Speranza velocizza i controlli degli over 50 non vaccinati

Sembra una persecuzione, l’iter burocratico in Italia non è mai stato così veloce. Servono soldi alle casse dello Stato, già 700.000 non vaccinati over 50 sono stati individuati, e chissà quanti ancora. Facendo due calcoli allo stato attuale, con le multe lo Stato incasserebbe 700.000*100=70.000.000 di euro, e la somma è destinata ad aumentare. Diciamolo, ha l’aria di un prelievo forzoso camuffato.

L’offensiva di Speranza: arrivano le multe agli over 50 no vax

L’aggressione russa all’Ucraina sta mettendo sempre più in evidenza la drammatica, spaventosa differenza che c’è tra una guerra vera, le cui vittime civili appartengono a tutte le fasce di età, e una guerra inventata, come quella molto italiana al coronavirus, nella quale ha sempre corso gravi rischi solo una ristretta fascia di soggetti fragili.

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La mossa di Speranza facilita le multe

Ciononostante, malgrado nel mondo avanzato siamo rimasti i soli a mantenere rigide misure sanitarie (persino l’Austria ci ha lasciati, eliminando di fatto l’obbligo vaccinale), prosegue a tutto campo l’offensiva contro chi non ha voluto piegarsi al medesimo obbligo/ricatto vaccinale. Tant’è che in questi giorni il ministero della Salute, sempre condotto da quel gran genio di Roberto Speranza, ha iniziato una sorta di bombardamento a tappeto sopra la testa dei renitenti al vaccino,  inviando all’Agenzia delle entrate i codici fiscali di questi soggetti. Al ritmo di 100 mila codici al giorno, sono stati già individuate quasi 700 mila soggetti over 50 da multare, dopo che saranno stati espletati i relativi accertamenti. E così, mentre le fiamme del conflitto nell’Est dell’Europa rischiano minacciosamente di allargarsi, l’Italietta delle carte bollate e della ceralacca perde tempo a ricercare e multare gli untori no-vax.

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Nel frattempo gli ospedali si stanno svuotando assai velocemente, con meno del 6% delle terapie intensive occupate dai soggetti positivi al Sars-Cov-2, ma il Paese resta ancora in uno stato di doppia emergenza: sanitaria e bellica.

Le riaperture? Un pesce d’aprile

In questo senso, nell’apprendere le ultime indicazioni del governo sulle agognate riaperture, non sappiamo se ridere o piangere. Dichiara, infatti, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute: nei prossimi giorni il Governo emanerà un decreto dove verrà stabilito un vero e proprio crono-programma, certamente dal 1 aprile inizierà una fase di allentamento di misure restrittive. Fin da subito ci saranno delle situazione dove il green pass non sarà necessario. Ad esempio gli spazi all’aperto, nei bar e nei ristoranti, da aprile non sarà più necessario richiedere il green pass. E poi arriveremo ad una estate senza più restrizioni”.

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Quindi si tratta di una vera svolta copernicana, un azzardo che lascerà col fiato sospeso il mondo: dal prossimo mese niente abominevole lasciapassare per consumare un pasto o bere un caffè all’aperto. Altro che pesce d’aprile!

“Perdiana”, come disse lord Wellington nei riguardi di Napoleone, dopo che quest’ultimo aveva realizzato in modo magistrale la cosiddetta strategia della posizione centrale, “quest’uomo fa onore alla guerra!”. In questo caso alla guerra di Pulcinella contro un virus che ha da tempo perso moltissima della sua aggressività iniziale.

Fonte: L’offensiva di Speranza: arrivano le multe agli over 50 no vax

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