Malnutrizione: ecco perché riguarda anche noi

Siamo abituati ad associare la parola malnutrizione alle condizioni di vita dei paesi in via di sviluppo, in cui è difficile anche solo nutrirsi in modo sufficiente. In realtà secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la malnutrizione è definibile in modo più ampio “uno stato di squilibrio tra il rifornimento di nutriente e il fabbisogno del corpo”. A questo proposito il rapporto dell’ONU sull’alimentazione 2020 presenta dati allarmanti. Ai 2 miliardi di persone che affrontano l’insicurezza alimentare dovuta alla mancanza di sostentamento primario, si aggiunge un numero sempre crescente di individui che sperimentano la malnutrizione cronica anche nelle società avanzate.

 

Il triplo burden della malnutrizione

In Italia il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie ha avviato una piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme. Si parla di lotta al triplo burden della malnutrizione, indicando i tre pesanti carichi che ad essa sono collegati: malnutrizione per difetto, per eccesso e da macronutrienti.

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La malnutrizione per difetto e per eccesso

Secondo la survey realizzata nell’ambito del progetto, tra le prime cause dei ricoveri ospedalieri per Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) compaiono anoressia nervosa e obesità grave, due patologie che rispondono alla definizione di malnutrizione per difetto e per eccesso. Il problema non riguarda solo casi estremi. Uno studio del Ministero della Salute del 2020 segnala la diffusione della malnutrizione per difetto in età geriatrica. Riguarda il 3-4% dei soggetti anziani che vivono autonomamente e fino al 70% degli anziani ricoverati in strutture di lungodegenza e RSA. La malnutrizione per difetto in età avanzata è pericolosa perché porta a dimagrimento e progressiva diminuzione dell’autonomia.

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La malnutrizione per eccesso, al di là dei casi limite dell’obesità, è favorita anche dalle consuetudini alimentari della società contemporanea. Prodotti industriali ed elaborati, bevande zuccherate e alcolici fanno parte dell’alimentazione comune. Facilmente reperibili e pronti al consumo, sono sostenuti anche da forti investimenti pubblicitari che li rendono simboli di uno stile di vita condiviso.

 

La malnutrizione da macronutrienti: la dieta sana è troppo costosa?

Sempre dai dati del rapporto ONU emerge che la dieta sana, anche la più economica, è comunque 5 volte più cara di un’alimentazione a base di amidi, come pasta, riso e pane. I nutrienti essenziali per un’alimentazione varia ed equilibrata sono infatti contenuti in alimenti vegetali, animali e in latticini, tutti prodotti più costosi. La conseguenza è un impoverimento nutrizionale diffuso anche nella nostra società, in cui le condizioni economiche generali sono peggiorate a causa della pandemia.

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Vale la pena di riflettere sulle contraddizioni del nostro tempo. Conosciamo anche le ricette più elaborate, ma come spettatori di TV e social. Mangiamo piatti di tutto il mondo, ma quasi sempre come cibo pronto ordinato da casa. Si parla tanto di cucina, ma conta di più essere protagonisti attivi della propria alimentazione quotidiana, non solo nelle preparazioni, ma anche e soprattutto nella scelta delle materie prime di qualità.

 

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