici” e per questo ritenute ancora indecise sulla scelta di voto e quindi suscettibili alla manipolazione. In questo modo PredictWise ha letteralmente preso di mira i repubblicani “più casalinghi”, circa di 350.000, con annunci personalizzati.

Su qualsiasi servizio di streaming video, podcast, sito web o app apparivano spot e banner che, come recita lo slogan di PredictWise, proponevano: “il giusto messaggio all’elettore giusto al momento giusto”. Ad esempio in Arizona questo sistema dei punteggi ha portato alla vittoria di un senatore democratico, Mark Kelly.

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Il controllo sociale dell’internet

Ricapitolando, una società privata, attraverso la massiccia raccolta di dati personali che ognuno di noi regala accettando condizioni e Cookies in internet, ha attuato quella che in tutti i sensi è sorveglianza di massa. Per poi utilizzare tali informazioni e, in definitiva, manipolare l’indirizzo di voto.  

Il controllo degli spostamenti durante le quarantene è solo un esempio dei servizi che può offrire questa società di analisi degli elettori, perché ha a disposizione un bacino enorme di dati personali:

“I dati di PredictWise tengono traccia delle opinioni, degli atteggiamenti e dei comportamenti (dati sulla posizione, consumo dei media) di oltre 260 milioni di americani attraverso un mix di dati di telemetria (dati di telefoni cellulari di origine passiva) e dati di sondaggi”.

260 milioni sono una cifra gigantesca. Dall’ultima stima negli Stati Uniti vivono 331 milioni di americani, supponendo che i 32 milioni minori di 11 anni non abbiamo un telefono cellulare, questo significa che PredictWise controlla e indirizza l’opinione di circa il 79% dei cittadini statunitensi. Più persone di quelle effettivamente aventi diritto al voto.

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Se questo non bastasse a considerare le nostre società già delle tecnocrazie, basta guardare chi vi sia dietro la società PredictWise. Fra i co-fondatori e artuale Chief Data Scientist, risulta David Rothschild, membro della ben conosciuta famiglia Rothschild.

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