Come smascherare un bugiardo

Per smascherare anche il più incallito dei bugiardi non serve la macchina della verità. Basta fargli qualche domanda utilizzando i giusti accorgimenti e la frottola è presto smascherata. Ad occuparsi scientificamente di chi ne racconta un po’ troppe è Aldert Vrij, psicologo dell’Università di Portsmouth, nel Regno Unito.

non siamo Multitasking. Secondo l’illustre accademico per far cadere il castello di carte di un bugiardo è sufficiente distrarlo mentre si fanno domande sui fatti che si vogliono verificare, chiedendogli di svolgere specifici compiti che richiedano un buon livello di concentrazione. Lo sforzo cognitivo necessario a mentire, unito a quello necessario per portare a buon fine l’incarico richiesto sarebbero infatti insostenibili per il cervello dell’umano medio.

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«Bugia e verità possono essere ugualmente plausibili a patto di pensare con attenzione a ciò che si sta dicendo», spiegano i ricercatori. «Quando la possibilità di concentrarsi viene meno la verità, per sua natura più radicata nel nostro cervello, tende invece a prevalere».

Negli esperimenti effettuati, è stato chiesto ai partecipanti di trascrivere le targhe di alcune auto che erano state loro mostrate in precedenza. Nel frattempo veniva chiesto loro di raccontare la loro opinione, vera o inventata, su fatti di cronaca presi dalla stampa. Il compito degli intervistatori era quello di identificare i bugiardi.
Lo studio è stato pubblicato sull’ultimo numero di International Journal of Psychology and Behaviour Analysis.

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Bugiardi ma non brillanti. Secondo i risultati dello studio, coloro che nel test hanno mentito sono stati identificati per la mancanza di immediatezza nel rispondere alle domande sulla loro versione, per la mancanza di plausibilità e di chiarezza espositiva.

Raccontare una frottola in maniera credibile richiede infatti cura per i dettagli, una narrazione convincente e l’attenzione a non cadere in contraddizione, tutte attività che richiedono un alto tasso di concentrazione: se condotte mentre si sta portando a termine un altro compito complesso, come ricordare lunghe sequenze di lettere e numeri, possono portare il nostro cervello a inopportuni cortocircuiti.

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Occhio ai rischi! I risultati migliori, sostengono i ricercatori, possono essere ottenuti sottoponendo il soggetto da esaminare ad attività complesse, per esempio pilotare un aereo (su un simulatore) o guidare su una strada particolarmente tortuosa. Prima di sperimentare questo metodo sappiate, però, che non è del tutto infallibile: alcune persone particolarmente abili nel raccontare menzogne, potrebbero passarlo senza troppi problemi.

Fonte: focus

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