Steve Kirsch ha segnalato il problema dell’embolia polmonare più di un anno fa, che all’epoca era il principale segnale di sicurezza nel Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) del CDC.
Curiosamente, il CDC non ha ancora trovato quel segnale nel VAERS.
Ora, l’FDA ha individuato un segnale di sicurezza utilizzando i dati del Center for Medicare & Medicaid Services (CMS) che potrebbe significare che i vaccini COVID-19 causino embolia polmonare (PE).
Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Vaccine il 1° dicembre.
Tuttavia, sembrano non riuscire a determinare ancora con certezza se sia da imputare al vaccino COVID-19 o meno.
Il vaccino COVID-19 di Pfizer è stato collegato alla coagulazione del sangue negli individui più anziani, secondo la Food and Drug Administration (FDA) statunitense.
I ricercatori dell’FDA, analizzando i dati di un database di persone anziane negli Stati Uniti, hanno scoperto che l’embolia polmonare, ovvero la coagulazione del sangue nei polmoni, ha raggiunto la soglia iniziale per un segnale statistico e ha continuato a soddisfare i criteri dopo una valutazione più approfondita.
Altri tre risultati di interesse – la mancanza di ossigeno al cuore, un disturbo delle piastrine chiamato trombocitopenia immunitaria e un altro tipo di coagulazione chiamato coagulazione intravascolare – hanno inizialmente sollevato una bandiera rossa, hanno detto i ricercatori. Valutazioni più approfondite, come il confronto con le popolazioni che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale, hanno dimostrato che questi tre casi non soddisfano più la soglia statistica per un segnale.
I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 17,4 milioni di americani anziani che hanno ricevuto un totale di 34,6 milioni di dosi di vaccino tra il 10 dicembre 2020 e il 16 gennaio 2022.
Tuttavia, l’FDA ha dichiarato di non aver intrapreso alcuna azione in merito ai risultati perché non provano che i vaccini causino uno dei quattro esiti e perché i risultati “sono ancora in fase di indagine e richiedono studi più approfonditi”.
Il segnale invece è chiarissimo nel database VAERS. Ha generato un segnale di sicurezza almeno un anno fa, ma purtroppo il CDC non monitora il VAERS per la sicurezza: lo mantiene solo per essere conforme alla legge.
“In conclusione: Il CDC non sta esaminando nessuno dei segnali di sicurezza, quindi non ne troverà nessuno. La FDA è altrettanto sprovveduta e ci vorranno decenni prima che riesca a collegare l’embolia polmonare al vaccino”, scrive Steve Kirsch.
Link allo studio: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0264410X22014931
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