Perché gli uccelli sono più colorati all’Equatore?

Che cos’hanno in comune Charles Darwin, Alexander von Humboldt e Alfred Russell Wallace? Probabilmente parecchie cose, ma a noi ne interessa una in particolare: tutti e tre, nel corso dei loro viaggi ai Tropici, notarono quanto gli uccelli locali fossero colorati – molto più colorati di quelli che vedevano a casa loro – e postularono l’esistenza di un legame diretto tra latitudine e varietà cromatica del piumaggio.

La teoria è sempre stata accettata come valida, ma finora nessuno si era premurato di verificarla sperimentalmente; ora a colmare il buco ci ha pensato un gruppo di ricerca dell’università di Sheffield, che ha studiato la relazione tra il colore di più di 4.500 specie di uccelli e il loro “indirizzo” sul Pianeta. I risultati confermano le teorie di Darwin e von Humboldt, e sono pubblicati su Nature.

Quanto sei colorato? Il gruppo inglese, guidato da Christopher Cooney, ha organizzato uno studio che sembra elementare nella sua semplicità. Hanno preso in considerazione 4.500 uccelli passeriformi (su un totale di circa 5.300 specie totali presenti nell’ordine) e hanno associato a ciascuna specie tre fotografie del piumaggio di un esemplare adulto. Poi hanno dato le immagini in pasto a un algoritmo, che ha sfruttato il deep learning per estrapolare i dati sulla colorazione: per ogni uccello, il computer ha individuato 1.500 punti diversi del piumaggio e identificato il loro colore, ottenendo così una rappresentazione estremamente approfondita della varietà cromatica degli uccelli studiati. L’algoritmo ha poi usato questi dati per mettere in ordine di “colorosità” le specie studiate, e confrontare questo indice con la provenienza degli animali.

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L’Equatore ha più colore. I risultati confermano in maniera molto chiara tutte le teorie sul legame tra geografia e colori: più ci si avvicina all’Equatore più gli uccelli sono colorati. Il motivo? L’aveva già spiegato Alfred Wallace al tempo: la vegetazione dei tropici è molto più colorata di quella delle latitudini più alte, e gli uccelli locali la sfruttano per mimetizzarsi, e hanno quindi evoluto piumaggi variopinti per adeguarsi allo sfondo.

Gli uccelli che vivono verso i Poli, invece, stanno in zone nelle quali spesso l’inverno è spoglio e privo di alberi, e dove quindi un piumaggio troppo colorato è uno svantaggio ed è meglio puntare sul grigio. Altre scoperte favorite dall’algoritmo sono che gli uccelli più colorati tendono a vivere dove la foresta è più fitta, che anche la dieta influenza il colore del piumaggio, e che essere variopinti in una foresta tropicale altrettanto multicolore non è solo un modo per mimetizzarsi, ma anche per farsi notare dagli altri esemplari della stessa specie.

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