La grande Lancia Flavia

Un’auto elegante con una bellissima linea, davvero un’automobile di altri tempi.

    Rivista Motor

  • #MotorStalgia

    Estratto da Motor SELEZIONE Mondiale
    II Edizione di Motor Illustrato
    Direttore Responsabile
    Michele Favia del Core

    Anno V – Gennaio 1961

     

     

     

     

     

     

    LA FLAVIA vista dagli altri

    Alcuni tra i più noti giornalisti specializzati stranieri giudicano l’ultima creazione della Lancia.

    Fai clic qui per vedere lo slideshow.

    (Da <<Rivista Lancia >> Italia)

     

    JEAN BERNARDET

    Dopo un rinnovamento che sa molto di resurrezione, la Lancia ci ha invitati a prendere in mano il volante dell’ultima nata della celebre famiglia: la ≪ Flavia ≫. Noi eravamo prevenuti su questo nuovo modello. Sapevamo che faceva ≪ tabula rasa ≫ di tutto il passato, e che la ≪ Flavia ≫ poteva dirsi un poco la rinnovatrice della tecnica della Lancia.

    Ma, abituato il nostro spirito a questo genere di rivoluzione, eravamo diventati ansiosi, e perché negarlo, curiosi di riuscire finalmente a renderci conto di persona di tanta innovazione. Abbiamo quindi fatto conoscenza con la ≪ Flavia ≫. La piccola strada che parte dal Lago di Avigliana e che si arrampica in montagna, non è certo agevole per le vetture che vi si sono addentrate. Una salita del genere fornisce un verdetto categorico in fatto di potenza. Anche la discesa, d’altronde, è spietata con i freni se si desidera, come in questo caso, far rendere al massimo la vettura.

    Il minimo che si possa dire è che la Flavia di cui disponiamo, ha brillantemente sostenuto l’esame di ammissione nella grande scuola della strada.

    Il motore a 4 cilindri a piatto (ormai famoso), ha sempre rumore spiacevole. Con quali stratagemmi i tecnici della Lancia gli hanno invece conferito una sonorità cosi piacevole?’

    Si riteneva, fino ad oggi, che sospensioni con molle a balestra fossero del tutto sorpassate; la ≪ Flavia ≫, al contrario ci prova che questa tecnica, se ben condotta, può dare risultati meravigliosi. Molti resteranno stupefatti come una semplice molla trasversale, ormai antica e sfruttata per essere presa in considerazione, possa generare tanta dolcezza. Tutto l’insieme anteriore possiede una geometria sufficientemente fedele per autorizzare il passaggio di curve a grande velocita, senza la minima emozione. La ≪ Flavia ≫ entra deliberatamente nel novero delle grandi vetture. La sua concezione meccanica, particolarmente il suo motore molto piatto, debbono offrire agli stilisti un’occasione per rinnovarsi.

    Bisogna aver fiducia in questo domani, cosi come nella Lancia e nei carrozzieri torinesi, per offrire al mondo dell’Automobile una nuova generazione di belle vetture.

     

    1. BRAUNSHWEIG

    L’uomo crea, le officine costruiscono. Quando il prof. Fessia mi illustrava la ≪ Flavia ≫, egli sottolineava che ai nostri tempi non è più solo ≪ un uomo ≫ che costruisce un’automobile, ma è una equipe che ne è responsabile. Quando io dicevo di esser d’accordo su questa teoria, posso dire in tutta coscienza che l’ipocrisia non era del tutto estranea a questa mia affermazione. Nella mia cartella, infatti, avevo un articolo che avevo scritto quindici anni prima. Era la descrizione di una vettura che il ≪ non creatore ≫ della Flavia, — egli vuole cosi — aveva fatto a quell’epoca.

    La rassomiglianza tra le due automobili è basata sulla concezione, sul tipo di trazione e sull’architettura del motore e della trasmissione. Per il prof. Fessia tutto questo sarà poca cosa. Io mi permetto di affermare il contrario: questo è tutto. Perché ciò che distingue la ≪ Flavia ≫ da qualsiasi altro tipo di vettura è il fatto che il prof. Fessia l’ha ≪ vista ≫ prima ancora di tracciare il primo tratto di matita. Egli ha progettato una vettura, che per lui era sempre stata una realtà, e, sul tavolo da disegno ne ha fatto un essere a tre dimensioni. Se tutto questo non si chiama creare, l’uomo non crea.

    Senza dubbio l’eminente padre della ≪ Flavia ≫ non ha tutti i torti. Senza i progressi ottenuti nel campo dell’assorbimento delle vibrazioni e delle reazioni, la ≪ Flavia ≫ non sarebbe la vettura che è. E se la paternità è certamente del prof. Fessia, la maternità, senza alcun dubbio, spetta alla ≪ Lancia ≫. Questa vettura è certamente differente da tutto ciò che fino ad oggi ci ha dato la vecchia marca torinese. Tuttavia la ≪ Flavia ≫ appartiene indubbiamente alla famiglia. Alla serie di novità inedite che fino ad ora la Lancia ci ha presentato, come la carrozzeria autoportante della ≪ Lambda ≫, la ≪ transaxle ≫ ( un nome nuovo per una cosa già vecchia ) della Aurelia e della Flaminia, si aggiunge oggi una trazione anteriore di dimensioni medie, con un motore appositamente concepito per essa e che costituisce un vero ≪ first ≫ tra le vetture di dimensioni moderate. Ma la ≪ Flavia ≫ mi sembra essere qualcosa di più di una novità interessante. Essa è anche il prodotto di uno spirito logico che ha ben analizzato le necessita di una categoria di automobilisti alla quale non si pensa troppo spesso. Esistono conducenti che desiderano una vettura di gran classe, ma senza le tare di un motore troppo voluminoso e di ingombro eccessivo. Essi sanno assaporare le delizie che sono offerte dalla guida di una buona macchina, ma non si sentono attirati da vetture capricciose o delicate.

    Io credo che automobilisti del genere ameranno la ≪ Flavia ≫. Essa offre il confronto di una grande berlina, ma grazie alla sua concezione essa è corta e compatta. La sua visibilità fa dimenticare che essa possiede montanti e tetto. Con la sua linea del tutto moderna, essa rispetta la sobrietà che distingue tutti i modelli di serie della Lancia. Una piccola critica: ho trovato che alcuni piccoli dettagli esterni potrebbero un giorno o l’altro rivisti.

    Il comportamento della ≪ Flavia >> su strada è entusiasmante. Le 4 ruote aderiscono al suolo in maniera perfetta , gli organi direzionali sono impeccabili ed i freni vi cullano in una confortante fiducia .

    Quando io penso alla prova che ho fatto con la ≪ Flavia ≫ si forma in me la nozione della sicurezza integrale. Questa vettura mi ha incitato a desiderare un maggior numero di cavalli (sebbene questa prodigiosa litro e mezzo ne produca già molti ) e sono sicuro che li dominerebbe con tutta tranquillità.

    Poiché se si è detto troppo di sovente che la trazione anteriore è una soluzione per piccole vetture, la ≪ Flavia ≫ prova il contrario. Essa è una grande trazione anteriore.

     

    BERNARD CAHIER

    ≪ È una macchina talmente simpatica… ≫ questa fu la nostra prima impressione della nuova ≪ Flavia ≫, quando ci siamo incontrati, nel caldo pomeriggio di settembre, nel giardino del Club industriale di Torino. Si, la ≪ Flavia ≫ è talmente simpatica, e questa nostra impressione fu perfettamente confermata quando qualche istante più tardi avemmo il piacere ed il grande privilegio di essere tra i primi giornalisti a provare la nuova venuta della grande e bella famiglia ≪ Lancia ≫. Confortevolmente installati dietro al volante abbiamo subito imparato ad amare la piacevole posizione del conducente, lo straordinario alloggiamento posteriore della vettura, le sue rifiniture e l’agevole maneggio del suo cambio a 4 velocita perfettamente sincronizzate.

    ≪ Su strada… ≫ in un silenzio rimarchevole la ≪ Flavia ≫ si è lanciata lungo quelle piccole e tranquille strade della campagna torinese tutta impregnata di quei ricordi comuni e cari ai nostri due paesi amici…

    Leggera, silenziosa, rapida e confortevole, la ≪ Flavia ≫ scorre lungo le curve con una facilità sconcertante e noi gustiamo con gran piacere le gioie di una ≪meravigliosa automobile ≫. Lungo i rettilinei il contachilometri non fa alcuno sforzo per raggiungere i 150 e la frenata, in questa nostra prova, ci ha dato la dimostrazione d’una efficacia veramente stupefacente, lasciandoci quasi con l’impressione di aver manovrato i freni sempre troppo presto.

    Il tempo passa veloce, troppo veloce al volante della ≪ Flavia ≫ ed e già l’ora di tornare a Torino. Ma questo non è che un arrivederci poiché noi e la ≪Flavia ≫ siamo divenuti amici e, quindi, un nuovo incontro si impone.

    Queste poche righe riassumono brevemente le nostre prime impressioni sulla ≪ Flavia ≫; ma, benché breve questo contatto ci ha permesso di apprezzare una vettura, assolutamente di primo piano, di cui la Lancia deve essere fiera e che fa onore a tutte le grandi realizzazioni automobilistiche alle quali la ≪Lancia≫ ci ha abituato ormai da 60 anni! Si, la Lancia può essere fiera della nuova venuta e noi, sinceramente, auguriamo successo e lunga vita alla ≪ Flavia ≫, nostra nuova e simpatica amica.

     

    JACQUES ICKS

    Durante la prova da me effettuata lungo i colli del Piemonte della nuova ≪ Lancia Flavia ≫ ho avuto sotto gli occhi l’eccezionale ampiezza interna della vettura, non son riuscito a distaccarmi dalla curiosa impressione di essere al volante di una piccola vettura sport, che corre come un topo lungo la fettuccia della strada. Maneggevolezza ed abitabilità: questi i tratti dominanti, anche se contraddittori, del nuovo modello. Due caratteristiche dominanti che rappresentano con molta precisione ciò che l’utente dei nostri giorni può desiderare. Tale congiunzione integrale costituisce una formula nuova ed inedita. Ecco una vettura che ha l’ampiezza di una 3 litri, che consuma come un 1500, che si maneggia come una 750 cc., che ha un temperamento integralmente sportivo, la cui silenziosità e dolcezza di sospensioni sono, nello stesso tempo, quelle di una roulotte. Io non so se debbo ammirare di più il modo con cui la trazione anteriore, di rimarchevole leggerezza di direzione, morde la strada, oppure del vero comfort del sedile anteriore e di quello posteriore in cui si possono comodamente stendere le gambe anche se alla guida ci fosse un gigante.

    La Lancia è sempre stata, fin dalla notte dei tempi, la vettura dell’automobilista (in contrapposizione all’utente). In tale senso la ≪ Flavia ≫ è più Lancia che mai, ed io non dubito che  questa vettura ricopra con un aspetto discreto e quasi ingrato, un tesoro di qualità tra le più allettanti. Per coloro i quali possano permettersela, la ≪ Flavia ≫ sarà la vettura nella quale ciascuno si identifica perché offre se stessa con sincerità e senza vane lusinghe. La ≪ Flavia ≫ sarà della famiglia.

     

    HARRY MUNDY

    Per molti anni, sono stato un ammiratore dei progetti automobilistici attuati dalla Lancia. I suoi ingegneri non hanno mai il timore di romperla con i sentieri dell’ortodossia per raggiungere un dato scopo quando ne sorga la necessità. La ≪Flavia≫ segue questa tradizione; essa si avvale di un motore a quattro cilindri orizzontali, combinato con la trasmissione anteriore, e costituisce una soluzione ideale per ottenere un’impostazione compatta e provvedere, contemporaneamente, sufficiente spazio interno e benessere per sei persone e per una notevole quantità di bagaglio.

    La cosa che più mi ha colpito nella ≪ Flavia ≫ è il fatto che se non avessi conosciuto in anticipo il progetto, non mi sarei accorto del fatto che si tratta di una vettura a trazione anteriore, quando ebbi il piacere di guidare uno dei prototipi. In altre parole, il suo funzionamento è completamente prevedibile e non differenziabile da un motore anteriore ben costruito, a trazione posteriore. La precisione di guida e di tenuta di strada e altrettanto valida di quella della Flaminia, che io considero assai buona. La posizione di guida ed il benessere durante il viaggio danno grande fiducia al guidatore ed ai passeggeri.

    Sebbene io abbia portato il motore, per diverse volte, a di 5.600 giri al minuto, a grado della velocita la vettura e rimasta assai stabile. Durante tutto il tempo che ho provato questo prototipo, vi erano tre adulti seduti nella parte posteriore e due in quella frontale: tutti si sono trovati d’accordo sul fatto che vi era spazio più che sufficiente per le gambe, cosa che spesso è trascurata, specialmente nel retro. In breve, questa è un’automobile che è stata progettata da ingegneri che apprezzano i requisiti necessari per viaggiare senza stancarsi ed avere, in aggiunta, un livello di rifiniture interne che è allo stesso tempo reale e piacevolmente estetico.

     

    PIET OLYSLAGER

    Si, sono entusiasta di questa nuova creazione della Lancia — la ≪ Flavia ≫ — anzi sono molto entusiasta! Si può senz’altro stampare il nome ≪ Flavia ≫ a lettere maiuscole, perché lo se merita. Forse qualcuno potrà meravigliarsi del fatto che io, che sono un giornalista automobilistico, lodi cosi questa vettura. La risposta e piuttosto semplice:

    1. – La ≪ Flavia ≫ è una creazione totalmente nuova e non una versione modificata di un modello di serie già esistente. Perciò l’auto è veramente interessante, non solo tecnicamente — cosa che può sempre essere anticipata trattandosi di una Lancia — ma anche perché si tratta di una vettura moderna nella quale è stato assimilato lo intero progresso della scienza tecnica dell’ultimo decennio.
    2. – Nella sua classe, la ≪Flavia ≫ ha capacita notevolissime: una eccellente tenuta di strada, buona maneggevolezza, divani piacevoli, fanno sì che essa sia ampia e comoda per lunghi viaggi e… compatta.
    3. – In breve, la ≪ Flavia ≫ e un’automobile della ≪ classe media ≫ che non solo richiamerà il ≪ conoscitore ≫ e lo ≪ sportivo ≫, ma anche l’uomo (o la donna) che è alla ricerca di qualcosa di migliore che non un ordinario ≪ mezzo di trasporto ≫ per recarsi al lavoro o per la famiglia, il divertimento, lo sport.

    Non credo che una vettura — di questa classe — potrebbe desiderare un commento maggiormente laudativo. Ed ora voi vi chiederete, naturalmente, se ho delle osservazioni da fare. Bene, lo farò, perché ogni auto è un compromesso tra una grande quantità di desideri e quello che ognuno desidererebbe secondo le proprie preferenze ed i cavalli-vapore.

    A me piacerebbe una sospensione meno cedevole, particolarmente in vista di viaggi su strade montane. Di conseguenza, ci vorrebbe la fabbricazione di due tipi di ≪ Flavia ≫: un tipo a sospensione più elastica per il turismo, e un altro modello sport. Il mio secondo desiderio è un’accelerazione leggermente migliore, se ciò può essere realizzato senza danno alla sicurezza del motore. Il volante è piuttosto piccolo ed io ne preferirei uno un tantino più grande, particolarmente se la ≪ Flavia ≫ sarà usata per avvenimenti sportivi. Infine, secondo me, il disegno della carrozzeria è troppo semplice: vorrei accennare alla bellezza della 2500 GT e della Flaminia (non bisogna dimenticare che la Lancia deve mantenere una reputazione di vetture bellissime!). Nessuna automobile, tuttavia, potrà soddisfare tutti i divergenti ideali, neanche una Lancia. Con la ≪ Flavia ≫, penso che si sia raggiunto un ottimo compromesso, degno del famoso nome della Lancia. Tutte le mie congratulazioni!

    The post #MotorStalgia first appeared on Rivista Motor.

    Read more »

[charitable_donation_form campaign_id=2579]

Leggi anche  Attenti agli autovelox, non perdonano
/ 5
Grazie per aver votato!