Come spiega Quotidiano Sanità che si è interessato all’aggiornamento di questi numeri, “il dato pubblicato mensilmente da Eurostat si riferisce al numero di decessi per tutte le cause misurato durante una crisi, al di sopra di quanto si potrebbe osservare in condizioni ‘normali’”. In questo caso, la linea di base è costituita dal numero medio di decessi avvenuti in ogni mese nel periodo 2016-2019, dunque prima dell’avvento del Covid e – diciamo noi – della relativa vaccinazione di massa. I nuovi dati di dicembre 2022 sono importanti perché presentano diverse variazioni sul numero di morti in eccesso in Ue. Il tasso più elevato e spaventoso è quello registrato in Germania: +37%. E sono tanti i Paesi con tassi superiori al +20%, come Austria (+27%) e Slovenia (+26%).
I dati italiani
Ma anche Irlanda e Francia (+25%), Repubblica Ceca, Paesi Bassi ed Estonia (+23%), Danimarca (+22%), e Finlandia e Lituania (+21%). Tutti con tassi di morti in eccesso vertiginosi. E l’Italia? “I nuovi dati non sono al momento disponibili, saranno pubblicati da Eurostat a fine febbraio”. Intanto, però, prendendo a modello l’incremento avuto dalla Germania, è possibile prevedere che anche per l’Italia il mese di dicembre rappresenti un allarme rosso facendo registrare un +22%. È una previsione, si attendono ora i dati ufficiale. Quel che è certo che a novembre il nostro Paese registrava comunque un +9.4%, mentre la Germania (che poi è balzata oltre il 37%) fissava un +15.8%. Questo giornale continua a dare conto quotidianamente delle morti per “malori improvvisi” che si registrano in Italia, un boom drammatico e allarmanti di cui però le autorità e il ministero della Salute non vogliono tenere conto. A morire sono per di più giovani e giovanissimi, vittime di una strage silenziosa di cui vorremmo presto sapere di più.
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