Il benessere psico-fisico inizia a tavola

“L’uomo è ciò che mangia” è la frase di un filosofo nato all’inizio del ‘800, Ludwig Feuerbach, ed è ancora valida oggi, almeno dal punto di vista fisico. Perché l’alimentazione è un’attività quotidiana che giorno dopo giorno influenza il nostro stato di salute e non sempre ci rendiamo conto della sua importanza.

Proprio per questo il Ministero della Salute, tra le iniziative per promuovere una sana alimentazione, ha stilato una carta dell’Alimentazione 11 e lode. Contiene 11 suggerimenti che riassumono le attenzioni più importanti:

  • la qualità dei cibi: è importante variare, scegliere 4-5 porzioni di frutta e verdura di stagione, limitare l’alcol e controllare l’etichetta prima di acquistare.
  • la quantità: non bisogna esagerare con i dolci, le bevande zuccherate e i condimenti.
  • le modalità: è importante non saltare la prima colazione, cercare di cucinare con fantasia e coinvolgere i bambini per impostare un’educazione alimentare fin da piccoli.
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Per andare oltre queste utili indicazioni di base, possiamo parlare della necessità di mantenere il benessere del microbiota, ovvero l’insieme di microorganismi (i batteri “buoni”) che popolano il nostro intestino e ci consentono anche di reagire ad attacchi esterni. Per il suo equilibrio è fondamentale non dimenticare mai le fibre nell’alimentazione quotidiana. Si trovano nella maggior parte dei vegetali, nei legumi e nei cereali integrali.

Tra gli altri nutrienti essenziali, ricordiamo l’importanza degli acidi grassi quali gli Omega 3, dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Insieme a zinco e selenio – che rinforzano il sistema immunitario – contribuiscono a proteggere il sistema cardiovascolare.

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Nelle Linee Guida per una sana alimentazione a cura del Centro di ricerca alimenti e nutrizione del Crea, si ricorda anche il ruolo dell’attività fisica, sia quella connessa ai movimenti quotidiani, sia come esercizio effettuato volontariamente. Oggi le attività più comuni sono di tipo sedentario: guardare la TV, usare il computer, il telefono, i games. E uno stile di vita poco attivo può rappresentare un fattore di rischio per numerose malattie croniche, malattie cardiovascolari, molti tumori, il diabete, l’ipertensione, l’osteoporosi.

La pubblicazione sottolinea che un livello medio/alto di attività fisica è lo strumento migliore per prevenire queste malattie, iniziando con l’attività fin da piccoli.

  • Da 5 a 7 anni si consiglia almeno un’ora al giorno di esercizio
  • Da 18 a 64 anni almeno 2 ore e mezza di esercizio distribuito nel corso della settimana
  • dai 65 anni in poi vanno aggiunti esercizi per migliorare l’equilibrio e prevenire le cadute.
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Il movimento insieme a un’alimentazione corretta aiuta a mantenere il buonumore proprio perché migliora lo stato di benessere in generale. Non esistono cibi “magici” o diete perfette, perché la scelta degli alimenti va calata nella quotidianità delle persone e si tratta di trovare la propria personale ricetta. Scegliere con cura la qualità degli alimenti, dare valore al momento dei pasti, concedersi uno sgarro ogni tanto sono tre mosse che consentono di mantenere più facilmente il progetto di un’alimentazione equilibrata.

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