I tardigradi scroccano passaggi alle chiocciole

I tardigradi sono animali eccezionali da qualsiasi punto di vista li si guardi, come abbiamo avuto modo di raccontarvi più volte. Sono creature straordinariamente resistenti, in grado di sopravvivere alle condizioni ambientali più estreme, ma anche loro hanno ogni tanto bisogno di spostarsi, cambiare casa, andare in cerca di altro cibo.

Autostop. Le loro dimensioni non li facilitano, ed è per questo che, come dimostra uno studio pubblicato su Scientific Reports, in caso di necessità “scroccano” un passaggio ad altri animali – più grossi e (relativamente) più veloci di loro, come le lumache, in quella che, come si è scoperto, è un’operazione particolarmente rischiosa per i tardigradi, che può costare loro la vita.

I tardigradi – o orsetti d’acqua – sono minuscoli: ne abbiamo scoperte circa 1.300 specie le cui dimensioni variano da 0,05 a 1,2 mm (per i “giganti”). Hanno otto zampe e sono in grado di camminare e nuotare, ma il fatto che siano così piccoli significa che non riescono a coprire grandi distanze. Quando devono andare in cerca di una nuova casa, quindi, si devono affidare ad altri metodi: farsi trasportare dal vento, per esempio, oppure, appunto, sfruttare animali più grossi di loro.

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L’alternativa. Si sa da tempo che tra i tardigradi e certe chiocciole c’è una relazione molto stretta: uno studio di oltre mezzo secolo fa, per esempio, aveva dimostrato che alcuni tardigradi si fanno mangiare (ma non digerire) per farsi trasportare in giro, e poi sfruttano l’evacuazione per stabilirsi nella nuova casa. Il nuovo studio, però, dimostra che questi animali usano anche un metodo meno pericoloso e inquietante: il corpo delle chiocciole è umido e contiene quindi abbastanza acqua da permettere ai tardigradi di sopravvivere fino all’arrivo a destinazione.

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Gli esperimenti hanno dimostrato che i tardigradi della specie Milnesium inceptum usano le chiocciole Cepaea nemoralis come taxi, e che questa forma di locomozione è fondamentale per raggiungere aree che altrimenti sarebbero precluse agli orsetti d’acqua. Lo studio, però, ha messo in evidenza anche il lato oscuro di questo servizio taxi: il muco che ricopre il corpo delle chiocciole, infatti, si solidifica molto rapidamente, e rischia di intrappolare i tardigradi, incastonandoli in una prigione dalla quale non hanno speranza di liberarsi.

Ecco perché. C’è un motivo per cui i tardigradi si espongono a questo rischio, e preferiscano la locomozione via chiocciola ad altre forme teoricamente più efficaci (un soffio di vento è in grado di trasportare un tardigrado per distanze molto superiori rispetto a quelle coperte da un lento mollusco): dal momento che il loro mezzo di trasporto è anch’esso un animale, i tardigradi che lo usano sono ragionevolmente certi di finire il loro viaggio in un ambiente molto simile a quello da cui sono partiti, e dunque accogliente per loro.

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