Danni collaterali, risarcimenti fino a un milione di euro. Nel mirino BioNTech (ma non solo)

Sono già centinaia, e presumibilmente se ne aggiungeranno diverse altre, le richieste di risarcimento che in Germania stanno fioccando contro BioNTech, l’azienda tedesca di biofarmaceutica che ha prodotto con Pfizer il più diffuso tra i vaccini contro il Covid. Appena ieri, nel Tribunale di Amburgo, si è tenuta la prima udienza della causa intentata da una operatrice sanitaria, Kathrin K. di 45 anni, per i gravi effetti collaterali che lamenta sin dall’immediatezza della vaccinazione: aritmia cardiaca e annebbiamento cerebrale, dolori alla parte superiore del corpo, spossatezza e disturbi del sonno. Per questo chiede un risarcimento di 150mila euro. In Germania i numeri sono elevatissimi e i due studi legali interessati stanno inoltrando richieste di risarcimento fino ad un milione di euro. Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, il portavoce del tribunale ha annunciato che la prima udienza, quella di ieri, è stata annullata perché l’avvocato del ricorrente ha chiesto la ricusazione del giudice.

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I numeri

Solo in aprile sono state presentate oltre ottomila domande di questo tipo e finora circa il cinque per cento ha avuto successo, come si legge su Agenparl. Su 192 milioni di iniezioni somministrate in Germania, l’autorità di regolamentazione dei medicinali del paese, il Paul Ehrlich Institute, ha dichiarato che sono stati segnalati 338.857 casi sospetti di effetti collaterali, comprese 54.879 reazioni gravi. Ecco, dunque, che lo studio legale Rogert & Ulbrich, con sede a Düsseldorf, ha annunciato di aver intentato circa 250 cause legali per clienti che chiedevano un risarcimento per presunti effetti collaterali dei vaccini. L’avvocato Tobias Ulbrich ha precisato che, essendo stati prodotti da BioNTech circa i tre quarti delle 224 milioni di dosi di vaccino somministrate in Germania, la stragrande maggioranza delle richieste di risarcimento è stata presentata contro la stessa BioNTech, che, come si ricorderà, ha aperto la strada all’uso della tecnologia mRNA nei vaccini. Poco più di venti cause, inevce, sono rivolte contro il produttore Moderna. Un uso assai controverso, peraltro disconosciuto dallo stesso inventore della tecnologia mRNA, Robert Malone. In totale, Ulbrich, rappresenta 1400 clienti con presunti gravi effetti collaterali delle vaccinazioni e, assieme all’altro studio legale, Cäsar-Preller con sede a Wiesbaden, è noto in Germania per aver ottenuto il maxirisarcimento dei consumatori da parte della Volkswagen, per lo scandalo Dieselgate. Tra i casi peggiori, “i sintomi sono molto diversi, variano dall’ictus alla trombosi alle malattie cardiache”, ha affermato l’altro avvocato, Joachim Cäsar-Preller.

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Negli altri Paesi, Italia compresa

Cause simili sono state intentate in Italia, pur se le dimensioni delle richieste di risarcimento sono parecchio più contenute, e sono portate avanti dal Comitato Medico/Scientifico dell’associazione Edward Jenner e dai legali dell’associazione Eunomis. BioNTech è già stata ascoltata come potenziale imputato in due procedimenti in corso in Francia. La camera civile competente di Parigi sta attualmente decidendo se ammettere una terza causa, diretta sia contro la stessa BioNTech che contro Pfizer.

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