Milan, perché il rinnovo di Leao si preannuncia in salita

Il rischio è che, con il tempo, si trasformi in una lunga e (per i tifosi rossoneri) sofferta telenovela. Stiamo parlando della vicenda legata al rinnovo di contratto di Leao con il Milan, il cui via alle trattative si è tenuto nella giornata di ieri, martedì 18 ottobre, quando Paolo Maldini e Ricky Massara hanno avuto un primo incontro con il legale del portoghese, l’avvocato parigino Ted Dimvula. Assenti, invece, il padre del giocatore, Antonio e Leao, e Jorge Mendes. Un primo summit interlocutorio di quella che si preannuncia una difficile trattativa: vediamo perché.

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Leao, i nodi per il rinnovo

Partiamo da un dato, troppo evidente per non rischiare di condizionare la trattativa tra il Milan e Leao: sul portoghese, ormai leader tecnico dei rossoneri, hanno messo gli occhi alcune big del calcio mondiale, come, ad esempio, Paris Saint-Germain e Chelsea. Sirene che inevitabilmente giungeranno alle orecchie dell’attaccante, che potrebbe essere tentato dalla possibilità di approdare in uno dei club più forti (e più ricchi) d’Europa. I rossoneri, per convincere il giocatore a prolungare il proprio matrimonio con il Diavolo, sono pronti a mettere sul piatto una cifra di sei milioni di euro più bonus a stagione, ben più bassa di quella che, potenzialmente, potrebbero offrire parigini e Blues. Molto, in questo scenario, dipenderebbe quindi dalla volontà del giocatore.

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Questione non secondaria è poi quella relativa ai 19 milioni di richiesta danni avanzata dallo Sporting Lisbona, formazione con la quale Leao ha mosso i primi passi della sua carriera: i rossoneri, per raggiungere un accordo, dovrebbero venire incontro al portoghese per saldare il suo debito, ma questo, inevitabilmente, comporterebbe una riduzione sull’ingaggio.

C’è, infine, il discorso legato alla doppia procura firmata dall’attaccante, una con il suo ex procuratore Jorge Mendes e l’altra con l’avvocato Dimvula. A portare avanti la trattativa, tuttavia, dovrebbe essere soltanto quest’ultimo, agevolando, almeno in questo senso, i rapporti tra il Milan e l’entourage di Leao.

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