Vaccini, ora Von der Leyen non ricorda. Le patetiche risposte del capo dell’Europa. Ecco cosa nasconde

Abbiamo accolto con favore la notizia della Procura europea che ha aperto un’inchiesta sul cosiddetto “Pfizer gate” che coinvolge la presidente della Commissione Ursula von der Leyen (in campo per la riconferma) e il business dei vaccini Covid. Dal canto suo, lei non ha mai chiarito il contenuto degli sms – a quanto pare poi abilmente distrutti – con Albert Bourl, l’ad di Pfizer, per l’acquisto di 1,8 miliardi di dosi di “vaccino”. Quello che lascia stupiti è come lei non abbia mai risposto a una sola domanda nonostante sia stata sollecitata più volte a fornire risposte. A sollevare per primo il caso sulla presunta trattativa privata tra von der Leyen e Bourla fu il New York Times, che poi fece causa alla presidente della Commissione per non aver reso pubblico il contenuto di quei messaggi in seguito ad una richiesta ufficiale di accesso ai documenti. Per quasi 3 anni, von der Leyen è riuscita a non rispondere alle questioni sollevate.

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A marzo del 2023 la vicepresidente della Commissione prova a chiudere la questione con queste paroel: “La Commissione conferma che la ricerca di messaggi di testo pertinenti in possesso dell’istituzione, rientranti nell’ambito della domanda di accesso ai documenti e rispondenti ai criteri di gestione dei registri, non ha prodotto alcun risultato”. Gli sms, insomma, sono spariti nel nulla. Von der Leyen continua a tacere, e questo, forse, è il più grande indizio che ci conferma che in quegli sms c’è il più grande scandalo della storia dell’Ue. Marco Campomenosi, capodelegazione della Lega al Parlamento Ue, è stato tra i primi ad essersi interessato alla fornitura dei vaccini contro il Covid e ad alcune anomalie riscontrate nelle decisioni della Presidente, a partire dallo scambio di sms con l’ad di Pfizer. In un’intervista a Il Tempo, Campomenosi ha ripercorso l’intera vicenda e lanciato diverse stilettate.

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Spiega Campomenosi: “Ricordo bene quanto fosse tutto incredibilmente complesso in quelle settimane. Ma la mancanza di trasparenza non può essere accettata. Abbiamo tempestivamente presentato un’interrogazione, avevamo notato da subito alcuni passaggi che non ci convincevano. Ma non abbiamo ottenuto una risposta esaustiva. Non mi convince la posizione del Presidente della Com-missione, le sue giustificazioni sono troppo leggere, in particolar modo quando parla di sms scomparsi. Con la tecnologia attuale appare davvero complicato credere che nessuno sia in grado di ritrovare questo messaggio”. E poi: “I contratti? Dopo mesi ci sono giunti con una sequenza incredibile di omissis. Da subito ci è sembrata un’assurdità, proprio perché c’era in ballo la salute pubblica”. Perché von Der Leyen non rivela il contenuto di quei messaggi? Dice Campomenosi: “Perché sta proteggendo qualcuno, probabilmente chi ha suggerito questa linea”.

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