Arriva un nuovo balzello per gli italiani: la legge di bilancio bollinata dal governo Meloni introduce una nuova assicurazione obbligatoria, un sistema a “copertura dei danni causati da eventi e catastrofi naturali”. Come stabilisce l’articolo 24 della Manovra 2024 le imprese italiane sono obbligate a stipulare contratti assicurativi per coprire i danni causati da calamità e eventi catastrofici quali “terremoti, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni”.
Come si legge nella versione definitiva del testo che Today.it ha potuto visionare la novità viene introdotta per “garantire la sostenibilità della spesa pubblica e proteggere il tessuto economico e sociale del paese”. Gli eventi calamitosi che si susseguono nel territorio italiano hanno infatti costi elevati per lo Stato chiamato a intervenire con spese per il primo soccorso, ricostruzione delle infrastrutture pubbliche essenziali e aiuti per la ricostruzione di abitazioni e complessi industriali/commerciali. Interventi con costi saliti di anno in anno e non più sostenibili per le casse pubbliche.
Il governo pertanto ha valutato di introdurre un sistema di copertura dei danni causati da eventi catastrofali obbligando – entro un anno – le imprese a stipulare contratti assicurativi per coprire i danni causati da calamità naturali. Lo Stato fungerà da regolatore e riassicuratore attraverso una combinazione di obblighi assicurativi e compartecipazione pubblica. Ma vediamo la norma nel dettaglio.
Il nuovo balzello climatico: arriva l’assicurazione obbligatoria
Le imprese con sede in Italia o con una stabile organizzazione nel paese devono stipulare contratti assicurativi entro il 31 dicembre 2024. Questi contratti copriranno danni causati da eventi come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. L’inadempimento a questo obbligo avrà ripercussioni sulla concessione di contributi o agevolazioni finanziarie da parte dello Stato, anche in occasione di eventi calamitosi. In poche parole, chi non avrà sottoscritto una assicurazione potrebbe vedersi tagliato fuori dagli aiuti statali. Escluse le sole imprese agricole poiché già coperte da un altro fondo, il Fondo AGRICAT.
Non saranno invece assicurabili le imprese i cui beni immobili risultano gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste.
Per non fare esplodere i costi, le imprese assicurative private possono cedere parte del rischio alla società del ministero dell’economia SACE S.p.A. che offre una copertura fino al 50% degli indennizzi dovuti in caso di sinistri. Questo sistema è sostenuto da una garanzia statale e da un fondo speciale, alimentato dai premi assicurativi pagati dalle imprese. A tal fine viene finanziato un fondo con dotazione iniziale di 5 miliardi di euro. Le compagnie di assicurazione dovranno adeguare le polizze e prevedere un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15 per cento del valore dei beni assicurati.
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