Tre strategie che gli investitori potrebbero utilizzare in vista del Merge di Ethereum

La tanto attesa transizione della rete Ethereum da Proof-of-Work a Proof-of-Stake dovrebbe avvenire fra il 15 e il 16 settembre. Nell’ultimo anno, trader e analisti hanno discusso degli effetti che tale aggiornamento potrebbe avere sul prezzo di ETH, e ovviamente sulle migliori strategie da adottare per ottenere i massimi profitti.

Diamo un’occhiata a tre delle opzioni più popolari.

Continua a detenere ETH, guadagna vendendo i token derivanti da potenziali hard fork

Gli attuali miner di Ether pianificano di ignorare il Merge e creare, tramite hard fork, un network parallelo ancora basato sul consenso PoW.

La prima strategia è pertanto relativamente semplice: i trader possono acquistare Ether sul mercato spot e continuare a detenerlo sul wallet dell’exchange – o qualsiasi altra piattaforma che supporterà i token “forkati” – e attendere di ricevere le proprie criptovalute PoW, che potranno poi essere vendute.

Nel lontano 2017, quando da Bitcoin è nato il fork Bitcoin Cash, i possessori di BTC hanno ricevuto un importo equivalente di BCH: questo asset ha raggiunto un picco di ben 1.650$ per token. Al culmine del mercato rialzista del 2021, BCH è salito fino a quota 800$.

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Ma anche continuare a detenere i propri ETH PoW è una possibilità del tutto valida. Alcune entità del settore stanno infatti discutendo del rischio di centralizzazione posto dalla Proof-of-Stake:

“Quando le persone capiranno che la velocità di immissione nel mercato è irrilevante di fronte a centralizzazione, censura e custodia, sarà troppo tardi.

La censura a livello di protocollo sta arrivando, stanno arrivando altri custodi. Quanto potere pensi che gli Stati Uniti abbiano su una società quotata in borsa?

Ecco chi possiede il maggior numero di ETH in staking al momento:”

Once people understand that speed to market is irrelevant in the face of centralization, censorship and custodians, it will be too late.

Protocol level censorship is coming. More custodians are coming.

How much power do you think the US has over a publicly traded company?

ETH pic.twitter.com/SywlcnZ0tC

— $nadjritzcalod (@nadjritzcalod) August 16, 2022

Sebbene si tratti di un futuro inverosimile, la versione Proof-of-Work del network potrebbe effettivamente guadagnare terreno, supponendo che progetti e sviluppatori siano disposti a creare DApp sulla nuova blockchain. 

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Long su ETH, short sui futures

Non tutti credono ciecamente nel successo del Merge di Ethereum. Dopo un anno infernale in cui Bitcoin (BTC) è scivolato sotto i 20.000$ e il valore di Terra (LUNA) è totalmente collassato, causando la bancarotta di importanti società come Celsius e Three Arrows Capital, lo scetticismo è del tutto naturale.

Per chi ripone ancora qualche dubbio sul Merge, potrebbe essere una buona idea detenere ETH ma al tempo stesso mantenere una posizione short in contratti futures o opzioni, così da ridurre le perdite in caso di brusca correzione del prezzo. Anche questa strategia permette di ottenere i token PoW, la cui vendita aiuterebbe a cancellare eventuali minusvalenze o persino generare un leggero profitto.

Rimani in stablecoin e segui il trend

Gli utenti maggiormente propensi al rischio potrebbero invece seguire le oscillazioni causate dal Merge, piuttosto che semplicemente comprare ETH e attendere i loro token PoW “gratuiti.”

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Questi investitori rimarranno principalmente in stablecoin e seguiranno i principali movimenti di Ether. In tale scenario, si acquista e si vende in caso di breakout o breakdown da livelli chiave, in base alla direzione dettata dal trend a breve termine.

Alcuni trader prevedono infatti che il Merge sarà un classico evento “buy the rumor, sell the news,” e che il prezzo di ETH diminuirà significativamente una volta completato l’update.

Questi trader potrebbero comunque compare ETH dopo il dip, nel caso in cui credano nel potenziale a lungo termine della blockchain PoS, oppure sfruttare a proprio vantaggio le oscillazioni dei token derivanti dagli hard fork.

Fonte: cointelegraph

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