Un virus respiratorio ancora più letale potrebbe colpirci: il monito di David Quammen

Il celebre saggista e divulgatore scientifico americano, autore del libro “Spillover” che aveva previsto l’arrivo di un coronavirus dall’Asia, ha espresso preoccupazione per la possibilità di un futuro virus respiratorio altamente contagioso e letale

In un’intervista esclusiva all’AGI, David Quammen ha espresso la sua preoccupazione per il possibile arrivo di un virus respiratorio altamente contagioso e letale, simile al Covid-19 ma con tassi di mortalità anche dieci volte superiori. Quammen, autore del libro “Spillover” del 2012, che aveva preconizzato il possibile arrivo di un coronavirus dall’Asia, ha scritto altri due importanti saggi sulla pandemia attuale, “Perché non eravamo pronti” e “Senza respiro”, entrambi pubblicati da Adelphi .

Nell’intervista, Quammen ricorda di aver capito subito che il nuovo virus a Wuhan avrebbe potuto causare una pandemia quando ha ricevuto un messaggio dalla rete di allerta per le malattie infettive ProMed il 13 gennaio 2020. Sapendo che la famiglia dei coronavirus ha la capacità di evolversi rapidamente e di trasmettersi agli esseri umani attraverso il contatto respiratorio, Quammen aveva previsto che il nuovo virus di Wuhan avrebbe potuto diffondersi in tutto il mondo causando devastazione.

Il Sars Cov 2 osservato al microscopio – fonte AGI

L’Italia colpita dalla sfortuna

Quammen si è smarcato dalle polemiche politiche sulla pandemia in Italia, sottolineando che il Nord Italia è stato particolarmente sfortunato all’inizio del 2020. Secondo lui, il fattore che ha contribuito maggiormente alla diffusione del Covid-19 in Lombardia è stato il fatto che il virus si è diffuso rapidamente in una zona densamente popolata con una forte rete di trasporti pubblici e privati, non la mancanza di preparazione o risposta da parte delle autorità. Tuttavia, Quammen ha anche sottolineato che alcune scelte politiche, come l’assenza di una chiara comunicazione sulla pandemia e il ritardo nell’implementazione di misure di distanziamento sociale, hanno contribuito alla diffusione del virus in Italia.

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L’umanità non è pronta per il peggio

Nonostante i progressi fatti nella lotta contro il Covid-19, Quammen ha espresso preoccupazione per la nostra capacità di affrontare un futuro virus respiratorio altamente contagioso e letale. Secondo lui, l’umanità non è ancora pronta per affrontare una simile minaccia, poiché non abbiamo ancora risolto i problemi strutturali che ci hanno impedito di gestire adeguatamente la pandemia attuale. In particolare, Quammen sottolinea la mancanza di una strategia globale per affrontare le pandemie, la mancanza di fondi adeguati per la ricerca e la preparazione, e la disuguaglianza nell’accesso alle cure e ai vaccini.

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Per prepararci al peggio, Quammen sostiene che dobbiamo investire di più in ricerca e sviluppo, costruire capacità di produzione per vaccini e terapie, e creare un sistema globale di allerta precoce e risposta alle pandemie. Inoltre, dobbiamo anche affrontare le cause profonde delle pandemie, come la deforestazione e la distruzione degli habitat naturali, che estende il rischio di spillover di virus dalle specie animali all’uomo.

In conclusione, Quammen ci ricorda che siamo ancora vulnerabili alle pandemie e che dobbiamo fare di più per prepararci al peggio. Se vogliamo evitare future tragedie come quella che stiamo vivendo adesso, dobbiamo agire subito per costruire una maggiore resilienza e capacità di risposta globale.

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Fonte: agi.it

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