Dacia Manifesto: un laboratorio di idee per le future Dacia

Dacia presenta la concept car Manifesto che le consente di riaffermare i suoi valori basati su robustezza e semplicità, il tutto racchiuso in un piccolo pizzico di freddezza.

Manifesto non sarà un modello futuro, ma incarna la nuova identità di Dacia. Dopo aver promosso “l’essenziale a basso costo” e conquistato un posto come terzo marchio più venduto in Europa, il produttore rumeno, di proprietà del gruppo Renault, desidera indossare una nuova incarnazione. Dacia ora punta sulle tendenze outdoor e ambientali, puntando ad essere pragmatica, economica ed ecologica.

Dacia Manifesto

Il concept Manifesto è un patchwork dei futuri percorsi di sviluppo di Dacia e presenta alcune novità che, per alcune di esse, si troveranno sui prossimi veicoli della gamma. Navigando sulla tendenza outdoor , che peraltro colpisce tanto le 4 ruote (esplosione di vanlife , per esempio) quanto le 2 ruote (quella del mercato trail), il Manifesto non propone porte, finestrini o parabrezza per una migliore connessione con l’ambiente” . Da lì all’immaginare che Dacia andrà in tilt, c’è solo un passo che però non è pronto per essere compiuto per il momento. Tuttavia, il piano di lavoro che fuoriesce dal portellone potrebbe benissimo finire sul prossimo Duster .

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Dacia Manifesto

Per il produttore, che afferma che natura non significa necessariamente disconnessione con il proprio smartphone. Pertanto, l’approccio Bring your Own Device di Dacia consente di integrare completamente quest’ultimo nella scheda e nel computer di bordo, in questo modo si è connessi al mondo e ai servizi tramite la rete 4G o 5G per una migliore mobilità. Un sistema già proposto su diversi modelli del marchio, e che si evolverà ulteriormente in futuro. Il concept Manifesto svela un’altra innovazione promessa per i modelli futuri: YouClip, un sistema di fissaggio che facilita il fissaggio di una serie di accessori modulari. L’esclusivo proiettore frontale è rimovibile per trasformarsi in una torcia.

Dacia Manifesto

Il concept Manifesto vanta una trazione integrale, un’altezza da terra generosa combinata con ruote larghe e una carrozzeria che resiste ai terreni più difficili. Per la trazione integrale, esiste già in Dacia, ma solo nel diesel. Non è escluso che in futuro, come per molti produttori oggi, compaia una trazione integrale da un propulsore ibrido. Inoltre, l’interno del Manifesto può essere lavato con un getto d’acqua e il rivestimento dei sedili si trasforma in un sacco a pelo.

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Dacia Manifesto

Il tetto modulare può sopportare tutti i tipi di carichi grazie alle barre di montaggio dispiegabili in molteplici configurazioni. Queste barre esistono già nella gamma e si uniranno al prossimo Duster.

Per ridurre i consumi, il Manifesto sottolinea una caccia ai chili superflui, ricordando che il Jogger è 300 kg più leggero dei suoi concorrenti a sette quadrati. Le principali parti in plastica della carrozzeria del concept contengono polipropilene riciclato (resina termoplastica). Il tappo avviene anche sul cruscotto, mentre all’esterno i pneumatici antiforatura dovrebbero durare tutta la vita del veicolo.

Dacia Manifesto

Commentando gli sviluppi futuri del marchio, Lionel Jaillet, Product Performance Director di Dacia, afferma: “Vogliamo creare una gamma di prodotti che rafforzi la nostra promessa del marchio, concentrandoci sull’essenziale e adattando i nostri veicoli a usi specifici. outdoor […] Il Manifesto concept funge da laboratorio per esplorare […] nuove idee. La versione che vedete oggi continuerà ad evolversi… Ci vediamo sui nostri prossimi modelli, sempre più smart, sempre più outdoor, sempre più Dacia!”

Dacia Manifesto

Un programma ambizioso che non vediamo l’ora di scoprire, ma che ci auguriamo soprattutto sia sempre ben posizionato in termini di prezzi. Una mossa di fascia alta troppo significativa, unita a prezzi più premium, interromperebbe sicuramente ciò che ha reso il produttore così vincente.

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